L’Umana Reyer Venezia conquista la vittoria a Varese.
La partita ha visto la squadra di coach Spahija effettuare la fuga nel secondo periodo, grazie ad un parziale di 12-27. L’Openjobmentis, dopo aver tentato invano di rimanere in partita fino alla fine (e dopo l’illusione di aver messo su una buona prova collettiva), alza bandiera bianca di fronte ad una maestosa Venezia e ad un maestoso Kabengele.
Espugnato Masnago, i lagunari ritornano alla vittoria dopo ben 2 sconfitte consecutive.
Si parte subito forte con Kabengele che mette i suoi primi 2 punti dalla lunetta. Varese prova a controbattere con le triple: prima Gray, poi Johnson sullo scarico di Sykes. Venezia, intanto, dà sempre palla sotto o a Kabengele o a Wiltjer. E lo fa con buoni riscontri. Hands si mette in ritmo con due bombe consecutive, mentre lo spartito veneziano non cambia. Kabengele sale già a quota 8 punti, mentre Wiltjier continua a far male da rimbalzo offensivo. Tessitori mette in mostra le sue abilità in post basso, prima della bomba di Sykes su assist di Librizzi: 27-21 alla fine del primo quarto.
Venezia si dimentica di Sykes, che inizia a pungere dai 7 metri. Bomba del 30-21, con subitaneo time out di coach Spahjia. Tyus stoppa Ennis in entrata, mentre Sykes lancia una veloce transizione con Alviti, che colpisce da tre. Tessitori porta a scuola Kao, ma Alviti spende il suo secondo fallo in attacco. Librizzi segna in lunetta, prima che Wiltjier sfrutti il mismatch. E qui torna in gioco Kabengele: mura Hands, subisce fallo a rimbalzo e realizza i liberi del 35-33. Varese non si sblocca, pur gestendo bene l’attacco, e Venezia capitalizza con il solito Kabengele in lunetta. Parziale Reyer che prosegue sempre in lunetta grazie a Wiltjier. Dall’altro lato, l’aridità offensiva viene fermata da un libero di Gray, che riporta Varese a segno anche su azione. Moretti piazza una tripla dal palleggio, prima che Sykes perda una banalissima palla a metà campo. Così facendo, concede la bomba a Parks allo scadere.
Tyus apre per Gray, che realizza la tripla. Ne mette una anche Kabengele, battezzato dalla difesa, intanto Moretti segna il massimo vantaggio sul 42-53. Ed è qui che iniziano 30 secondi di nulla cosmico. Kabengele fa razzia a rimbalzo offensivo da tiro libero, poi alza per Parks, che affonda la schiacciata e fa calare la notte (fonda). Hands penetra, poi Venezia apre per Parks, prima di un’altra entrata di Sykes. Varese segna con il contagocce, a causa di un attacco tutt’altro che fluido. Librizzi recupera palla in difesa e prova a dare un segnale a Varese: entrata, appoggio al tabellone e canestro. Ma i lombardi non riescono a limare lo svantaggio.
Varese prova a tenere duro almeno difensivamente. Johnson riceve sul mezzo angolo e realizza la bomba. Così, i lombardi vincono un’altra battaglia a rimbalzo. Peccato che subito dopo abbiano buttato via la palla, mentre Ennis scivola sul più bello. Wiltjier abbandona la contesa: fallo antisportivo su Alviti ed espulsione sul 68-72. Proprio Alviti, in contropiede, esalta la Itelyum Arena. Varese lascia andare la palla giusta e Parks in entrata sigla il 70-74. Tyus riceve lo scarico di Alviti, Venezia si porta sul +4 e Varese non trova più ritmo offensivo. Alviti riaccende la speranza grazie ad un assist di Librizzi, ma Kabengele va in lunetta, seguito immediatamente da Ennis. Si spengono qui le speranze di Varese, sconfitta per 77-86.
La chiave principale del match è stata sicuramente la percentuale bassissima da due per i padroni di casa, che hanno concluso l’incontro con il 31.3% al tiro (10/32).
Ma è stata la gestione del finale ad essere ingiustificabile. Sul 77-81, Gray tira alla disperata da 9 metri, come se quello che aveva in mano fosse il pallone dell’ultimo secondo. E, invece, la maggior parte di quei secondi sono stati sprecati per mancanza di schemi e di idee. Una scelta inspiegabile, che rispecchia il momento della squadra, che scende in campo confusa nel gioco e nelle scelte prese quando la partita scotta.
Un Kabengele estremamente in forma è “bastato” per mettere in crisi la gracile difesa biancorossa. I suoi 28 punti (conditi con 14 rimbalzi e 5 stoppate) pesano come un macigno. Perché Tyus e Kao non sono mai riusciti a trovare le contromisure adatte. Varese si è, come al solito, affidata troppo al tiro da 3 e a delle scelte anche scellerate. Sotto canestro soffre troppo e crolla ancora: la prossima, contro Cremona, rappresenta già un punto di non ritorno.