Scafati, 19 dicembre 2023. Al margine dell’allenamento della squadra, Quirino De Laurentiis ha risposto ad alcune domande di NBAPassion.com.
Sei stato operato da poco. Ti va di dirci com’è andata l’operazione e come dovrai recuperare?
“Sono stato operato il 5 dicembre al collaterale. E’ un’operazione i cui tempi di recupero sono di circa un mese e mezzo o due. Per fortuna era solo lesionato e non rotto, quindi avevamo una base già stabile e hanno dovuto mettere solo un piccolo rinforzo nella parte lesionata, che si andrà ad assorbire con l’osso. Ovviamente, da aggiungersi vari fattori di ricrescita che velocizzeranno i tempi di recupero. Diciamo che ad un mese di distanza, quindi verso i primi di gennaio, ho il controllo dall’ortopedico e se sarà tutto a posto ricomincerò ad allenarmi individualmente. Ovviamente è da considerare che un mese di fermo post-operazione, per noi, significa perdere il tono muscolare e la preparazione accumulata in questi primi mesi. Quindi, si passerà ad una riatletizzazione del mio corpo e del muscolo per poi rientrare, gradualmente, con la squadra e ricominciare a fare contatto. Prima di essere operativi ci vorrà un altro mesetto, diciamo che l’iter dovrebbe essere questo”.
Non ti chiedo per quando è previsto il rientro, ma vorrei sapere: pensi che l’infortunio frenerà un po’ il resto della tua carriera oppure credi di ritornare al 100% della tua forma?
“Diciamo che non è un intervento molto invasivo, perché alla fine ho solo due buchetti. Non è la rottura di un legamento importante, quindi è un infortunio che richiede un po’ di tempo ma non penso che graverà sul mio futuro nonostante l’età”.
Obiettivi personali e obiettivi della squadra per il resto della stagione?
“Gli obiettivi della squadra vanno di pari passo con i miei. L’obiettivo della squadra è sicuramente la salvezza, come un po’ lo era l’anno scorso. L’anno scorso l’abbiamo ottenuta un po’ all’ultima boa, sono stati dei mesi impegnativi. Penso di poter parlare a nome di tutta la squadra, e ti dico che quest’anno la salvezza sarà più tranquilla. Sempre con la speranza di arrivare, non dico tra le prime, ma almeno all’ottavo posto. Diciamo che è un po’ un mix tra un sogno e una speranza, visto anche la forza che ha questa squadra, cosa che io vedo tutti i giorni da qualche mese. Secondo bisogna trovare la giusta alchimia e il giusto ritmo, anche se non è facile visto che abbiamo già cambiato un giocatore e un allenatore. Sicuramente non è facile, abbiamo avuto degli up e dei down durante questi primi mesi, quindi l’obiettivo è sempre la salvezza”.
Visto che me lo hai accennato, ti va di dirmi come vi siete sentiti quando c’è stato questo cambiamento di coach?
“Guarda, veniamo dall’anno scorso che ne abbiamo cambiati 2, quindi un po’ siamo abituati (ride, n.d.r.). Quest’anno è stato un po’ diverso perché non è stata una scelta facile. Il coach non stava bene ed è stata più una scelta personale che causata da cattivi risultati. Lui ha tutto il diritto di prendersi del tempo per risolvere i suoi problemi personali, ha già subito un’operazione e dovrà farne un’altra, ma il cambio comunque non è facile. Negli ultimi 4 mesi siamo stati abituati a dei ritmi specifici, e alla fine ogni allenatore è diverso dagli altri. E’ come quando a voi cambiano la professoressa dopo 4 o 5 mesi (facendo riferimento alla mia giovane età, n.d.r.). L’obiettivo resta quello, le squadre sono quelle ma le cose cambiano e non è mai facile abituarsi ad un metodo nuovo. Però, noi siamo giocatori professionisti e siamo tutti maturi. Fa parte del nostro lavoro e affronteremo anche questa”.
Si ringrazia la società per la possibilità, e l’intervistato per la cordialità dimostrata.