Dopo l’ufficialità del ritorno di Zach LeDay si pensava che potesse rimettersi la canotta biancorossa un altro lungo che aveva lasciato un segno indelebile nell’Olimpia Milano, nientemeno che Danilo Gallinari. Il nativo di Sant’Angelo Lodigiano lasciò l’Olimpia nel 2008 per l’NBA, salvo poi tornare per otto partite nel 2011 a causa del lockout nella lega americana, Da allora non si fa altro che parlare di un suo possibile secondo ritorno all’EA7 a fine carriera e dopo un anno giocato a livelli ben inferiori rispetto a quelli precedenti e con il contratto in scadenza si pensava che il momento potesse arrivare in questa stagione.
Gallinari stesso però, deludendo presumibilmente più di qualche tifoso di Milano, ha parlato nella giornata di oggi del suo futuro con La Gazzetta dello Sport: “La priorità è la NBA, l’anno prossimo sarò lì. Quando si muoverà il mercato? Nella mia situazione di solito verso fine luglio. Chiudere a Milano? Molto difficile.” Chiuse dunque, forse definitivamente, le porte ad un rimpatrio per il lungo della nazionale, con un altro tentativo che per prendersi quell’anello che brama da ormai 15 anni ormai alle porte.
Olimpia Milano, sfuma Gallinari: chi arriverà come vice Nebo?
Oltre al ritorno di LeDay, Milano ha fatto fronte alla partenza di Nicolò Melli anche firmando Josh Nebo, il quale però non ha ancora nessuno come riserva, che secondo molti sarebbe potuto essere in certe partite proprio Gallinari. Un nome che sembra molto vicino pare essere quello di Ousmane Diop, il quale però potrebbe non bastare e pertanto l’olimpia starebbe cercando un profilo, non per forza italiano, che per minutaggio andrebbe a sostituire Alex Poythress. Non è tutto, perché anche con l’arrivo del lungo senegalese mancherebbe un sesto italiano (che appunto non sarà l’ex Clippers e Nuggets), dal momento che Caruso (che potrebbe finire alla Vanoli Cremona) potrebbe partire in prestito. Ecco quindi che l’Olimpia sta sondando i profili di Gabriele Procida e Awudu Abass, due colpi assolutamente non da poco che potrebbero mettere l’Olimpia in condizione di poter competere davvero per l’Eurolega, poiché potrebbero far riposare Shavon Shields in alcune partite di campionato senza farlo rimpiangere ed allo stesso tempo essere giocatori affidabili nella massima competizione europea.
