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Pallacanestro Trieste

La Pallacanestro Trieste nasce nel 2004 raccogliendo l’eredità della vecchia società ma è costretta a ricollocarsi in B2. Nel 2012 ottiene la promozione in Serie A2, arrivando a conquistare negli anni successivi anche la Supercoppa LNP e la promozione in Serie A nel 2018.
Nel 2022 la società di investimento statunitense CSG acquisisce il 90% delle quote della Pallacanestro Trieste, dando vita ad un nuovo corso societario.
Nel 2024 la squadra ottiene la promozione in Serie A, riportando così dopo 2 anni i derby del triveneto con le storiche rivali Reyer Venezia e Treviso.

Palazzetto: PalaTrieste (6736 posti)
Anno di Fondazione: 1975 con 2004 nascita della nuova società
Presidente: Richard De Meo
Allenatore: Jamion Christian

Lega Basket APallacanestro TriesteTrapani Shark

LBA: Colpo esterno dei Trapani Shark, Pallacanestro Trieste ko

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L’Aquila Trento non perde mai: battuta anche Trieste

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Quinta vittoria per Trieste, crisi profonda per Varese
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Trieste vede la vetta, crisi sempre più profonda per Varese

di Federico Circhirillo
Scritto da Federico Circhirillo

Sesto turno del campionato italiano di Serie A che vede la sfida domenicale tra la Pallacanestro Trieste e l’Openjobmetis Varese. La palla a due è fissata alle ore 17.00 al PalaTrieste del capoluogo friuliano dal trio di arbitri formato da Grigioni, Valzani e Marziali. I padroni di casa neopromossi sono la vera sorpresa di questo inizio di stagione dove occupano stabilmente le prime posizioni di classifica. A dimostrazione di ciò c’è anche la vittoria all’esordio contro i campioni in carica dell’Olimpia Milano per 84 a 78 con 22 punti che arrivano dalle mani dell’acquisto Colbey Ross. L’unica sconfitta fino a questo momento è arrivata davanti al proprio pubblico contro l’UnaHotels Reggio Emilia con il punteggio di 85 a 97. 

Gli ospiti allenati da Nelson Mandole stanno vivendo un inizio di campionato davvero travagliato complice anche la vicenda legata al futuro del capitano Nico Mannion. Nello scorso turno di campionato è stata interrotta la striscia di quattro sconfitte consecutive grazia al successo interno contro Pistoia, altra squadra che non sta vivendo un grande momento di forma. Una cosa però che accomuna tutte le prime quattro gare giocate è la rivedibile prestazione difensiva con sempre 100 o più punti subiti: dai 105 subiti da Tortona ai 118 realizzati dalla Leonessa Brescia all’esordio stagionale.

Trieste – Varese, l’analisi del match

La Pallacanestro Trieste si porta a casa una gara condotta dal primo al quarantesimo minuto contro un’Openjobmetis Varese in trasformazione. Il risultato finale dice 107 a 81 per i padroni di casa guidata dalla coppia formata da Denzel Valentine, 21 per lui, e Markel Brown da 20. Per l’ex giocatore dell’Olimpia Milano ci sono anche 9 rimbalzi e 6 assist per un +28 di valutazione finale. Per Varese, invece, un’altra partita da più di 100 punti subiti che dimostrano una volta di più i gravi problemi difensivi che hanno i ragazzi di coach Mandole a cui non riescono a trovare una soluzione. 

I padroni di casa sovrastano gli avversari nel tiro da tre punti, punto di forza della squadra allenata da Christian, con 16 realizzazioni sulle 31 triple prese (51.6%). Varese invece si ferma ad un misero 24.2% frutto di sole 8 conclusioni, 4 delle quali arrivano da Jaron Johnson,  che hanno trovato il fondo della retina sulle 33 prese. Trieste che ha anche a disposizione più viaggi in lunetta: sono 18 quelli avuti a disposizione ma solo 11 messi a segno (61.1%) contro gli 11 ottenuti dai biancorossi con soli 7 realizzati (63.6%). Nella lotta a rimbalzo che un dominio pesante per Valentine e compagni che ne totalizzano 49, di cui 16 offensivi, mentre Akobundu-Ehiogu e compagni si fermano a 32, con soli 9 offensivi.

Per Trieste, oltre ai già citati Valentine e Brown, rispettivamente da 21 e 20 punti, ci sono altri quattro giocatori in doppia cifra: 13 per Francesco Candussi e 10 a testa per Colbey Ross, Jeff Brooks e Jayce Johnson. Per Varese invece il top scorer è Jaron Johnson con 19 punti, con 4 triple, a cui seguono i 14 di Gabe Brown, i 12 del centro Jaylen Hands e i dieci del già citato Akobundu-Ehiogu. 

Il tabellino della gara

Parziali singoli quarti: 27-15, 23-17, 24-21, 33-28

Parziali progressivi: 27-15, 50-32, 74-53, 107-81

Pallacanestro Trieste: Bossi 3, Ross 10, Reyes n.e., Deangeli 2, Uthoff 9, Ruzzier 6, Campogrande 3, Candussi 13, Brown 20, Brooks 10, Johnson 10, Valentine 21. Coach: Jamion Christian

Openjobmetis Varese: Akobundu-Ehiogu 10, Harris8, Alviti 5, Gray 4, Librizzi 9, Virginio n.e., Turconi n.e., Assui N’Guessan, Fall, Brown 14, Hands 12, Johnson 19. Coach: Nelson Mandole

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Nutribullet Treviso cade anche contro Trieste con un super Ross
Lega Basket ANutribullet Treviso BasketPallacanestro Trieste

La Nutribullet Treviso cade anche contro Trieste guidata da un super Ross

di Alessandro Bisetto
Scritto da Alessandro Bisetto

Quarta sconfitta consecutiva per la Nutribullet Treviso in uno dei quattro anticipi della quinta giornata di LBA dinanzi a una Pallacanestro Trieste frizzante e cinica nell’allungo finale valso il 95-100 alla sirena lunga, complici anche i problemi di falli pesanti del duo veneto composto da Harrison e Bowman. Per i padroni di casa si tratta del secondo ko di fila al Palaverde dopo quello del 20 ottobre scorso contro Trento. Gli ospiti, al contrario, con questi due punti riaprono prontamente la corsa al vertice e cancellano il passo falso casalingo con Reggio Emilia.

Nutribullet Treviso-Pallacanestro Trieste: l’analisi del match

La bolgia del Palaverde di Villorba fa da cornice a una serata dall’alto punteggio a tabellone e all’interno della quale ritmo e dinamismo non permettono mai alle due compagini di guidare con forza la contesa fino a pochi minuti dal termine. Trieste ha la forza di restare con la testa sulla partita malgrado la partenza sprint dei padroni di casa che non si esaurisce fino alla pausa lunga. A dir poco disastroso l’avvio di ripresa di Olisevicius e compagni, i quali pagano la scarsa percentuale oltre l’arco (2/7) che fino a quel momento aveva permesso un grande avvio di match. 

Continuano, inoltre, i problemi a rimbalzo in casa di una Nutribullet che per la seconda serata consecutiva viene doppiata nel fondamentale (13 a 29) dalla squadra rivale. L’assenza prolungata di Pauly Paulicap dall’incontro potrebbe, chissà, nascondere fresche sirene di mercato in merito a un prossimo avvio del lungo americano con un conseguente cambio della guardia vicino ai tabelloni. Treviso non sfrutta a dovere le 22 palle perse ospiti, un po’ recitando lo stesso copione visto nel recente appuntamento contro Trento. Si intravede una certa fluidità offensiva, concentrata, perlopiù, nella prima metà di gara e i 21 assist a referto testimoniano positivamente questo fattore.

I meriti di Trieste riguardano, viceversa, non tanto il fronte difensivo, come si evince dai 95 punti subiti (massimo stagionale dei veneti) ma l’ottimo flusso di un attacco che ha sempre l’arma giusta per far male. Tocca quota 76.5 % la percentuale al tiro da due punti, così come ottima è quella oltre l’arco (13/28 per il 46.5 % totale). Da rivedere, infine, la prestazione ai liberi in virtù dei tanti viaggi in lunetta concessi dalla Nutribullet (21/31). 

Il solito Olisevicius non basta alla Nutribullet, Colbey Ross versione MVP trascina gli ospiti

 A livello individuale ruba la scena la guardia ex Varese con 30 punti, 3 rimbalzi e 6 assist a referto, malgrado le 9 palle perse che sporcano (per sua fortuna) in maniera indolore una super prestazione. Segue a ruota un frizzante Markel Brown da 18 punti, 6 rimbalzi e ben 8 falli subiti (10/13 ai liberi). Praticamente perfetto, inoltre, un solidissimo Jarrod Uthoff da 13 punti (5/6 dal campo), 4 rimbalzi e 2 palle recuperate. Sul fronte trevigiano si rivede un ottimo Alston da 17 punti, mentre non bastano i 16 e 6 assist di un battagliero Harrison così come i 26 e 7 di un commovente Olisevicius, autore di una gara magistrale impreziosita da un pesantissimo 5/8 da tre punti.

Il tabelline della gara

Parziali singoli quarti: 29-27; 28-25; 12-22; 26-26

Parziali progressivi: 29-27; 57-52; 69-74;95-100

Nutribullet Treviso: Bowman 8; Iacopini n.e; Harrison 16; Torresani 3; Mascolo 14; Martin n.e; Mazzola; Mezzanotte 2; Olisevicius 26; Alston 17; Paulicap n.e; Macura 9. Coach: Francesco Vitucci.

Pallacanestro Trieste: Bossi n.e; Ross 30; Reyes 6; Deangeli; Uthoff 13; Ruzzier 9; Campogrande 3; Candussi 5; Brown 18; Brooks 6; Johnson 10; Valentine n.e. Coach: Jamion Christian.

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Basket mercato ALega Basket APallacanestro TriesteUnaHotels Reggio Emilia

Una solidissima Reggio Emilia supera Trieste

di Andrea Esposito
Scritto da Andrea Esposito

Nel posticipo serale, una solidissima UnaHotels Reggio Emilia esce alla distanza e batte a domicilio Trieste, prima di Ross e Brooks 85-97. Assenza pesantissima quella del play ex Tortona, soprattutto nella seconda metà di partita quando Trieste è stata tradita dalla frenesia. La Reggiana ha sofferto l’approccio strong dei padroni di casa, ma ha avuto il merito di non disunirsi mai nell’arco della partita. Decisiva l’ottima prestazione di Cassius Winston: 28 punti in 30 minuti per lui, 9/13 al tito, con 7 assist.

La cronaca del match

Trieste parte alla grande piazzando un 7-0 di parziale che porta le firme di Valentine ed Uthoff, dei due soltanto uno manterrà costante la sua partita. Reggio sembra accusare la stanchezza del terzo impegno settimanale, Trieste sembra sentire l’odore del sangue e prova sin da subito ad alzare i ritmi. Markel Brown prova a mettere la freccia, seguito da un solido Jayce Johnson (13 punti e 7 rimbalzi per il pivot). Archiviato lo sbandamento iniziare, Reggio inizia a giocare, Faye fa legna sotto canestro (13 punti, 6 rimbalzi ed 1 stoppata) dalla panchina arriva il prezioso apporto della coppa formata da Michele Vitali e Jamar Smith. Scrollata la tensione, Reggio si scioglie definitivamente nel secondo tempo (35-48 il parziale), quando in cattedra sale Cassius Winston. Per il play con 5 sulla schiena, prestazione sontuosa da 28 punti (7 assist) e tantissima leadership. Trieste cala inesorabimente alla distanza, sporcando le percentuali: primo quarto chiuso con un ottimo 5/8 del perimetro, a fine partita 13/32 il conteggio delle triple. L’attacco dei padroni di casa, molto confusionario nel secondo tempo, sbatte con regolare continuita su una difesa molto attenta degli ospiti, che da questo fondamentale trovano linfa per attaccare secondo il piano gara: 24/46 da due (52%) e 12/22 dal perimetro (54.5%). Uthoff è l’ultimo ad alzare bandiera bianca per una Trieste che paga una rotazione incerottata, ma ritrova Justin Reyes. Ottima vittoria per Reggio Emilia, arrivata al termien di una partita non certo facile su un campo molto ostico, che cementifica l’ottimo lavoro di Priftis ed i suoi.

Tabellino

Parziali: 25-19, 25-30; 21-28; 14-20.

Progressivi: 25-19; 50-49; 71-77; 85-97.

Trieste: Bossi 4, Ross NE, Reyes 7, Deangeli 0, Uthoff 24, Ruzzier 10, Campogrande 0, Candussi 3, Brown 11, Brooks NE, Johnson 13, Valentine 13.

Reggio Emilia: Barford 12, Gallo NE, Winston 28, Faye 13, Gombauld 0, Smith 9, Uglietti 2, Fainke NE, Vitali 12, Grant 7, Chillo 3, Cheatham 11.

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Lega Basket APallacanestro Trieste

Johnson e l’esperienza a Trieste: “Il segreto? Un ambiente che funziona”

di Carmen Apadula
Scritto da Carmen Apadula

La notizia arriva direttamente dalla Pallacanestro Trieste.

La soglia dei 4000 abbonamenti per la stagione 2024/2025 non è utopia, ed è stato proprio il club sopra citato ad averlo ufficialmente superato e ad aver raggiunto questo grande traguardo.

“Quattromila è molto di più di un numero impressionante” sostiene il GM della squadra, Mike Arcieri “È un distintivo d’onore che indossiamo con orgoglio, una dichiarazione della nostra città, una gioia che ci unisce. A nome dei nostri giocatori, allenatori e staff, estendo alla nostra città un’immensa gratitudine per l’amore e il supporto. Lavoreremo instancabilmente, sia sul campo sia nella nostra comunità, per rappresentare la città con determinazione e portare gioia a ogni persona che incontriamo”.

Il numero così elevato di abbonamenti è sicuramente un simbolo di fiducia e forte legame con i tifosi. Ma qual è il segreto della Pallacanestro Trieste per essere così amata e seguita?

Semplice, ce lo racconta Jayce Johnson in un’intervista a “Il Piccolo”.

A livello personale, sa di poter compiere dei passi in avanti. Ma, nell’intervista, Johnson ha parlato anche del suo ambientamento a Trieste e dell’inizio della sua avventura con persone nuove e competenti. 

L’AMBIENTE – “sono molto felice di essere qui. Le persone sono eccezionali, tutte pronte a darmi una mano quando ne ho bisogno. La città è splendida. Senza dimenticare i miei compagni, ovviamente, che sono incredibili. Abbiamo grande fiducia in noi stessi, un aspetto che ritengo fondamentale, in ogni aspetto della vita. Siamo sempre convinti di andare in campo e fare del nostro meglio, ed è così che siamo riusciti a vincere le prime tre partite. Posso dire che avremo la stessa mentalità nel corso di tutta la stagione”.

IL SEGRETO – “Staff, società e giocatori. Più in generale, un ambiente che funziona. Tutte sono persone positive, che si incastrano perfettamente come pezzi di un puzzle. In questo modo ci sosteniamo e incoraggiamo a vicenda, perché non c’è nessuno che prosciuga le energie degli altri, ma tutti aggiungono energia positiva al resto”.

IL MIGLIORAMENTO – “Sto ancora imparando tanto, ogni giorno, con l’aiuto dello staff e dei compagni che hanno più esperienza in Serie A. Cerco di adattarmi allo stile di gioco europeo. Lavoro per migliorare di partita in partita, e spero di riuscire a mettere insieme tutti questi progressi per aiutare la squadra, magari con una performance che dia la svolta alla mia stagione. Una cosa è certa però, non mi sto risparmiando sul parquet.  Io scendo sempre in campo mettendoci il cuore. Faccio quello che mi viene chiesto, studio gli avversari e ripasso il piano partita”.

 

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Denzel Valentine Pallacanestro Trieste
Bertram TortonaLega Basket APallacanestro Trieste

LBA, Valentine e Ross trascinano Trieste: battuta Tortona

di Mattia Picchialepri
Scritto da Mattia Picchialepri

La Bertram Tortona e la Pallacanestro Trieste hanno iniziato la stagione LBA nel migliore dei modi, conquistando due vittorie nelle prime due giornate di campionato. Tuttavia, dopo lo scontro diretto al PalaFerraris, solo una delle due squadre potrà mantenere l’imbattibilità. I precedenti in questo palazzetto favoriscono i piemontesi, ma la formazione di Jamion Christian ha già dimostrato di poter sorprendere, mettendo in difficoltà avversari sulla carta più quotati.

Bertram Tortona-Pallacanestro Trieste: l’analisi del match

Coach De Raffaele scende in campo con i soliti primi 5: Kushe, Vital, Strautins, Weems e Kamagate. Coach Christian risponde con Brown, Valentine, l’ex Colbey Ross, Brooks e Uthoff. Primo periodo molto equilibrato, con le due squadre che si rispondono colpo su colpo. Tortona è trascinata da un Baldasso particolarmente ispirato, mentre dall’altra parte Colbey Ross fa rimpiangere la sua partenza ai tifosi piemontesi. All’intervallo è Trieste a essere in vantaggio: la Bertram litiga con le percentuali al tiro, permettendo all’attacco degli ospiti di andare alla pausa lunga sul +6.

Inizio di secondo tempo che favorisce la squadra di coach Christian: più ritmo nell’attacco ospite, con Denzel Valentine che colpisce da lontano per due volte nei primi 4 minuti, mentre i padroni di casa fanno fatica a sbloccare il punteggio. La Bertram segna poco, diversamente da quanto visto in questo inizio di LBA, mentre Trieste mette in difficoltà la difesa di Tortona con una costruzione avvolgente che premia il tiro da lontano. La reazione della squadra di coach De Raffaele non si fa attendere: soprattutto senza Ross in campo, Trieste vede il proprio svantaggio diminuire sempre di più, fino alla tripla del -5 di Baldasso.

Il quarto periodo inizia come il terzo: Valentine colpisce dalla lunga distanza, risponde ancora Tommaso Baldasso, che supera quota 1000 punti in LBA. Continua il tira e molla tra le due squadre, con la Bertram che ritrova almeno in cabina di regia uno spento Kuhse in fase realizzativa. I bianconeri arrivano anche al -1, ma Trieste risponde dalla lunetta con Colbey Ross. Una brutta rimessa di Tortona regala anche un po’ di spettacolo al PalaFerraris: contropiede di Valentine, che va dietro la schiena per Brooks. Vital ha in mano il pallone del pareggio, ma la sua tripla si schianta sul primo ferro.

Miglior realizzatore del match è uno strepitoso Denzel Valentine da 22 punti e 6 triple a bersaglio. A Tortona non bastano i 18 di Tommaso Baldasso.

Il tabellino del match

Parziali progressivi: 22-23, 37-43, 60-65, 82-85.

Parziali singoli quarti: 22-23, 15-20, 23-22, 22-20.

BERTRAM TORTONA: Zerini, Vital 5, Kuhse 11, Gorham 11, Candi, Denegri 3, Strautins 7, Baldasso 18, Kamagate 12, Biligha 2, Weems 13, Farias N.E. Coach: Walter De Raffaele

PALLACANESTRO TRIESTE: Ross 19, Uthoff 11, Ruzzier, Candussi 3, Brown 8, Brooks 12, Johnson 9, Valentine 22, Bossi N.E., Reyes N.E., Deangeli N.E., Campogrande N.E. Coach: Jamion Christian

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Lega Basket ALos Angeles LakersNBA NewsNBA, National Basketball AssociationOpenjobmetis Pallacanestro VaresePallacanestro Trieste

Prima di LeBron e Bronny, c’erano Dino e Andrea Meneghin

di Michele Gibin
Scritto da Michele Gibin

Come ci ricorda con puntualità La Prealpina, la coppia padre-figlio LeBron James e Bronny James Jr che ha esordito in preseason e che tra meno di due settimane debutterà anche in regular season NBA, è l’unica famiglia vista in campo assieme nel basket americano, ma non l’unica in assoluto.

A Trieste, 34 anni fa in una partita tra l’allora Ranger Pallacanestro Varese e la Stefanel Trieste, scesero in campo nel novembre 1990 in campionato Dino Meneghin e il figlio Andrea, che all’epoca aveva 16 anni e era al suo primo anno con la prima squadra. Fu Trieste a vincere per 93-89, Dino Meneghin che all’epoca aveva 40 anni, giocò 32 minuti per 6 punti e 4 rimbalzi con una stoppata, il giovanissimo Andrea giocò invece per 7 minuti, gli ultimi della gara, senza però fare molto: solo un tiro da tre punti sbagliato.

Sarebbe stata l‘unica occasione per vedere i Meneghin in campo assieme, nel 1991 la Pallacanestro Varese sarebbe retrocessa in Serie A2 per due anni, e nel frattempo Dino Meneghin si sarebbe ritirato, nel 1994 dopo un’ultima stagione con l’Olimpia Milano, a 44 anni. Seppur con le dovute proporzioni, il paragone tra i Meneghin e i James calza, Dino Meneghin è stato il più grande giocatore italiano della sua (lunga) epoca e una star del basket europeo, vincitore di qualsiasi cosa con Varese prima e poi con l’Olimpia Milano, e Hall of Famer dal 2003. Andrea Meneghin ha avuto una carriera fortunata e di livello, vincitore con Varese del celebre scudetto del 1999 da capitano e dell’altrettanto celebre oro europeo a Parigi 1999 con l’Italia di Boscia Tanjevic, con Carlton Myers, Gianluca Basile, Jack Galanda, Denis Marconato, Gregor Fucka e Alessandro Abbio. Lasciata Varese, Andrea Meneghin avrebbe giocato con la Fortitudo Bologna per due anni, per poi tornare in biancorosso e chiudere la carriera da giocatore nel 2005.

“Al momento non è che realizzai bene cosa stesse accadendo, forse anche complice la mia giovane età. Ero in prima squadra aggregato, e poi i riflettori, le luci, il pubblico… Per me era una cosa gigantesca. In verità ero già emozionato di mio per il solo fatto di andare in panchina e giocare. Poi, farlo contro papà fu un’aggiunta. Ma, ripeto, ero già emozionato soltanto per aver ricevuto la convocazione in prima squadra”. Aveva raccontato alla Gazzetta dello Sport Andrea Meneghin nel 2023 ricordando quella partita del 1990. “Durante la settimana non ricordo particolare tensione, dovetti tenere a bada più che altro l’attesa mediatica, con i giornalisti che mi tempestarono di domande cercando di farmi prevedere cosa sarebbe potuto accadere. Alla fine forse non me la sono goduta neanche io perché fu più che altro un evento dei media. Però posso dire che quando sei in campo non è che pensi di giocare contro papà. Semplicemente sei lì per giocare. Puoi pensarlo prima o dopo, ma in quel momento sul parquet direi di no. È stato più emozionante forse per mio padre, si è ritrovato in campo il figlio! E penso che fu una cosa giusta anche per la carriera di papà”.

“…in una delle prime azioni, andai a rimbalzo con determinazione e piombai sulla sua schiena praticamente saltandogli addosso. Probabilmente lui si rese conto che ero io e non terminò la mia carriera lì… Ci siamo ritrovati contro solo in un’altra amichevole al Molinello di Rho. Poi qualche volta al campetto a Varese con i ragazzi dell’oratorio, ecco forse lì ci è capitato anche di stare nella stessa squadra per qualche minuto“.

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Markel Brown punisce il Napoli Basket, vince Trieste al PalaBarbuto

di Mario Alberto Vasaturo
Scritto da Mario Alberto Vasaturo

NAPOLI BASKET – PALLACANESTRO TRIESTE 83-92. Il Napoli Basket ancora non vince e l’appuntamento per la prima vittoria in campionato è rinviato a settimana prossima. La squadra di Igor Milicic, dopo quella a Pistoia, perde tra le mura amiche contro la neopromossa Pallacanestro Trieste. La squadra friuliana ha sbancato il PalaBarbuto grazie ad un’incredibile prestazione dell’ex di turno: Markel Brown. L’ex Varese e Napoli ha messo a referto 29 punti (di cui 24 nel primo tempo) con 6/11 da oltre l’arco. Grande secondo tempo anche di Denzel Valentine, che ha segnato tutti i suoi 17 punti nel secondo tempo, a cui ha aggiunto anche 12 rimbalzi, ma anche 8 palle perse. Per i napoletani inutili i 18 punti con 7/10 al tiro di Leonardo Totè.

Napoli Basket – Pallacanestro Trieste, l’analisi

Una partita altalenante, che non ha un vero e proprio padrone, fatta di parziali e controparziali. Il primo tempo è firmato tutto da Markel Brown, perfetto in entrambe le metà campo e letteralmente trascinatore dell’attacco friuliano, segnando pù della metà dei punti di squadra dopo 20 minuti. Il Napoli Basket, nonostante il 16-0 di parziale nel secondo quarto, non è riuscito comunque a fuggire, finendo il primo tempo sopra solo di quattro punti (46-42).

Nel secondo tempo Denzel Valentine si sostituisce a Brown. L’ex Milano, dopo essere stato invisibile nel primo tempo, ne segna 17 nel secondo, con 5/10 da tre, mettendo in difficoltà la difesa di Napoli, che però riesce sempre a trovare da Treier, da Totè o da Copeland il modo di risalire a galla e mettere anche la testa davanti. Il momento decisivo arriva negli ultimi 5 minuti di partita: Napoli, avanti 80-79, segna solo tre punti fino alla sirena finale, subendo un parziale da 13-3 che decide la partita.

La Pallacanestro Trieste ha tirato di più e nettamente meglio da tre: 44% con 17/38, a fronte del 10/34 e il 29% da tre di Napoli. Anche la lotta a rimbalzo è vinta nettamente dalla squadra ospite: ben 14 rimbalzi in più (42-28). Da notare che Trieste è riuscita a portare a casa una partita in cui ha perso ben 23 palloni, i partenopei 16.

Il tabellino statistico del match

Singoli parziali: 24-20, 22-22, 21-29, 16-21

Parziali progressivi: 24-20, 46-42, 67-71, 83-92

Napoli: Treier 12, Pangos 13, Woldetensae 7, Manning jr. 11, Williams 2, Copeland 14, De Nicolao, Dreznjak 4, Totè 18, Hall 2, Mabor ne, Saccoccia ne. All. Milicic
Trieste: Bossi ne, Ross 10, Deangeli ne, Uthoff 14, Ruzzier 8, Campogrande ne, Candussi, Brown 29, Brooks 8, Johnson 6, Valentine 17. All. Christian

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Denzel Valentine Pallacanestro Trieste
Lega Basket ANapoli BasketPallacanestro Trieste

Pallacanestro Trieste si conferma al top: Napoli va ko

di Andrea Esposito
Scritto da Andrea Esposito

La Pallacanestro Trieste si conferma squadra in salute ed espugna il PalaBarbuto FVA, battendo Napoli col punteggio finale di 83-92. Partita divertente, con tanti capovolgimenti di fronte, tra due squadre che hanno dimostrato di avere buone soluzioni. Tra le fila degli ospiti, il grande ex, Markel Brown ha sin da subito chiarito che sarebbe stata “la sua partita”: per la guardia 24 punti all’intervallo, chiuderà a quota 29, conditi da 4 rimbalzi, 2 stoppate e 5 palle rubate, il tutto tirando 8/13 dal campo e 7/9 ai tiri liberi. Tra le fila partenopee, cinque uomini in doppia cifra (Totè top scorer a 18 punti), ma restano i problemi palesati già all’esordio contro Pistoia. Con una prova balistica di livello come testimonia il 65% da 2 (13/20) e l’ancor più impressionante 44.7% da 3 (17/38) Trieste vola a punteggio pieno, e non vorrà certo fermarsi. 

La cronaca del match

Trieste approccia meglio alla contesa (0-7) prima che Napoli riesca a sciogliersi in attacco. I partenopei a sprazzi trovano soluzioni offensive anche interessanti, ma danno l’impressione di essere eccessivamente compassati e farraginosi in attacco. Trieste, nonostante un Colbay Ross limitato dai falli (ma autore comunque di una solida partita da 10 punti e 9 assist) regge botta affidandosi ad un Brown caldo come una stufa. Il 16-0 di parziale con cui Napoli mette la freccia nel secondo quarto sembrava essere uno statement, se non decisivo, importante per il continuo del match, invece Trieste continua nel suo gioco di flusso e ricuce subito. Net terzo quarto coach Milicic riesce a limitare Brown, ma sale in cattedra Denzel Valentine. Per l’ex Milano un secondo tempo da protagonista assoluto: 5 triple segnate, 17 punti complessivi in 38 minuti e ben 12 rimbalzi catturati, mettono in ombra le 8 palle perse. 

Napoli rimane attaccata alla partita, nonostante Trieste trovi con continuità canestri dal perimetro. Ma, come detto in precedenza, Napoli non sembra brillante in attacco. Pangos prova a mettere ordine, ma ci riesce a tratti; Copeland fa il suo con 14 punti ma il 4/11 da 3 denota fretta e smania di incidere. In queste prime due uscite Napoli non trova quasi nulla da Copeland, Dreznjak e soprattutto Hall (17 punti in 3), serve urgentemente trovare una soluzione. Napoli continua a puntare forte su una difesa fatta di raddoppi sul perimetro, ma prima Pistoia (13/33 da 3) e poi Trieste (17/38 da 3) hanno dimostrato che, forse, non è ancora il momento per scommettere così tanto su questa arma tattica.

Il tabellino

Parziali: 24-20; 22-22; 21-29; 16-21

Progressivi: 24-20; 46-42; 67-71; 83-92

Napoli: Saccoccia NE, Copeland 14, Treier 12, Pangos 13, De Nicolao 0, Woldetensae 7, Manning jr 11, Hall 2, Dreznjak 4, Williams 2, Totè 18, Mabor NE.

Trieste: Paiano NE, Bossi NE, Ross 10, Deangeli NE, Uthoff 14, Ruzzier 8, Campogrande NE, Candussi 0, Brown 29, Brooks 8, Johnson 6, Valentine 17.

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Colbey Ross Pallacanestro Trieste Olimpia Milano
Lega Basket AOlimpia MilanoPallacanestro Trieste

Trieste, esordio da sogno: battuta l’Olimpia Milano

di Kevin Martorano
Scritto da Kevin Martorano

La stagione 2024-2025 di LBA è ormai cominciata e la prima giornata ha visto affrontarsi la Pallacanestro Trieste e l’Olimpia Milano, anticipo domenicale delle ore 12.00. La squadra neopromossa arriva al match con qualche acciacco di troppo, anche se alla fine non ci saranno assenti ma solo giocatori in condizioni non ottimali (Reyes, Bossi, Ross e Brown). Per l’Olimpia Milano non ci sono indisponibili, mentre per le scelte di turnover sono rimasti fuori David McCormack, Fabien Causeur ed Armoni Brooks, stesse scelte della Supercoppa vinta per coach Messina.

Trieste-Olimpia Milano: l’analisi del match

L’Olimpia Milano inizia con una falsa partenza la sua stagione di LBA 2024-2025 venendo sconfitta da una tarantolata Pallacanestro Trieste con il risultato finale di 84-78. La squadra di coach Christian è stata a lungo avanti nel punteggio, ed ha mostrato anche maturità e solidità nel respingere i tentativi di rimonta milanesi.

Senza ombra di dubbio la squadra di casa ha giocato una partita con un livello d’intensità mostruoso, che le ha permesso di sostenere dei ritmi folli in entrambe le metà campo. L’Olimpia Milano ha fatto molta fatica a contenere l’esuberanza atletica di Ross, Valentine e le triple di Markel Brown, senza dimenticare il grosso impatto avuto dall’altro ex Jeff Brooks, che ha giocato un super quarto periodo.

La squadra giuliana ha tirato con il 67.7% da due punti, concedendo il 56.4% nello stesso fondamentale all’Olimpia Milano. Questo perché il primo passo di Ross non è stato mai contenuto dai difensori milanesi, oltre all’aver punito bene i cambi difensivi della squadra di coach Messina.

Dal punto di vista individuale per Trieste troviamo i 22 punti di Ross, i 19 con 6 rimbalzi di Valentine ed i 18 di Markel Brown. Per l’Olimpia Milano da segnalare la doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi di Nikola Mirotic ed i 18 punti di Zach LeDay.

Il tabellino statistico del match

Parziali singoli quarti: 21-22, 26-18, 17-12, 20-26.

Parziali progressivi: 21-22, 47-40, 64-52, 84-78.

Pallacanestro Trieste: Bossi n.e, Ross 22, Reyes n.e, Deangeli n.e, Uthoff, Ruzzier 5, Campogrande n.e, Candussi 5, Brown 18, Brooks 14, Johnson 1, Valentine 19. Coach Christian.

Olimpia Milano: Dimitrijevic 2 (7 ast), Bortolani, Tonut 4, Bolmaro 11, LeDay 18 (7 reb), Ricci 3, Flaccadori, Diop 2, Caruso 2, Shields 12, Nebo 6, Mirotic 18 (10 reb). Coach Messina.

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I roster di LBA 2024-2025: Pallacanestro Trieste

di Stefano Sanaldi
Scritto da Stefano Sanaldi

Ci avviciniamo sempre di più al via ufficiale della stagione LBA 2024/2025 e torna la rubrica di NBAPassion che vi porta a scoprire il roster della Pallacanestro Trieste 2024/2025. La formazione giuliana, neo promossa, va a caccia della salvezza o può puntare decisamente più in alto? Andiamo a scoprirlo insieme.

Roster Pallacanestro Trieste 2024/2025

  • Playmaker: Colbey Ross (Tortona), Michele Ruzzier (confermato), Stefano Bossi (confermato)
  • Guardie: Markel Brown (Napoli), Luca Campogrande (confermato)
  • Ali piccole: Denzel Valentine (Milano), Justin Reyes (confermato), Ludovico De Angeli (confermato)
  • Ali grandi: Jeff Brooks (Venezia), Jarrod Uthoff (Yokohama)
  • Centri: Jayce Johnson (Motor City, G League), Francesco Candussi (confermato)
  • Coach: Jamion Christian (confermato)

Punti forti e deboli del roster di Pallacanestro Trieste 2024/2025

Partiamo dai punti di forza. Sicuramente il punto forte della Pallacanestro Treiste 2024/2025 è la continuità nel progetto che ha riportato i giuliani in LBA. La conferma di molti giocatori che hanno contribuito a riportare la formazione triestina nella massima serie. A partire dalla conferma dell’MVP della serie finale promozione, Justin Reyes, che avrà così l’opportunità di riscattare la stagione di Varese e far vedere che a questo livello ci può stare eccome.

Passando poi per la reunion della coppia Ross-Brown, che tutti ricordiamo fare impazzire le difese avversarie solo due stagioni fa a Varese, sotto la guida di coach Brase. Anche la conferma di coach Christian, che ha fatto molto bene la passata stagione, potrà essere una delle chiavi per far rendere al meglio il comparto stranieri, considerato che lo stesso allenatore è americano, per cui potrebbe riuscire a costruire un legame in tempi più brevi coi suoi connazionali, che sono i giocatori che devono fare la differenza. Oltre al duo Ross-Brown, anche l’esperienza di Brooks e Ruzzier potrà essere molto importante per creare una forte chimica di squadra. 

I punti deboli possiamo identificarli in 3 dei nuovi acquisti. Uthoff, Johnson e Valentine sono giocatori che non hanno esperienza nel nostro campionato. L’unico che ha già vissuto in Italia, se pur per pochi mesi, è Valentine, visto a sprazzi nel finale della scorsa stagione a Milano. Il GM Arceri spera che tanto Uthoff quanto Johnson, i due titolari nel ruolo di centro e ala forte titolari, riescano a ingranare presto, di modo da non costringere la società a intervenire presto sul mercato per rimediare. 

Le ambizioni

Le ambizioni della Pallacanestro Trieste 2024/2025 riguardano prevalentemente il discorso salvezza. Ambiente e tifosi si ricordano bene cosa successe due anni fa, con la tremenda retrocessione maturata nell’ultimo turno di campionato, quando sembrava che potesse essere ormai fatta per la salvezza. Il tutto dopo un avvio che non fu certo idilliaco, ma cui la dirigenza col mercato e coach Legovich riuscirono a recuperare sino a quegli ultimi 40 minuti di stagione. Ovviamente se nel tuo roster hai Colbey Ross e Markel Brown, i tifosi sperano che la squadra possa ambire anche alle posizioni dalla sesta alla ottava. Come si dice sempre in questi casi, prima si conquista la salvezza aritmetica e tutto quello che verrà dopo sarà un plus rispetto all’obiettivo stagionale. 

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Pallacanestro Trieste, ufficiale la conferma di Luca Campogrande

di Andrea Gordini
Scritto da Andrea Gordini

Una delle squadre che meglio ha operato in questa sessione di mercato estiva, la Pallacanestro Trieste, mette l’ultimo tassello in un puzzle a dir poco interessante: fa ritorno nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia Luca Campogrande. Un roster pieno zeppo di talento quello costruito dalla dirigenza Triestina, con la coppia Colbey Ross – Markel Brown in assoluto risalto. I due, che avevano fatto benissimo a Varese nella stagione 22/23 sono stati raggiunti anche da Justin Reyes, anche lui presente in Lombardia due anni fa.

Sarebbe potuto arrivare anche Tariq Owens, che però non ha visto il suo destino incrociarsi nuovamente con quello degli altri ex varesini e continuerà la sua carriera a Cremona. Resta in ogni caso un roster formato da pregievoli pezzi di usato sicuro, ai quali sono stati comunque aggiunti Denzel Valentine, Jarrod Uthoff e Jayce Johnson.

Ma la dirigenza biancorossa non ha voluto scommettere neanche per quanto riguarda i gregari, firmando Jeff Brooks e confermando tanti degli italiani presenti nel roster della passata stagione in A2: da Ruzzier a Candussi, passando, ora, per Luca Campogrande. Il nativo di Roma ha giocato la sua prima stagione in A1 ormai 7 anni fa nel 2017/18 e si appresta a spendere la sua quarta stagione con la canotta Triestina, con la quale ha avuto modo di farsi apprezzare anche fuori dal campo.

Pallacanestro Trieste, confermato Luca Campogrande, le parole del GM Micheal Arcieri

La società friulana ha reso noto il rinnovo di Campogrande tramite un comunicato sul suo sito ufficiale, all’interno del quale è presente un commento del general manager Micheal Arcieri a riguardo: “La conferma di Luca nella nostra squadra è importante sotto molteplici aspetti. La sua eccezionale abilità nel tiro da tre punti è la competenza più preziosa nel gioco moderno ed è fondamentale per creare spazio per i suoi compagni di squadra; la sua notevole statura nel ruolo di guardia ci offre versatilità difensiva; e la sua etica del lavoro e il desiderio di vincere contribuiscono a creare un ambiente ottimale per la competizione quotidiana. Luca mette sempre la squadra al primo posto e fa tutto ciò che gli viene chiesto. Inoltre, la sua leadership all’interno della comunità è un modello per tutti noi. Siamo entusiasti di avere il numero 12 in biancorosso e non vediamo l’ora di ammirare nuovamente quel tiro in sospensione perfetto!”

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Pallacanestro Trieste: Paul Matiasic è il nuovo presidente del CdA

di Stefano Sanaldi
Scritto da Stefano Sanaldi

La Pallacanestro Trieste ha un nuovo proprietario: si tratta dell’avvocato statunitense Paul Matiasic. Matiasic ha completato l’acquisto del 100% delle quote di Cotogna Sports Group, società della quale assume anche la carica di presidente del Consiglio d’Amministrazione. Una logica conseguenza dell’impegno che Matiasic ha profuso in estate, accompagnando il GM Arceri alla Summer League di Las Vegas.

 Pallacanestro Trieste: la scalata di Paul Matiasic

 Un cammino, quello di Paul Matiasic verso la proprietà della Pallacanestro Trieste, iniziato lo scorso anno con la decisione di investire nella squadra e unirsi al consiglio di amministrazione. Le relazioni con gli altri soci si sono evolute nel tempo portando Matiasic a ricoprire un ruolo più centrale nella proprietà e nella gestione dell’azienda.

Dopo essere entrato in CSG ed essere stato nominato nel Consiglio di Amministrazione di Pallacanestro Trieste come il maggiore azionista diretto, in seguito all’acquisizione delle quote avvenuta all’inizio di aprile 2024, Matiasic ha avuto l’opportunità di valutare la situazione dall’interno dell’organizzazione. Dopo la promozione della squadra in Serie A, a solo un anno di distanza dalla dolorosa retrocessione, il dialogo con gli altri partner di CSG si è accelerato, concludendosi nei giorni scorsi con l’acquisizione di tutte le quote ordinarie della società.

Con l’inizio dell’era Matiasic, la governance e l’approccio cambieranno in modo significativo, diventando ora esclusivamente focalizzati sul basket e sullo sviluppo della squadra e delle sue infrastrutture a Trieste. La maggior parte dei precedenti partner di CSG rimarrà all’interno della società assumendo il ruolo di investitori.

Queste le parole del neo proprietario: “Vorrei ringraziare i soci fondatori di CSG per la fiducia e la stima riposta in me nel guidare la squadra e la società verso una maggiore prosperità economica e, soprattutto, verso ulteriori vittorie sul campo. Vorrei estendere un ringraziamento speciale al past president, Richard de Meo, per aver condiviso la stessa visione e passione che ho per questa società, poiché insieme abbiamo definito l’operazione di trasferimento. Il lavoro svolto da Richard, insieme a quello dei soci fondatori di CSG, Fitz, Connor, Prab, e John, durante la stagione 23-24, è stato davvero encomiabile, così come la loro volontà e dedizione nello scegliere sempre il miglior percorso per Pallacanestro Trieste”.

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