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Go to guy: Andrea Cinciarini

di Mattia Picchi

Potevamo continuare la rubrica senza parlare del Playmaker della Nazionale secondo voi? La risposta ovviamente è no ed ecco che andiamo a conoscerlo più a fondo.

Andrea Cinciarini nasce a Cattolica il 21 Giugno 1986; cresce nelle giovanili della Scavolini Pesaro dove riesce a esordire nell’Ottobre 2003 in Serie A contro Milano all’età di 17 anni. La stagione successiva gioca in B2 con la Virtus Pesaro fino a fare il salto in B1 con la maglia del Senigallia dove segna 10,5 punti a partita in 29 minuti scarsi di impiego; passa poi a Pistoia dove riesce a conquistare la promozione in Legadue. Nell’estate del 2007 compie il grande salto, firmando per la Sutor Montegranaro nella massima serie,  giocando però relativamente poco e non avendo particolare impatto sul campionato; viene poi mandato nuovamente in Legadue in prestito a Pavia dove non sfigura affatto, prima di ritornare ancora alla Sutor Montegranaro. Andrea tuttavia ritrova  le difficoltà riscontrate in precedenza e continua a faticare e non poco; per migliorare il proprio rendimento servirà la chiamata da parte della Bennet Cantù,  con la quale firma un triennale. L’avventura a Cantù perà dura un anno solo, infatti nell’estate 2012 firma un contratto con la Grissin Bon Reggio Emilia.

Cinciarini esalta il pubblico della Grissin Bon

Cinciarini esalta il pubblico della Grissin Bon

Ed è qui dove Andrea trova finalmente spazio e gioca tuttora,  col passare del tempo diventa il pilastro di Reggio Emilia ma non solo, entra anche nel giro della nazionale di Coach Pianigiani; ogni anno sempre evidenti miglioramenti che portano prima la Grissin Bon ai Playoffs nella passata stagione e in quella attuale a lottare per la seconda posizione assieme a Venezia. Una squadra quella di Reggio Emilia, guidata dall’ottima gestione di Max Menetti e che al centro del proprio progetto ha posto per l’appunto Cinciarini: playmaker puro, che gioca più per il bene di squadra che per il proprio; infatti non un vero marcatore, come dimostrano i 10 punti scarsi di media a partita, ma puro assist-man  (6.2 assistenze a partita) e la cui valutazione si aggira intorno ai 15.8 a partita.

Evita le forzature, cerca sempre il compagno libero e solo in caso di necessità opta per prendersi il tiro; la sua intelligenza cestistica infatti l’ha portato ad essere uno dei titolari della Nazionale, vista oltretutto la necessità da parte di Pianigiani di un playmaker puro ,come il nativo di Cattolica, da affiancare ai 4 nba. La strada per arrivare alle finali del campionato italiano è ancora molto in salita ma, con un Cinciarini formato dispenser di assist, mai dire mai…

Per Lega Basket A Passion,

Mattia Picchi (Mattiapicchi on Twitter)

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