Home Eurolega Olimpia Milano, illusione prima del crollo: vince il Partizan

Olimpia Milano, illusione prima del crollo: vince il Partizan

di Kevin Martorano
Partizan Belgrado Olimpia Milano Nicolò Melli

PARTIZAN BELGRADO OLIMPIA MILANO EUROLEGA – È attualmente in corso il tredicesimo round di Eurolega, con l’Olimpia Milano che dopo la sconfitta rimediata contro il Bayern Monaco ha dovuto affrontare il Partizan Belgrado a domicilio, nella bolgia della Stark Arena. La squadra milanese è ricaduta in una spirale negativa e non sembra riuscire a trovare la scintilla che possa permetterle di tornare ad essere una squadra competitiva. Dall’altra parte, la squadra di Zeljko Obradovic è nona in classifica ma ha uno dei migliori attacchi della competizione.

Coach Ettore Messina ha dovuto rinunciare a Nikola Mirotic e Billy Baron per infortunio, mentre Kevin Pangos sembra essere destinato al Valencia, oltre all’esclusione per turnover di Guglielmo Caruso. Il Partizan ha invece fatto a meno di Kaminsky e Trifunovic.

Partizan Belgrado-Olimpia Milano: l’analisi del match

L’Olimpia Milano illude per 25 minuti toccando anche il +15 in quel di Belgrado, ma poi come spesso le accade sparisce letteralmente dal campo, non trovando più la via del canestro e subendo un mega parziale di 31-4 con cui il Partizan Belgrado ribalta il match e dilaga.

La chiave del match, come sempre accade nelle partite della squadra milanese da un anno e mezzo a questa parte (fatta eccezione per lo scorcio di stagione con Napier a roster) è stata l’assenza di un vero playmaker di livello. Maodo Lo non gioca una brutta partita, ma si dimostra ancora una volta non in grado di giocare ad alti livelli di Eurolega. Soprattutto da evidenziare è il fatto che sia costretto a giocare come playmaker titolare della squadra milanese, non avendo un nome di spicco e personalità in quella posizione.

Dal punto di vista statistico invece la differenza la fa la percentuale al tiro da tre punti: il Partizan ha fatto registrare un ottimo 47.6%, mentre l’Olimpia Milano dopo un buonissimo primo tempo chiude la sua gara col 29%. La percentuale al tiro dei milanesi è letteralmente crollata a causa delle numerose forzature arrivate negli ultimi 15 minuti di gioco, in cui la squadra di coach Messina è sparita dal campo, non trovando più nessun tiro di qualità.

Per il Partizan Belgrado la differenza la fa il talento clamoroso nei suoi giocatori di punta, a cominciare dall’ex Kevin Punter, che ha giocato un secondo tempo fenomenale. Ma da sottolineare è anche la difesa aggressiva messa in campo negli ultimi 15 minuti di gioco, la quale ha tolto ogni soluzione offensiva all’Olimpia.

Dal punto di vista individuale per il Partizan spicca la prova di Punter con 19 punti, oltre a quella di Caboclo (16) e l’altro ex, LeDay, che ne segna 15. Per l’Olimpia Milano non bastano i 19 punti del solito Shavon Shields ed i 12 punti con 5 assist di Maodo Lo.

Il tabellino statistico del match

Parziali singoli quarti: 20-25, 19-19, 22-18, 21-7.

Parziali progressivi: 20-25, 39-44, 61-62, 82-69.

Partizan Belgrado: Vukcevic n.e, LeDay 15, Avramovic, Koprivica n.e, Punter 19, Smailagic 9, Jaramaz, Nunnally 10, Andjusic 3, Dozier Jr 8, Ponitka 2, Caboclo 16. Coach Obradovic.

Olimpia Milano: Lo 12, Poythress, Bortolani n.e, Tonut 8, Melli 9, Kamagate, Ricci, Flaccadori 6, Hall 5, Shields 19, Hines 5, Voigtmann 5. Coach Messina.

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