Home Lega Basket A Quattro chiacchiere con Portaluppi: l’Olimpia e quel sogno, l’Eurolega

Quattro chiacchiere con Portaluppi: l’Olimpia e quel sogno, l’Eurolega

di Niccolò Arenella

Flavio Portaluppi bandiera dell’ Olimpia Milano, sia da giocatore che da dirigente, ha accettato di parlarci dell’inizio di stagione della squadra meneghina e della nuova Eurolega che parte questa sera.
Inizierei subito chiedendole come giudica questo inizio di stagione.

 “La stagione, per quanto riguarda quella ufficiale, è iniziata sicuramente bene con la vittoria in Supercoppa, in campionato invece due prestazioni un po’ sottotono anche se è vero che per noi storicamente è difficile vincere a Capo d’Orlando, diciamo che è un po’ una mezza impresa visto che nelle ultime tre stagioni siamo riusciti a farlo solo quest’anno; certo una partita iniziata in maniera distratta, con troppe palle perse mentre loro sono stati bravi ad allungare la difesa a metterla un sul piano fisico viceversa noi un filino troppo superficiali e penso che dovremmo utilizzare queste partite come segnale per ricordarci chiaramente che tutte le squadre che incontreremo, se non affrontate nel modo giusto, possono comunque essere pericolose a prescindere da quello che si dice sulla carta delle potenzialità della nostra squadra rispetto alle altre.”

Rimanendo sul tema delle potenzialità questa panchina così lunga, in particolare per l’Eurolega, come pensate di gestire queste personalità non diciamo ingombranti , ma sicuramente piene di talento e di voglia di stare in campo?

“ Ma le partite sono davvero tante si faceva un piccolo conto, ovviamente anche molto ambizioso perché si consideravano 91 partite come massimo numero di partite possibili nella stagione che vorrebbe dire arrivare in fondo a tutte le competizioni, quindi sicuramente ambizioso e che comporterebbe circa una partita ogni tre giorni da qui all’ ultima di campionato; di conseguenza il nostro roster così lungo è figlio di questa programmazione con un numero di partite molto elevato ed è la politica che utilizzano tutti i club a livello europeo.”

Un unicum per il campionato italiano

“Si, fermo restando che è la prima volta per Milano e capisco lo stupore ma non penso che a Real Madrid, CSKA, Panathinaikos, Olympiacos ogni anno venga chiesto per tutta la stagione come faranno a gestire queste personalità è complicato ma credo che un giocatore che viene a giocare a Milano e viene a giocare in Eurolega sa che avrà una concorrenza, anche interna, molto forte.”

Parlando di giocatori da Eurolega uno come Raduljica, vera novità per il nostro campionato, come giudica il suo impatto con la squadra lei che lo vede negli allenamenti in palestra?

“Intanto un carattere particolarmente estroverso, non voglio dire che ci abbia sorpreso perché lo conoscevamo, però direi che trasmette positività durante la quotidianità degli allenamenti; un giocatore sicuramente particolare ma penso che per l’Eurolega sia necessario avere 1/2 giocatori di questo tipo per competere con le squadre più forti a livello europeo; ripeto molto particolare perché chiaramente in Italia, ma anche nell’Eurolega stessa, possono avere un utilizzo mai vicino ai 30/35 minuti perché le squadre tendono ad abbassarsi a giocare una pallacanestro più dinamica, anche se è vero che in generale lui è anche un buon atleta ha piedi abbastanza rapidi e riesce a correre bene in campo però è un giocatore che tende ad essere portato, vista la quantità di contatti, ad aver problemi di falli quindi quando sarà in campo sarà sempre da coinvolgere l’importante dev essere contestualmente non snaturare il nostro gioco che è una pallacanestro di rapidità e velocità.”

Restando sul tema europeo che ne pensa di questo nuovo formato a 16 squadre?

“Fisiologicamente per la riduzione di otto squadre rispetto la passata stagione, da 24 a 16, in questo torneo il livello sarà sicuramente più alto e di conseguenza è stato necessario attrezzarsi in maniera tale da essere pronti non solo per la quantità di partite ma anche per la fisicità, intensità ed il livello delle stesse.”

Sarà dura per Milano arrivare fino in fondo?

“Sarà una competizione molto dura e il nuovo formato, sicuramente intrigante che ci permetterà di batterci contro tutti i top team a livello continentale contestualmente ti porta a giocare fino a primavera e di conseguenza per tener vivo l’interesse bisogna anche partire bene ed essere in grado di competere con le altre fino in fondo per giocarci un posto nei playoff perché altrimenti per alcune squadre ci potrebbe essere il rischio che, verso Dicembre/Gennaio, l’interesse del risultato dal punto di vista sportivo possa gia scemare e noi non vorremmo essere tra queste.”

Visti i risultati della pre-season dei Thunder in Spagna ci stiamo avvicinando sempre più al loro livello?

“In Europa al momento siamo più avanti di condizione rispetto alla NBA .”
Non ci resta che prepararci a vedere l’esordio di Milano in Eurolega contro il Maccabi Tel Aviv, Giovedi 13 Ottobre alle 20 su Fox Sports.

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