“We didn’t play hard”

di Giacomo Mugnai

“Non abbiamo giocato duro”. Ecco la spiegazione di Tristan Thompson alla debacle subita la scorsa notte, ai microfoni di USA Today Sport.

“Hanno vinto ogni palla a metà, sono arrivati prima di noi su ogni palla contesa, ogni palla a 50 e 50. Hanno avuto semplicemente più fame di noi. Ma la musica cambierà a Cleveland…”

Tristan Thompson mentre lotta a rimbalzo

Tristan Thompson mentre lotta a rimbalzo

110-77: 33 punti di scarto che sommati ai 15 di gara 1 fanno il più grande scarto nelle prime due gare della storia delle Nba Finals. Adesso lo scontro si sposta a Cleveland, la serie é sul 2-0 e il canadese é consapevole che già gara 3 sarà veramente decisiva, anche se non formalmente, da ‘win or go home’:

Mercoledì giocheremo di fronte al nostro pubblico che riuscirà a darci energia. Ma da sola non basta e starà a noi infiammare ancora di più l’ ambiente, dovremo essere capaci di accendere la folla.

Entreremo in campo e lotteremo, non come in gara 2. Non gli consentiremo di recuperare tutti quei palloni.

Probabilmente Thompson é rimasto folgorato oltre che dall’ energia degli avversari, anche dall’ atmosfera che in queste occasioni riesce ad esprimere la Oracle Arena, si aspetta una ‘bolgia’ altrettanto viva ‘at the Q’, ma sa bene che il primo spunto dovrà partire dalla squadra. E’ richiesto un sussulto d’ orgoglio, l’ unico imperativo é vincere. Non ci sono alternative.

Thompson in gara 2 ha giocato soltanto 19 minuti mettendo a segno 8 punti e 5 rimbalzi. In gara 1 era riuscito a raccogliere un bottino maggiore, così come la maggior parte dei suoi compagni, con 10 punti e 12 rimbalzi.

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