Manca ormai poco più di una settimana all’inizio delle Olimpiadi di Tokyo, con l’Italia del basket che farà il suo ritorno in questa importante competizione dopo 17 lunghissimi anni. La Repubblica ha riportato le parole di alcuni dei protagonisti degli Azzurri, partendo da coach Meo Sacchetti, fino ad arrivare a Danilo Gallinari, passando per capitan Nicolò Melli.
L’Italia del basket si prepara per le Olimpiadi di Tokyo: le parole degli Azzurri
L’allenatore è bravo se ha bravi giocatori: mai visto un allenatore vincere con giocatori scarsi. Noi abbiamo fatto capire ai giocatori di essere più forti di quanto pensassero. Ci sono state sorprese, è vero, ma io mai avevo visto prima una squadra restare a tavola al completo per un’ora e mezza. Ringrazio Messina e Petrucci, che sono stati fondamentali. Quando arriveranno al villaggio olimpico i ragazzi proveranno qualcosa di particolare. Incontreremo persone che si vedono solo in televisione: è una cosa senza paragoni. Mia moglie si chiama Olimpia: quando mi convocarono all’ultimo mi disse che era merito suo. Stavolta mi ha confessato di sentire qualcosa di particolare prima della Serbia. E poi con mia moglie, grazie a Petrucci, siamo andati dal Papa: ci ha aiutato anche lui.
Queste le parole di coach Meo Sacchetti in occasione della presentazione delle nazionali qualificate per i Giochi di Tokyo.
Le Olimpiadi sono sempre state il mio sogno più grande. Per i giocatori della mia generazione l’NBA non era una cosa vicina: in testa avevo la Nazionale e le Olimpiadi. Ci eravamo andati vicini, adesso ci siamo e sono davvero contento. Sono stato al telefono con Melli prima della partita in Serbia, Ero convinto della qualificazione, era il nostro momento. A fine stagione NBA ero arrabbiato ma in me c’era anche il pensiero fisso dei Giochi. Mi viene in mente l’argento conquistato dalla Nazionale nel 2004 ad Atene, il mio primo ricordo delle Olimpiadi. Io penso di poter dare quel che ho sempre dato alla squadra, non ho segreti. Questa nazionale è versatile e intercambiabile nei ruoli e anche io lo sarò. Il nostro è un girone molto difficile, della forza dell’Australia si sapeva. Anche la Nigeria è una squadra tosta e la Germania ha fatto molto bene, quindi è un girone difficilissimo. Tornare a giocare senza pubblico? Mi sembrerà di essere tornato a giocare nella bolla delle finali NBA l’anno scorso. Sarà diverso, è chiaro che preferiamo giocare di fronte a tanti spettatori. Dovremo essere pronti mentalmente.
Danilo Gallinari ha poi concluso con una risposta ad una domanda sull’inginocchiarsi prima delle partite:
Ci è stato detto, credo, che non sarà possibile fare alcuna dimostrazione eclatante su temi come il razzismo, la religione e la politica. Questo ci hanno detto, quindi credo che nessuno potrà farlo.
Infine, sono arrivate le parole del capitano Nicolò Melli.
L’Olimpiade è un traguardo da cui iniziare, un sogno. Noi ci abbiamo sempre creduto, in pochi pensavano che sarebbe potuto accadere. E’ qualcosa di unico nella carriera di un’atleta. Siamo un gruppo ambizioso: vogliamo divertirci uscendo a testa alta e dando tutto in ogni gara, poi vedremo che risultati riusciremo a raccogliere. E’ una competizione di livello altissimo. Io e il Gallo non siamo le punte di diamante, la forza è il gruppo. Abbiamo tante frecce e proveremo a sfruttarle tutte. Sono capitano di questa squadra da un mese e ne sono fiero. E’ un bellissimo gruppo, stiamo bene insieme e questo si vede anche in campo
Chi vincerà tra Phoenix Suns e Milwaukee Bucks? Sarà tosta, una gara in bilico. Speriamo vinca il bel basket.