È notizia di pochi giorni fa che Chandler Parsons dovrà saltare il resto della stagione per un infortunio al menisco del ginocchio destro.
“È una notizia difficile, ovviamente.” – ha commentato Deron Williams ai microfoni di mavsmoneyball.com – “È veramente una sfortuna perdere un giocatore come lui. Stiamo tutti male per lui. Sapevamo che questa stagione doveva esser per lui una ripartenza dopo l’intervento dello scorso anno e in questo ultimo periodo stava giocando bene.” “Sono deluso per lui perché stava lavorando duramente fin dall’inizio della stagione. Quando aveva la restrizione sul minutaggio gli si poteva leggere in faccia che voleva giocare sempre di più.” – ha aggiunto Dirk Nowitzki – “Negli ultimi due mesi e mezzo stava giocando alcune delle partite migliori nella sua carriera. Stava bene e non aveva dolori, tirando molto bene. Questo è un altro piccolo passo indietro per lui, una battuta d’arresto.”
La dura battaglia che Dallas Mavericks stavano compiendo per raggiungere un posto ai Playoff, si fa sempre più ardua ora che dovranno affrontare anche la sua assenza. Con le prossime partite la possibilità di agganciare un posto nella Western Conference diverrà sempre più flebile se i risultati non verranno, vista l’agguerrita concorrenza degli Utah Jazz, distanti appena 1 partita. “Devo essere più aggressivo.” – ha commentato Williams – “Serve fare un buon lavoro di bilanciamento in attacco, coinvolgendo i ragazzi per ottenere migliori spaziature per segnare di più.” Williams, infatti, sta diventando sempre di più un giocatore importante quando non ha in mano la palla, migliorando anche la fase difensiva che nell’era Brooklyn Nets era un aspetto che spesso trascurava.
Oltre a un rinnovato Deron, in casa Dallas stanno cullando un giocatore che fino a qualche mese fa giocava qualche minuto nei garbage time: Salah Mejri. Salah, infatti, è il primo giocatore tunisino che è riuscito a calcare i parquet del NBA e grazie all’assenza di Parsons, è entrato maggiormente nelle rotazioni di Rick Carlisle ottenendo nella partita di domenica 14 punti, 13 rimbalzi e ben 6 stoppate. “Dipende dalle situazioni e dai matchups.” – ha affermato Carlisle – “Abbiamo giocato ‘big’ la scorsa notte con Zaza (Pachulia, N.d.R.), Lee e Salah. Dobbiamo essere in grado di affrontare e gestire squadre sia piccole che lunghe. La posizione di qualche ragazzo sicuramente cambierà. Wes (Matthews, N.d.R.) sarà chiamato per più giochi e Anderson avrà a disposizione più minuti.” “L’assenza di Parsons non cambia la responsabilità che mi sono addossato.” – ha commentato Matthews – “Io porto un pesante fardello su me stesso, un pesante senso di responsabilità. Nessuno è più critico di me stesso.”
Sicuramente con le prossime partite le rotazioni si allungheranno, così da poter aumentare il minutaggio a giocatori che finora hanno visto poco il terreno di gioco. Come Charlie Villanueva, che ha dimostrato di avere ancora buoni punti nella mani o la riproposizione di Dwight Powell da 4, seppur le sue % al tiro non gli tolgano la fatidica sigla DNP – Coach decision (Don’t play).
Alla fine la strategia che verrà attuata, in seguito all’infortunio di Parsons sarà un maggiore affidamento a Williams in attacco, con la creazione di maggiori spaziature per i tiri da dietro l’arco. Sicuramente Nowitzki dovrà portare sulle proprie spalle il non facile fardello di trascinatore della squadra, con Villanueva e Justin Anderson maggiormente coinvolti e la presenza di Salah a stravolgere gli schemi offensivi avversari.
“Abbiamo lavorato con i giocatori che abbiamo a disposizione.” – ha concluso Carlisle – “Abbiamo 13 ragazzi a disposizione e con questi andremo in guerra per le prossime 11 partite che ci rimangono.”