Molti giocatori hanno un rapporto “particolare” coi media. Tra questi, spicca Russell Westbrook, che nel corso degli anni trascorsi agli Oklahoma City Thunder si è reso protagonista di numerosi siparietti coi giornalisti che hanno letteralmente scatenato il mondo dei social e del web in generale. Rispetto al primo decennio della sua carriera trascorso ad OKC, però, il giocatore ha deciso di assumere un atteggiamento quasi totalmente diverso nella sua nuova esperienza agli Houston Rockets.
Sin dal suo primo giorno in Texas, in occasione della sua conferenza stampa di presentazione coi Rockets, infatti, Westbrook ha messo ben in evidenza il fatto che avrebbe avuto un modo di porsi ben lontano dal celebre “next question” con cui rispondeva a ogni domanda dei giornalisti nel corso della serie del primo turno persa per 4-1 coi Portland Trail Blazers nei playoff dello scorso anno.
“Nel corso degli anni, spesso e volentieri ho lasciato che i media raccontassero la loro versione su di me senza alcun tipo di problema. Non sarà più così, non lascerò che vengano diffuse liberamente cose false o infondate sul mio conto.”, ha dichiarato Westbrook in occasione dell’All-Star Media Day tenutosi ieri.
Per l’MVP 2017 si tratta della nona partecipazione in carriera all’All-Star Game: nella sfida in programma questa notte allo United Center di Chicago, partirà dalla panchina tra le file di Team LeBron, insieme al suo compagno di squadra e migliore amico James Harden (quest’ultimo sarà titolare).
Westbrook in conferenza, il figlio Noah si prende la scena!
Noah Westbrook’s got something to say! pic.twitter.com/T530MjSO0f
— NBA (@NBA) February 15, 2020
31 anni compiuti lo scorso 12 novembre, Westbrook ha già vinto due volte il premio di MVP della manifestazione, al Madison Square Garden di New York nel 2015 e all’Air Canada Centre di Toronto nel 2016, mettendo a referto rispettivamente 41 e 31 punti per assicurare la vittoria al team della Western Conference.
Quest’anno a Chicago con lui c’è anche suo figlio Noah, di appena due anni, che ieri era al suo fianco nel corso della conferenza stampa pre All-Star Game. Mentre suo papà era impegnato a rispondere alle domande dei giornalisti, Noah sorrideva, scherzava col microfono e mangiava patatine, facendo divertire tutti i presenti.
“È fantastico averlo qui con me. Per lui sono semplicemente il suo papà, tutto il resto ovviamente non gli interessa e non ha importanza. Si sta divertendo qui e ne sono felicissimo. Spero che gli piaccia quest’esperienza e che abbia la possibilità di fare e vedere quante più cose possibili, per me questo viene sopra ogni cosa.”, le parole di Westbrook sulla presenza del piccolo Noah in quel di Chicago.