L’Olimpia Milano è pronta per affrontare il quindicesimo turno di Eurolega, che la vedrà opporsi al Barcellona. Si tratta a tutti gli effetti di uno scontro diretto, visto che le due compagini sono appaiate con le stesse vittorie (8), nel gruppetto che va dal settimo al decimo posto.
I blaugrana stanno vivendo una stagione caratterizzata da tanti alti e bassi e risultanti altalenanti. Se guardiamo solo alle ultime tre partite, si può notare come siano terminate tutte e quante con finali in bilico e quindi molto duri: col Maccabi e il pana si sono risolte entro i cinque punti, con il Real addirittura dopo due tempi supplementari. Dall’altra parte, Milano è reduce da cinque vittorie consecutive che, dopo un inizio di stagione complicato, l’hanno proiettata nuovamente in zona play-off dopo tanto tempo.
Per il Barcellona ci sono da segnalare alcune assenze pesanti, come quelle di Laprovittola, Metu e Neto, oltre all indisponibilità dell’ultimo minuto di Abrines. I meneghini recuperano Bolmaro, mentre Nebo è ancora out, anche se le sue condizioni sono in miglioramento.
Barcellona- Olimpia Milano, l’analisi del match
Grazie ad un terzo quarto stellare e ai limiti della perfezione, l’Olimpia Milano sbanca il Palau blaugrana con il punteggio di 81 a 94, prolungando la crisi del Barcellona. L’approccio iniziale non è stato quello dei giorni migliori per Milano, che però è stata capace di riassestarsi nel corso del match, restando in scia nel primo tempo per compiere l’affondo decisivo nel terzo quarto. Un terzo quarto fantascientifico, in cui gli uomini di Messina hanno messo a referto la bellezza di 36 punti, con un attacco capace di sfruttare chirurgicamente le amnesie difensive dei padroni di casa.
In realtà, il match era iniziato con il Barcellona che aveva innestato le marce alte e dopo pochi minuti si era portata sul 21-12 come massimo vantaggio, mettendo in evidenza i limiti ben noti di Milano: la tenuta negli uno contro e difesa sul pick and roll. Da quel momento L’Olimpia ha saputo reagire contestualmente all’entrata in campo di Diop che, con un mini parziale di 4 a 0 firmato da lui stesso, ha dato il via alla rimonta. Nel terzo quarto la partita si è letteralmente spaccata in due: i catalani, vedendo Milano sempre lì a contatto, si sono innervositi e i ragazzi di Messina ne hanno approfittato; grazie ad un parziale di 20-0 sul finire del quarto, hanno chiuso la frazione sul +16, vantaggio amministrato senza patemi fino alla fine. I due grandi protagonisti di questo momento decisivo del match sono senza dubbio Bolmaro e Leday: il primo è stato protagonista di alcune giocate difensive straordinarie, le cosiddette “intangibles” perché non finiscono nei tabellino ma sono Decisive ai fini del risultato; “zainetto” invece, ha bucato la difesa blaugrana da qualsiasi posizione, diventando un rebus indecifrabile per coach Penarroya.
Dal punto di vista individuale, il miglior realizzatore del Barcellona è Punter con 21 punti a cui aggiunge 6 rimbalzi e 4 assist,seguito da Anderson con 17 e Vesely con 13. Nel complesso è stata una serata da dimenticare per quasi tutti i componenti del roster catalano. In casa Olimpia prestazione sontuosa di Zach Leday, che chiude con 33 punti sbagliando appena 4 tiri dal campo. Mirotic veste i panni dell’ex e segna 19 punti conditi da 7 rimbalzi, che lo rendono il miglior rimbalzista della gara. Prova molto matura di Mannion che non segna tanto (solo 6 punti), ma distribuisce 6 assist, organizzando ottimamente la fase offensiva milanese.
Il tabellino statistico del match
Parziali singoli quarti: 24-16, 19-24, 17-36, 21-18
Parziali progressivi: 24-16, 43-40, 60-76, 81-94
Barcellona: Punter 21, Anderson 17, Sarr, Vesely 13, Brizuela 6, Satoransky 8,Hernangomez 4, Nunez 3, Fall, Parker 7, Parra 2, Villar. Coach: Penarroya.
Olimpia Milano: Dimitrijevic , Mannion 6 Causeur 5, Brooks 3, LeDay 33, Ricci, Bolmaro 4, Diop 6, Shields 11, Mirotic 19, Gillespie 2, Tonut N.E. Coach Messina.