Home Eurolega Euroleague preview: Barcellona-Zenit sfida non del tutto scontata?

Euroleague preview: Barcellona-Zenit sfida non del tutto scontata?

di Luca Castellano
Pangos Olimpia Milano

Dulcis in fundo it’s Playoff-time, è il turno di Barcellona-Zenit.  Tra caos SuperLega e quant’altro ci avviciniamo all’evento più importante della stagione continentale della palla a spicchi. La Turkish Airlines Euroleague, dopo una settimana di stop, riprende infatti la sua marcia al doppio della velocità. Dopo l’ufficialità del quadro completo delle sfide che ci accompagneranno prima delle final four di Colonia del prossimo fine maggio, infatti, manca all’appello soltanto l’ultimo quarto di finale della massima rassegna cestistica continentale. 

Dopo Olimpia-Bayern, Real-Efes e CSKA-Fenerbahce, l’ultimo accoppiamento che vi presentiamo è quello che mette di fronte il tradizionale testa-coda al termine della regular season. Andiamo ad analizzare infatti Barcellona-Zenit S. Pietroburgo. Sarà la solita sfida scontata oppure davvero ci sarà serie tra la prima e l’ottava forza del Vecchio Continente?

Le chiavi di Barcellona-Zenit: casa Barça sentirà la pressione?

Essere sul pino come i bei vecchi tempi comporta una certa pressione. In casa Barça forse in questo caso questa può essere la serie che li potrebbe rendere i veri favoriti numero uno in quel di Colonia, oppure potrebbe metterli davvero in difficoltà. Una squadra come il Barcellona nell’Euroleague moderna probabilmente l’abbiamo vista in tante salse differenti, ma una cosa è certa: saper gestire la pressione oltre che il gioco sarà alla base di questa serie contro i russi, rivelazione della stagione.

La banda guidata da coach Jasikevicius gioca su entrambi i lati del campo forse la pallacanestro più completa di tutte le altre sette partecipanti a questi playoff. Versatilità e potere individuale in attacco, dal triple-post, passando a gioco perimetrale, mescolati a pressioni, aiuti e timing difensivi che sono l’eccellenza per i palati e per gli appassionati di Eurolega. Dopo il successo della Copa Del Rey, il Barça non può sbagliare il suo secondo appuntamento più importante della stagione, anche se la sconfitta nel Clàsico ha messo in luce forse un po’ di appannamento più mentale che fisico a propria disposizione.

Se dobbiamo prendere in gioco i protagonisti, qui in Catalogna sappiamo come divertirci: c’è un vincitore come Higgins, realizzatore come pochi in ogni situazione di gioco e vera spina nel fianco per ogni difesa. Calathes, play immaginifico e perfetto per il gioco del team blaugrana chiamato ad amministrare le giocate con il timing giusto. Kuric, Abrines, Bolmaro, Martinez pronti in ogni occasione a far capire sugli esterni russi che la qualità paga specie da dietro l’arco. Oriola, Smits,e la leggenda Pau Gasol a dare minuti importanti e talento difensivo e offensivo alle due stelle, le due twin-towers della squadra catalana.

Sarà questa con lo Zenit, infatti, la serie di Davies e Mirotic. Il primo esplosivo, dinamico, tecnico e difficile da contenere in ogni lato del campo. Il secondo invece immarcabile per chiunque in questa competizione. Dopo una stagione da MVP tutto gli è dovuto, perché ciò che fa in campo è lecito e per qualsiasi situazione immaginifico da descrivere a parole.

Nikola Mirotic: il leader tecnico indiscusso in casa Barça

Le chiavi della serie: Zenit, ora è il momento di splendere in qualsiasi caso

Se c’è un Bayern capace di sorprendere e prendersi la quinta piazza in regular season dopo una stagione da incubo interrotta causa COVID-19, l’altra grande sorpresa arriva dalla Russia. Salutando il Khimki, e la stagione peggiore di sempre nella storia Eurolega (record 4-30), a S. Pietroburgo si è vissuta una stagione da protagonisti assoluti.

Lo Zenit del grande ex coach Xavi Pascual ha staccato il biglietto con notevole ritardo e all’ultima partita possibile causa recuperi arretrati, ma dal penultimo posto ottenuto nella passata stagione ha scritto una grande pagina della sua recente storia. L’ex tecnico del Barça, infatti, ha realizzato davvero un vero e proprio miracolo in regular season e, con le sue qualità, è pronto ad affrontare i primi della classe.

Gran merito della stagione è dovuto a Kevin Pangos. L’altro grande ex della sfida, dopo la parentesi non felicissima in Spagna, è tornato a mostrare gran basket come ai vecchi tempi: quelli di Kaunas con Jasi allenatore e che si è fermato alle final four di Istanbul contro la corazzata Fener di Zele Obradovic. Il canadese, tranquillamente in lizza per il premio MIP della stagione, insieme all’ex big man dell’Olimpia Arturas Gudaitis è pronto a suonare la carica in vista di questa ultima e attesissima serie.

Ma lo Zenit di Pascual non è solo questo: ci sono l’ex Maccabi Tarik Black, l’altra ala-pivot Alex Poythress ma soprattutto le guardie KC Rivers ex Zalgiris e Austin Hollins. Il loro atletismo e il loro momento “infuocato” dal punto di vista di lettura di gioco potrebbe mettere in difficoltà i catalani, premuti molto più psicologicamente dalla pressione e con molto di più da perdere.

Barcellona-Zenit: i fattori da seguire di più

Dopo avervi presentato nel dettaglio tutti i protagonisti ora è il momento di passare al succo della questione: cosa sarà decisivo nella serie Barcellona-Zenit?

Il Barça sicuramente è più profondo, ha più libertà nelle rotazioni e sicuramente ha molte ma molte più soluzione su cui fare affidamento in attacco. D’altro canto però non deve decisamente sottovalutare il gioco Pick and Roll dei russi: Pangos e Gudaitis hanno messo a ferro e fuoco ogni difesa e, da quella soluzione di partenza, hanno messo in difficoltà qualsiasi difesa nel corso della stagione.

Se in attacco Pascual sa più o meno dove mettere le mani in pasta, Barça-Zenit si deciderà prevalentemente in difesa. Jasikevicius farà di tutto per arginare l’asse portante della squadra russa, mentre Pascual avrà a che fare con un quintetto pieno di match-up sulla carta sfavorevoli. Il cambio sistematico potrebbe portare qualche beneficio, ma per fare il capolavoro serve un’identità difensiva collettiva da Oscar per poter mettere K.O. Mirotic e compagni.

Oltre a tutto ciò, in Turkish Airlines Euroleague, un altro fattore da non sottovalutare assolutamente sarà quello esterno. Barça-Zenit, così come CSKA-Fener, avrà due partite certe con la presenza del pubblico sugli spalti. Questo fattore, in un periodo storico come il seguente da un anno a questa parte, sarà cruciale per spostare leggermente gli equilibri della serie piena di sliding doors, incontri tra ex passati con il dente un po’ avvelenato.

Infine ultimo ma non di poca importanza, troviamo il fattore mentale, che probabilmente sarà fatale. Il Barça è inossidabile e soltanto ad inizio stagione, anche con lo Zenit nella seconda giornata, ha lasciato qualcosa per strada, ma ha dimostrato che se riesce a mantenere alto il livello di attenzione è ingiocabile per chiunque. D’altro canto lo Zenit deve fare doppio sforzo fisico e mentale se vuole reggere fino in fondo alla pressione catalana.

Barça vs Zenit: è già tutto scontato? Sarà il solito Davide contro Golia o qualcosa di diverso?

Non resta che attendere il campo.

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