La finale per il terzo posto vedrà di fronte le delusissime CSKA e Real Madrid. I russi hanno visto infrangersi i loro sogni di gloria ancora una volta contro l’Olympiacos; gli spagnoli hanno invece perso contro i padroni di casa del Fenerbahce. A nesuna delle due è servito fare un’annata al vertice ed accumulare grandi numeri: quando contava davvero, si sono sciolte come neve al sole.
REAL IMPALPABILE
I madrileni hanno interrotto la loro stagione da favola nel momento peggiore.
Nella seconda semifinale non c’è stata mai storia con i turchi capaci di controllare il match dall’inizio alla fine, a partire da quel parziale di 21-13 nel primo quarto che ha indirizzato subito il match sui binari gialloblù.
Il piano partita del Fenerbahce è stato quello di escludere dalla partita tutti quelli che non fossero Sergio Llull il quale, infatti, ha chiuso con ben 28 punti.
Jaycee Carroll a parte, nessun altro giocatore del Real è riuscito ad andare in doppia cifra, con Randolph e Doncic, uomini chiave nella stagione, che sono mancati nel momento di maggior difficoltà.
CSKA SPRECONE
Il CSKA si è fermato ancora una volta sul più bello. La maledizione che li vede fallire sempre ad un passo dalla gloria sembrava essersi interrotta lo scorso anno e invece è tornata a bussare di nuovo alle porte degli uomini di Ituodis.
Il principale indiziato di questa disfatta sembrerebbe essere De Colo: mentre le prestazioni del francese calavano, Spanoulis saliva in cattedra nel quarto quarto e trascinava i suoi alla vittoria.
La differenza, sostanzialmente, l’ha fatta la maggior sete di vittoria dei greci, come evidenziato dai 19 rimbalzi offensivi catturati e dai tre buzzer beater, ognuno segnato allo scadere di un quarto. Questa è la forza dell’Olympiacos, quella di giocare ogni possesso al massimo e di non mollare mai.
LA PARTITA
Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta. Questa famosa frase di Giampiero Boniperti riassume alla perfezione lo stato mentale delle due squadre. Bisogna vincere per dare un senso a questa finale, che sta troppo stretta ad entrambe. Il Real proverà a farlo affidandosi al suo condottiero Sergio Llull e alla voglia di riscatto dei suoi compagni; il CSKA punterà tutto sul talento del duo Teodosic-De Colo, sperando di non doversela giocare fino all’ultimo. Llull infatti, come Spanoulis, tende a mettere dentro i tiri decisivi: i russi non puossono rischiare di aggravare la loro psicosi da quarto periodo.
Il punto debole per eccellenza del CSKA sono i rimbalzi. Il Real si affiderà ai centimetri di Ayon e Hunter per strapparne il maggior numero possibile: l’Olympiacos ha dimostrato che nell’area russa si può letteralmente banchettare. Ovviamente il Real dovrà mettere più “cazzimma” in campo se vuole vincere questa partita, altrimenti la partita è segnata.
Il CSKA come al solito dovrà partire con un quintetto lungo per non andare subito sotto a rimbalzo: spazio quindi a Kurbanov ed a Vorontsevich da 3 per supportare Kyle Hines. Aaron Jackson verrà subito messo sulle tracce di Sergio Llull per cercare di spezzare le trame madridiste sul nascere. Con loro nello starting five ci sarà Nando De Colo, che deve farsi perdonare parecchie cose del quarto periodo contro l’Olympiacos. Il genio Teodosic partirà dalla panchina e cercherà di sparigliare le carte della difesa spagnola con le sue intuizioni e le sue triple.
È difficile pronosticare un vincitore, per entrambe la vittoria è troppo importante per potersela lasciars sfuggire. Sicuramente assisteremo ad una partita molto intensa, anche nervosa probabilmente, dove tutti daranno il massimo. Buono spettacolo.