Home Lega Basket ACarpegna Prosciutto Pesaro Due liberi di Delfino condannano la Fortitudo Bologna al baratro

Due liberi di Delfino condannano la Fortitudo Bologna al baratro

di Gabriele Ramponi
Drell Delfino Pesaro

Il recupero della 16esima giornata diventa di vitale importanza, la Fortitudo Bologna si trova a lottare per non retrocedere riducendosi alle ultime giornate anche quest’anno, mentre la VL Pesaro cerca punti fondamentali in ottica play-off.

All’interno del clima rovente della Vitifrigo Arena va in scena una battaglia stupenda ma che lascia un gusto amarissimo in bocca ai tifosi di fede bianco-blu, che potevano accorciare sulla zona salvezza. Per due volte gli ospiti si portano in doppia cifra di vantaggio mettendo ripetutamente all’angolo i propria avversari, ma come spesso accade, quando non si chiude una partita di solito si rimane a mani vuote.

La Carpegna Pesaro ritorna con forza nel match e spinta dal proprio pubblico riesce ad andare oltre tutte le difficoltà, trovando nel finale i due tiri liberi di Delfino, a 3.8 secondi. Il tiro di Charalampopoulos si spegne sul ferro e i padroni di casa possono festeggiare il punteggio finale di 88-87.

VL Pesaro-Fortitudo Bologna: analisi del match

La squadra di casa disputa una gran partita, in grado di infiammare tutti gli animi degli spettatori seduti sulle tribune della Vitifrigo Arena. In particolare questo rappresenta l’ennesimo capolavoro di Luca Banchi, che nonostante l’espulsione nella fase più delicata del match, riesce a strappare due punti fondamentali e portarsi a ridosso della zona play-off.

La fisicità messa in campo dai marchigiani è stata tale da provocare un dominio sotto i tabelloni, per cui il solo Groselle ha ceduto troppo spesso alla grinta di Tyrique Jones e infatti il risultato a rimbalzo è impietoso (43 a 19).

L’onda positiva del centrone statunitense viene trasmessa anche ai compagni, che in una serata particolarmente negativa al tiro da fuori, cercano spesso il loro riferimento nel cuore dell’area e i risultati non si sono fatti pregare visti i 24 punti e 15 rimbalzi messi a referto stasera.

Dal punto di vista offensivo, inoltre, i padroni di casa hanno sfruttato spesso l’indecisione di Groselle nelle situazioni di pick and roll, per cui spesso il 41 bolognese rimaneva piantato nell’area e arrivavano comode conclusioni dal mid-range.

Alla fine la vetrina come miglior giocatore della partita va senza ombra di dubbio a Tyrique Jones, che dominando per il lungo e per il largo ha consegnata questi due punti alla VL Pesaro.

Ormai manca solo la matematica per condannare una Fortitudo Bologna che si è vista rimontata per due volte nel corso del match e sorpassata nel momento clou. Il fallo commesso a poco meno di 4 secondi dalla fine ha permesso a Pesaro di portarsi avanti di una lunghezza e ha reso durissima vincere la sfida all’ultimo tiro.

Tuttavia in una gara chiusa con quasi il 60% da oltre l’arco e il 50% da due punti, bisognerebbe interrogarsi sul motivo di tale sconfitta, arrivata dopo aver giocato per 2 quarti e mezzo una buona pallacanestro. Nella fase calda i giocatori bolognesi si sono un po’ disuniti preferendo conclusioni personali al gioco di squadra e questo ha sporcato le percentuali già ottime.

Sono arrivate ben 10 palle perse che hanno impedito alla compagine ospite di uccidere definitivamente la partita, Aradori e Feldine sono stati gli unici a trascinare la squadra per tutta la partita e all’interno del contesto fortitudino possono essere considerati gli unici “salvabili”.

Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti, Pesaro giocherà in casa contro la Virtus Bologna, mentre la Effe ospiterà la Dolomiti Energia Trentino.

Tabellino

Parziali singoli quarti: 20-24; 21-23; 24-21; 23-19.

Parziali progressivi: 20-24; 41-47; 65-68; 88-87.

VL Pesaro: Moretti 14, Sanford 14, Delfino 15, Mejeris 4, Jones 24; Tambone 6, Lamb 9, Zanotti 2. N.e.: Demetrio, Stazzonelli. All.: Banchi.

Fortitudo Bologna: Durham 2, Aradori 22, Frazier 9, Benzing 17, Groselle 2; Procida 2, Feldeine 22, Fantinelli, Charalampopoulos 11. N.e.: Borra, Mancinelli, Manna. All.: Martino.

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