Giocatori 100% Indiana Hoosiers: Cody Zeller
Formatosi tra il 2007 e il 2011 alla Washington High School di Washington (Indiana), il più giovane tra i fratelli Zeller, Cody, è l’unico che decide di approdare a Bloomington una volta diciannovenne. Tyler e Luke avevano infatti preferito rispettivamente Notre Dame e North Carolina. Di conseguenza, spettava al più talentuoso fra tutti invertire la rotta rispetto agli ultimi risultati scadenti collezionati dagli Hoosiers.
L’ala di 213 centimetri vantava in effetti di un atletismo e di una mobilità unici rispetto ad un fisico di quella stazza, nonché di una versatilità offensiva e di un’intelligenza difensiva sopra la media rispetto ai pari ruolo ed età. Non a caso fu immediatamente etichettato come il “salvatore del basket in Indiana”. Un certificato merito del curriculum da capogiro che il ragazzo si era costruito nei tornei liceali statali che stava progressivamente dominando. Chiuderà così la sua esperienza a Washington con 24.6 punti, 13.1 rimbalzi e vittoria del titolo statale.
Uno così al college non poteva che confermare le aspettative ed infatti Cody conclude la stagione da freshman con 15.6 punti e 6.6 rimbalzi ad allacciata di scarpe. The Big Handsome sfoggia sin dal suo primo anno un set offensivo di grande prestigio: lotta spalle al canestro magicamente per poi rilasciare tiri morbidi e precisi, fronteggia dal post alto per poi sbarazzarsi del proprio difensore sul primo passo, corre in contropiede per poi finalizzare con estrema aggressività. Sorprende dunque in positivo parecchi scout e molteplici addetti ai lavori lo includono così tra i migliori 10 prospetti degli Stati Uniti nella classe draft di quell’anno.
Stoppata, conclusione in contropiede e di nuovo stoppata. Un assaggio di Cody Zeller contro North Carolina
Cody decide però di prolungare di altri 12 mesi la sua esperienza nell’Indiana, affascinato dall’euforia diffusasi tra gli studenti del campus che sono pronti a far tutto per convincere il proprio gioiello a restare ancora per un’altra stagione. Non solo, ma nel suo anno da sophomore sarebbe potuto definitivamente scoppiare uno dei suoi compagni più promettenti: Victor Oladipo.
Il duo Oladipo-Zeller diventa uno tra i più pericolosi di tutto il college basket, nonché quello più divertente al torneo NCAA 2012/2013. Proprio in questa edizione, gli Hoosiers arrivano sino alla Sweet Sixteen per poi venire spazzati via da un altro duo scoppiettante, quello di Syracuse capeggiato da Michael Carter-Williams e coadiuvato da Brandon Triche.
Ma Zeller cresce sempre di più, aggiungendo al suo repertorio egregie letture difensive ed eccellenti abilità da bloccante sul pick and roll. Grazie ai suoi 16.8 punti, 8.2 rimbalzi e il 57% di true shooting percentage (TS%) l’ala grande di Washington riceve svariati premi collegiali al termine della stagione e decide dunque di candidarsi al draft con cui sarà poi selezionato alla #4 dagli Charlotte Hornets.
Una delle giocate preferite di Cody Zeller.
Il talento è adesso certificato, può giocare ad alti livelli e professare un buon basket da mestierante tra i professionisti dove le sue cosiddette intangibles (tutto ciò che viene fatto in campo ma che non può essere tradotto nel linguaggio statistico) lo rendono parecchio apprezzato tra i coach NBA. Cody sta progredendo anno dopo anno e lavorando sui propri punti deboli (finalizzazione nel traffico, difesa sul perimetro, potenza e durezza fisica). Non sarà un all-star o un giocatore da highlights nella TOP 10 della notte, ma Cody Zeller è uno dei pochi talenti 100% Made in Indiana.