Ai Los Angeles Lakers con l’amico LeBron
Eccoci arrivati all’ultimo scenario di scambio per Chris Paul. A quello più suggestivo, ma anche più complicato: l’approdo ai Los Angeles Lakers di LeBron James. I due, non è un segreto, sono molto amici, e insieme a Dwyane Wade e Carmelo Anthony formano da anni un gruppo ristretto soprannominato dai media ‘Banana Boat’. Ma torniamo a noi.
Chris Paul e LeBron James durante l’ultimo All-Star Game
Vedere l’attuale numero 3 di OKC al fianco di LeBron ed Anthony Davis vorrebbe dire mettere un’ipoteca serissima sul secondo titolo in fila per i Lakers. Il livello di intelligenza cestistica e di comprensione e lettura del gioco sul parquet sarebbe incredibile, vedere il successo recente di Rajon Rondo per credere.
E proprio a quest’ultimo sarà legato il destino di una potenziale operazione. La convivenza tra i due appare improbabile, se non proprio impossibile. Non solo per la sovrapposizione del ruolo e del modo di interpretarlo, ma anche per i rapporti personali. Da non dimenticare lo scambio non molto amichevole di carezze a pugno chiuso avvenuto sul parquet durante un Lakers-Rockets della stagione 2019. Quando fioccarono sospensioni e dovette intervenire proprio LeBron per tenere a bada l’amico CP3. Insomma, questa operazione potrà avvenire solo se Rondo deciderà di accasarsi altrove durante la free-agency, e di conseguenza i Lakers potrebbero trovarsi nella stessa situazione di un anno fa, quando bloccati dall’attesa per la decisione di Kawhi Leonard si mossero sul mercato solo giorni dopo la sua apertura.
Comunque, al netto di una stagione dei free-agent che si annuncia alquanto interessante per la franchigia californiana, come per i Knicks, i Lakers avranno a disposizione ben cinque accordi in scadenza nel 2021 da inserire nell’affare. Otto qualora Kentavious Caldwell-Pope, Javale McGee e Avery Bradley esercitino la loro opzione giocatore.
Trattandosi di una delle soluzioni più chiacchierate, siamo anche davanti a quella per la quale si sono costruite già molte ipotesi di scambio. Una soluzione realistica, in linea anche con gli uomini che i Lakers vorranno potenzialmente tenersi stretti, potrebbe includere Javale McGee e Avery Bradley previo esercizio delle rispettive opzioni da 4 e 5 milioni di dollari, Danny Green, il cui contratto da 15 milioni scadrà nel 2021, Quinn Cook, che percepirà 3 milioni, da garantire, fino al 2021, Kyle Kuzma, 3 milioni e mezzo in scadenza nel 2021, e il giocatore che verrà chiamato alla scelta 28 del Draft, che percepirà quasi 2 milioni all’anno. Anche i nomi di Kentavious Caldwell-Pope e Talen Horton-Tucker potrebbero essere inclusi nel discorso, ma viste le prove offerte dal primo nelle Finals difficilmente a Los Angeles saranno disposti a privarsene, mentre il secondo, con un contratto valevole per poco più di 1 milione, a poco servirebbe per bilanciare le cifre salariali in questione.
Insomma, ai Thunder arriverebbero tanti milioni di dollari da mandare in scadenza a fine stagione, un Kuzma da reinventare e da far tornare sui livelli molto promettenti mostrati nei primi anni nella lega ed una scelta 28 che sarebbe tutta da scoprire, e soprattutto da non sottovalutare, visti i recenti successi nella scelta e nello sviluppo giovani di OKC, chiedere a Luguentz Dort per credere.