Il giorno dopo l’annuncio della separazione tra la Virtus Bologna e Awudu Abass, emergono nuove indiscrezioni in merito alla trattativa per prolungare il contratto dell’ala italiana. Una trattativa che, come comunicato dallo stesso Abass, non è andata a buon fine. Proviamo, quindi, a ricostruire tutti i tasselle del puzzle per capire come siano andate le cose.
Virtus Bologna: ecco l’offerta per Awudu Abass
La Virtus Bologna e Awudu Abass si sono detti addio dopo quattro stagioni. In un messaggio rivolto al pubblico delle Vu Nere, Abass ha espresso tutto il suo disappunto per la gestione delle trattative per arrivare al rinnovo di contratto, citando delle presunte mancanze di rispetto e le difficoltà che ha dovuto superare durante i due gravi infortuni che lo hanno colpito.
Nonostante l’offerta, aumentata da parte della Virtus, Abass ha deciso di esplorare il mercato alla ricerca di una nuova opportunità e, chissà, di nuovi stimoli. Stando a quanto scrive Repubblica Bologna, la Virtus aveva alzato la sua offerta rispetto a quanto percepiva Abass con contratto precedentemente stipulato. La nuova offerta bianconera è arrivata a 350 mila euro, con una flebile possibilità di far salire il tutto fino a 400 mila euro a stagione.
Offerta che non era quanto il giocatore si aspettava, considerata anche l’ottima stagione, soprattutto nella seconda parte, tra campionato ed EuroLegue. Non si sa a quanto ammontasse l’effettiva richiesta dell’entourage di Abass, ma per rifiutare la proposta virtussina, qualcosa di concreto dietro potrebbe esserci.
Ricordiamo che sulle tracce del giocatore italiano ci sono diverse squadre, pronta anche ad accontentarne le richieste. Considerato poi che Abass ha 31 anni, logico anche pensare che il ragazzo voglia riuscire a strappare l’ultimo grande contratto della carriera.
Contratto che potrebbe trovare a Trapani o, più difficilmente (almeno ad ora) Milano, per restare sul suolo italiano. Se, invece, Abass decidesse di voler provare anche un’esperienza all’estero, le pretendenti all’ala comasca non mancano. A cominciare dal Besiktas, passando per Hapoel, San Pietroburgo e, nei giorni scorsi, anche Dubai.
