Home Lega Basket A Reyer Venezia, un roster competitivo per il 2024-2025

Reyer Venezia, un roster competitivo per il 2024-2025

di Daniele Morbio
Tyler Ennis e Amedeo Tessitori in maglia Reyer Venezia

Dopo aver chiuso al quarto posto la precedente regular season la Reyer Venezia si affaccia al 2024-2025 con un roster competitivo ma rinnovato in alcune pedine, a partire dal pacchetto esterni, dove ci sono stati innesti importanti. La squadra di coach Spahija (confermatissimo il croato insieme all’intero staff tecnico) ha raggiunto le semifinali scudetto, che agli oro-granata mancavano dalla stagione 2020-2021, dove arrivò un ko per 3-0 contro l’Olimpia Milano. Nella stagione che inizierà il 21 settembre con il classico appuntamento della Supercoppa Italiana i lagunari cercheranno di conquistare i playoff europei oltre ad un piazzamento nelle top 4 in campionato.

Roster Reyer Venezia 2024-2025

  • Playmaker: Tyler Ennis (Napoli), Davide Moretti (Varese), Juan Fernandez (free agent)
  • Guardie: Xavier Munford (Hapoel Tel Aviv), Davide Casarin (confermato)
  • Ali piccole: Jordan Parks (confermato), Carl Wheatle (Pistoia)
  • Ali grandi: Aamir Simms (confermato), Kyle Wiltjer (confermato), Giga Janelidze (confermato)
  • Centri: Amedeo Tessitori (confermato), Mfiondu Kabengele (confermato), Alessandro Lever (Napoli)
  • Coach: Neven Spahija (confermato)

Punti forti e punti deboli del roster della Reyer Venezia 2024-2025

Il punto di forza principale è sicuramente rappresentato dalla continuità di progetto che la Reyer Venezia ha scelto di proporre per la stagione che sta per iniziare: sono 7 le conferme nel parco giocatori, 8 se consideriamo l’allenatore, cioè Spahija. Una conoscenza reciproca che dovrebbe aiutare e non poco nella prima parte di stagione dove l’amalgama del gruppo non sarà così alta e consistente, con la continuità che riguarda anche la guida tecnica, con il 60% dei giocatori che conoscono il coach croato.

Ulteriori punti di forza sono certamente gli innesti di Tyler Ennis Xavier Munford: la società oro-granata si è affidata all’esperienza del play ex Napoli ed alla qualità della guardia ex Hapoel Tel Aviv. Un duo che sulla carta si sposa benissimo e può rappresentare un upgrade importante rispetto alla stagione precedente, per qualità, esperienza e conoscenza del basket europeo di alto livello. Ulteriore punto di forza è rappresentato dalla stazza e dall’atletismo che i lagunari propongono nei lunghi, con la coppia Simms-Kabengele che può certamente creare grossi problemi a chiunque.

Tra i punti deboli c’è certamente la scarsa conoscenza del pacchetto esterni, tutti nuovi rispetto alla precedente stagione, eccezion fatta per Davide Casarin. Tutto da scoprire l’impatto che potrà avere in uscita dalla panchina un giocatore come Davide Moretti (reduce da una stagione molto buona a Varese), anche se l’ex Pistoia può certamente portare fosforo. Qualche dubbio su Juan Fernandez, che rientra a giocare dopo 2 anni di inattività, e sulla componente infortuni che nella stagione passata ha pesato molto: per essere competitivi è fondamentale limitare questo problema, con Parks Kabengele che hanno avuto stop di un certo rilievo.

Le ambizioni e gli obiettivi stagionali

Fondamentale prima di tutto trovare la giusta chimica e trovare la quadra il prima possibile. Per gli oro-granata sicuramente gli obiettivi principali sono rappresentati dal passaggio del turno in EuroCup dopo il brutto torneo della passata stagione e dalla disputa di un campionato di alto livello, provando – magari – ad arpionare la terza piazza e provando ad insidiare le due corazzate Olimpia Milano e Virtus Bologna, che hanno dimostrato di poter perdere punti per strada con l’impegno molto pesante in EuroLeague. Per arrivare a ciò però serve stabilità diversa tra casa e trasferta e soprattutto durante la stessa stagione.

Nel 2024 i lagunari hanno perso malamente tante partite, non mostrando la giusta faccia e quella cattiveria necessaria che occorre nel campionato italiano. La truppa allenata da Spahija ha alternato vittorie straordinarie a cadute fragorose, senza trovare la cosiddetta “via di mezzo”: in una stagione i ko pesanti possono capitare, ma devono essere circoscritti. Vedremo se la maggior esperienza portata nella squadra aiuterà in questa cosa.

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