Chris Paul verso i Bucks di Giannnis
Se ormai da quasi un anno si fa un gran parlare dell’eventuale addio di Chris Paul, una delle squadre alle quali è stato accostato maggiormente sono senza dubbio i Milwaukee Bucks. Che probabilmente sarebbero anche tra quelli che ne beneficerebbero maggiormente.
Chris Paul in una delle ultime uscite contro i Milwaukee Bucks
Nonostante il contratto della durata di quattro anni e valevole per 70 milioni di dollari fatto firmare nel 2019 a Eric Bledsoe, appare sempre più evidente che alla franchigia potrebbe far bene fare un passo oltre l’ex Phoenix Suns. Giocatore che non si è mai davvero incastrato bene nel gioco di coach Mike Budenholzer, ha decisamente deluso nelle corse playoffs 2019 e 2020. Nell’esperienza della bolla di Orlando per lui medie da 11.7 punti, 5.9 assist, il 38% dal campo e il 25% da tre, coronati da una decisiva gara 5 contro i Miami Heat da 9 punti e dal 16.7% dal campo.
Bledsoe ha dimostrato, altresì, di non essere il tipo di point-guard più adatto da affiancare a Giannis Antetokounmpo, che beneficerebbe piuttosto di un uomo in grado di produrre gioco per i compagni e che sia, soprattutto, più affidabile dall’arco. E quale profilo potrebbe rispondere meglio a questa descrizione se non quello di CP3, che porterebbe a Milwaukee anche esperienza non indifferente, per aiutare i Bucks a puntare finalmente alle Finals NBA. Certo, un’affare non sarebbe però semplice: i Thunder punteranno probabilmente a pareggiare i conti salariali con quanti più contratti in scadenza possibili, provando a inserire qualche giovane o qualche scelta futura laddove possibile. E i Bucks non sono la squadra migliore per rispondere a tali richieste.
In cambio di Chris Paul e di una o più scelte delle tante acquisite da OKC durante l’estate 2019, Milwuakee potrebbe lasciar partire il sopracitato Bledsoe, George Hill, il cui contratto da 19 milioni scadrà nel 2022, Ersan Ilyasova, contratto da 7 milioni non garantito in scadenza nel 2021 e Donte Divincenzo, il cui accordo potrebbe essere esteso fino al 2022.
Certo, non si tratterebbe di una soluzione ideale per i Thunder, che otterrebbero solo un contratto in scadenza, nemmeno troppo consistente. Potrebbero quantomeno consolarsi con i 7 milioni che ne alleggerirebbero il libro paga rinunciando o lasciando andare in scadenza Ilyasova nei tempi previsti e con Divincenzo, giovane che ha dimostrato di poter dare più di qualcosa in questa NBA.
Chris Paul al fianco di una giovane stella? Continua a leggere per le altre destinazioni papabili.