Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti Presunta relazione impropria con una minore, così Josh Giddey è diventato lo zimbello della NBA

Presunta relazione impropria con una minore, così Josh Giddey è diventato lo zimbello della NBA

di Carmen Apadula

La NBA ha sempre punito i propri giocatori quando facevano qualcosa di sbagliato. Anche solo per aver “macchiato” o “lenito” la sua immagine.

Di conseguenza, la posizione straordinariamente passiva della lega nei confronti di Josh Giddey, guardia degli Oklahoma City Thunder, sembra estremamente fuori luogo.

Giddey al momento è soggetto ad un’indagine separata da parte della lega e della polizia di Newport Beach (California), dopo essere stato accusato di avere avuto contatti intimi con una ragazza minorenne nel 2021.

“Non riesco a pensare ad altre circostanze in cui abbiamo sospeso un giocatore solo sulla base di un’accusa” sostiene il Commissario della NBA, Adam Silver. “In questo caso abbiamo un’accusa, un’indagine della polizia e un’indagine parallela della lega. Quando c’è in corso un’indagine penale, noi passiamo in secondo piano”.

L’effetto immediato di questo approccio è stato che Giddey, che finora ha sempre rifiutato di commentare la questione, potrà continuare a giocare mentre il suo caso viene studiato.

Questa cosa ha ovviamente scatenato il malcontento di svariati tifosi e personalità della NBA, oltre ad aver sollevato dubbi riguardo all’equità per quanto concerne il modo in cui la lega “educa” i suoi atleti. Giddey è bianco, mentre diversi giocatori hanno affrontato punizioni molto più rapide per presunti reati commessi fuori dal campo. E quelli sono neri.

Ma andiamo per gradi. 

Stati Uniti ed età del consenso: come sono cambiate le cose negli anni

Negli Stati Uniti, ogni Stato stabilisce l’età del consenso per il proprio territorio. Ci sono diversi statuti federali relativi alla protezione dei minori dai “predatori” sessuali. 

A seconda della giurisdizione, l’età legale del consenso è sempre compresa tra i 16 e i 18 anni, nonostante in alcuni luoghi le leggi civili e penali all’interno dello stesso Stato siano in conflitto tra loro. Ma questi sono dettagli. 

I casi principali sono 3: 

  1. limitazione in base alla differenza di età: il partner più giovane è in grado di acconsentire ad avere rapporti sessuali con un partner più anziano, a condizione che la differenza di età non superi un determinato valore;
  2. limitazione in base all’autorità: il partner più giovane può acconsentire a fare sesso con un partner più anziano, a condizione che quest’ultimo non sia in una posizione di fiducia o di autorità, o che non sia riconosciuto come abusante dell’inesperienza del più giovane.
  3. nessun tipo di restrizione: l’età a partire dalla quale si ritiene di poter acconsentire ad avere rapporti sessuali con un’altra persona è pari o superiore all’età del consenso o all’età matrimoniale, se si prende in considerazione la possibilità di un matrimonio

Sebbene l’età del consenso senza alcun tipo di restrizione sia compresa tra i 16 e i 18 anni in tutti gli Stati americani, in passato le leggi hanno subito un sacco di variazioni. Nel 1880, l’età del consenso era fissata a 10 o 12 anni nella maggior parte degli Stati (con l’eccezione dello stato del Delaware, dove era di 7 anni). 

E’ stata innalzata in tutti gli Stati tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Nel 1920, 26 Stati avevano un’età del consenso pari a 16 anni, 21 a 18 anni e la Georgia a 14 anni. Dopo il 1920, gli Stati che hanno innalzato l’età del consenso a 16 anni o più sono stati la Georgia nel 1995 e le Hawaii nel 2001.

Le leggi sull’età del consenso sono state storicamente applicate solo quando la donna registrava un’età inferiore a quella del partner maschile. Nel 2015, l’età del consenso è diventata indipendente dal genere. Fino alla fine del XX secolo, molti Stati mettevano a disposizione una sola condizione, e cioè il “carattere casto” dell’adolescente affinché la condotta sessuale fosse considerata crimine. Nel 1998, il Mississippi è stato l’ultimo Stato a rimuovere la disposizione sulla castità dal suo codice.

Le leggi sono state progettate per perseguire le persone molto più anziane delle loro vittime piuttosto che persone vicine per quanto riguarda l’età, quindi è raro che i procuratori perseguano giovani che hanno rapporti con altri adolescenti, anche se alcune leggi hanno reso illegali anche questo tipo di relazioni. 

Dopo che, nel 1995, uno studio ha concluso che uomini dai 20 anni in su sono stati responsabili della metà delle gravidanze adolescenziali registrate negli Stati Uniti, i vari stati hanno cominciato a far rispettare in modo più rigoroso le leggi di consenso. 

Dal 2005, gli stati hanno emanato alcuni statuti che prevedono lunghe pene (spesso una pena minima di 25 anni di carcere, compreso il monitoraggio elettronico a vita) per le forme più aggravate di abusi sessuali su minore.

Caso Giddey: cosa è realmente successo? La ricostruzione della vicenda

Torniamo ora a Josh Giddey.

La stessa NBA ha annunciato, durante il weekend della Festa del Ringraziamento, che stava indagando riguardo una relazione che il giocatore ha avuto con una ragazza minorenne nel 2021. 

Successivamente, esce sui social media un post. Sono delle foto e dei video di questa ragazza in compagnia della guardia dei Thunder. In un video si sente urlare “Sto uscendo con Josh, ma non dobbiamo parlarne!”, mentre in una foto compare a caratteri cubitali la didascalia: ”Ho appena sc***to con Josh Giddey”.

Sebbene l’età del consenso nello stato dell’Oklahoma sia di 16 anni, non è noto con certezza quanti anni avesse la ragazza al momento della foto

Sotto tale post, un utente ha iniziato a sostenere con forza che la ragazza avesse 15 anni ma avesse mentito pur di “conquistare” il giocatore. Giddey, invece, ha compiuto 21 anni da poco. 

Dunque, il giocatore avrebbe passato la notte con questa ragazza (dopo averla incontrata in un locale), avrebbe iniziato una relazione con lei per poi lasciarla dopo aver scoperto la sua reale età. E da lì, un putiferio. La notizia ha scatenato un’enorme polemica online.

“Giocatore della NBA sospettato di relazioni improprie con una minore”. E’ il tipo di titolo che di solito fa i numeroni. Ma poco di questo curioso caso ha seguito le regole del Paese. Anche se la lega sembra trattare la questione con la massima serietà, e la polizia locale sta continuando con le proprie indagini, si sono stati due problemi

Innanzitutto, l’indagine della polizia progredisce a tentoni per mancanza di collaborazione. L’avvocato Gloria Allred ha confermato che rappresenterà la famiglia della ragazza, ma la diretta interessata e i famigliari si rifiutano di parlare con la polizia.

La reazione puramente concreta della lega è stata poi stranamente contenuta. E lo stesso Giddey ha affrontato a malapena la questione. “Capisco che tutti vogliate sapere, ma al momento non ho nulla da dire” è tutto ciò che ha concesso alla stampa. 

“Non voglio commentare nulla di ciò che riguarda Josh fuori dal campo” si è invece limitato a dire coach Mark Daigneault.

Quando è stato chiesto a Sam Presti la sua opinione, il GM dei Thunder ha esitato per 15 eterni secondi prima di dire, alla fine: “L’età è solo un numero”. Un riassunto criptico, che molti tifosi hanno interpretato come una conferma che la lega e i Thunder sapevano da tempo di questa situazione.

Andrew Bogut conferma che la ragazza abbia mentito sulla sua età. Afferma anche che i Thunder e la NBA erano a conoscenza della situazione già da prima che si aggravasse.

”Da quello che ho capito, Josh non cercava consapevolmente una relazione con una ragazza di 15 anni. Non si trattava di questo. Penso che la ragazza fosse anche più piccola. Da quello che ho capito, la ragazza in questione ha mentito sulla sua età e aveva detto di essere maggiorenne. Questo è accaduto anche più di un anno fa. Non credo sia accaduto di nuovo di recente, come pensano le persone sui social. È difficile fornire un commento appropriato al riguardo finché non se ne saprà di più. Da quello che mi è stato detto, OKC era a conoscenza di tutto nell’ultimo anno, ma non hanno riscontrato alcuna preoccupazione” ha dichiarato.

Secondo Bogut, non sarà mossa alcuna accusa formale contro il giocatore da parte della famiglia della ragazza.

“Non credo che possano fare nulla. Secondo il CBA, in attesa di un’indagine, non si può sospendere un giocatore. Non è stato accusato formalmente, non credo sia stato interrogato dalla polizia. Credo anche che tutto ciò sia avvenuto in California, dove l’età del consenso è pari a 18 anni. E’ una situazione complicata per tutte le persone coinvolte. Credo che, per poter andare in tribunale, la ragazza in questione o la sua famiglia debbano formalmente sporgere denuncia dicendo che lui sapeva che lei era minorenne. Ma, da quello che ho capito, questo non accadrà” ha concluso l’ex giocatore.

Stephen A. Smith ha spiegato il motivo della sua esitazione a intervenire sulla presunta cattiva condotta del giocatore.

“Lui ha 21 anni, non sappiamo quanti ne abbia lei” ha detto. “Non sappiamo nulla, sappiamo solo che c’è un’indagine in corso. Non sappiamo nient’altro. Sapete perché non ho detto nulla? Perché avrei potuti essere citato in giudizio, idioti! Non si può andare in giro a parlare di una cosa così seria”.

L’ex stella NFL Dez Bryant ha invece parlato a nome di molti tifosi della pallacanestro. In particolare, ha rimproverato la conduttrice Malika Andrews per non aver parlato di Giddey nello stesso modo in cui invece ha parlato di Brandon Miller (a processo per omicidio colposo) o di Ime Udoka (quando fu accusato avere avuto una relazione con una ragazza del front office dei Boston Celtics). 

“Avete fatto di tutto per crocifiggere Brandon Miller nel giorno del Draft per qualcosa che non ha nemmeno fatto” ha scritto Bryant su X (Twitter, continuo a rifiutarmi di chiamarlo “X”, scusate). “Perché non avete detto nulla su Josh Giddey? I tuoi genitori ti hanno davvero cresciuto male. Sei solo un burattino. Non so come un ex o attuale giocatore NBA possa sedersi di fronte a te e guardarti con un certo rispetto”.

Successivamente si è scusato, e la Andrews ha deciso di fornire al suo pubblico un sobrio resoconto della storia di Giddey, che tuttavia i suoi detrattori hanno trovato in netto contrasto con la sua forte condanna nei confronti di coach Udoka.

Ovviamente questo non vuol dire che non sia successo nulla. La pulce nell’orecchio è stata messa alla NBA da un commento fatto da un utente anonimo, che poi è stato anche cancellato. La persona in questione si è rifiutata categoricamente di collaborare con i funzionari. La famiglia di Giddey l’ha quindi definita una “montatura”

Inoltre, il complesso industriale dei media sportivi, così come è attualmente costruito, non è ancora in grado di gestire storie spinose come questa, che sono diventate sempre più frequenti nell’era dei social media.

Giddey e la “relazione” con una minorenne: cosa rischia

Giddey al momento rischia di perdere un contratto di sponsorizzazione da 40 milioni di dollari con il marchio di cereali Weet-Bix e la sua società madre, Sanitarium Health Food Company, che ha cancellato tutte le foto del giocatore dalle sue pagine social.

Come detto prima, la NBA non è particolarmente esperta nel giudicare questioni che riguardano “relazioni improprie”. 

D’altronde, basti pensare al fatto che ancora decanta Karl Malone, che ha messo incinta una tredicenne quando aveva 20 anni ed era al suo secondo anno alla Louisiana Tech. Coach Erik Spoelstra (53 anni), starebbe divorziando dalla moglie, conosciuta quando lei era una cheerleader della sua squadra (ed era al liceo, quindi era minorenne). Kobe Bryant aveva 21 anni quando ha iniziato a frequentare sua moglie, Vanessa, che all’epoca ne aveva 17. 

Ma anche la California diventa strana quando si tratta di queste cose. E la California è proprio il Paese di provenienza della ragazza del caso Giddey. 

Si tratta di una vasta area grigia nei libri di legge, probabilmente aggravata dalla crescente dipendenza della NBA dai giocatori giovani. Aspettarsi che i giovani prodigi passino dall’essere al centro dell’attenzione femminile all’essere fortemente scoraggiati a parlare con le stesse ragazze che stavano cercando di conquistare settimane fa è una richiesta troppo grande, ma fa parte della vita da giocatore professionista. 

E gli atleti neri sono sempre stati messi in difficoltà per molto meno. 

Genarlow Wilson, una brillante promessa del football, all’età di 17 anni è stato condannato per molestie sessuali aggravate dopo aver avuto rapporti sessuali consensuali con un quindicenne. E’ stato condannato a 10 anni di carcere, a causa della storica riluttanza della Georgia ad applicare eccezioni agli adolescenti e ai giovani adulti vicini di età che si impegnano in attività sessuali, soprattutto nei casi che coinvolgono relazioni interrazziali tra ragazzi neri e ragazze bianche. Wilson ha trascorso più di tre anni dietro le sbarre prima che la sua sentenza venisse annullata, e il suo caso è tra i più controversi della storia americana

Il fatto che Giddey stia già ricevendo il beneficio del dubbio, dimostra il privilegio di cui gode rispetto ai suoi coetanei neri. 

Se la NBA considera la glorificazione della cultura delle armi un peccato capitale, che può potenzialmente influenzare negativamente i fan più giovani e i bambini, allora un giocatore impegnato in una relazione con una minorenne non può essere molto meglio. La lega non dovrebbe trattare Giddey in modo diverso da qualsiasi altro giocatore che violi valori ed etica. 

Quello che si dovrebbe fare è agire rapidamente e con decisione. Altrimenti, stiamo solo giocando al solito doppio gioco. 

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