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Chicago Sky, Teresa Weatherspoon si presenta: “L’inizio di una nuova era”

di Paola Giuntini

Non mi chiamano Spoon (cucchiaio, ndr) per niente, sono qui per rimestare le cose”. Le prime parole della Hall of Famer Teresa Weatherspoon in veste di neo-allenatrice delle Chicago Sky rendono bene l’idea di quale sia la sua personalità e di che direzione intenda dare al suo operato.

L’arrivo di Weatherspoon segna “l’inizio di una nuova era per le Chicago Sky”, almeno stando alle parole con cui la co-proprietaria e chairman operativa Nadia Rawlinson ha aperto la presentazione della nuova head coach, avvenuta martedì.

Aprire un nuovo corso e riportare la mentalità vincente sono le sfide che attendono Weatherspoon, dopo un’annata complicata segnata dall’addio di James Wade – che ricopriva il doppio ruolo di head coach e GM – e dall’uscita al primo turno dei playoffs, in una stagione in cui Chicago è apparsa a tratti priva d’identità.

Amo le sfide, punto. Vivo per le sfide. Si tratta di creare quella cultura necessaria, quell’ambiente vincente, e in realtà non è una sfida, ma semplicemente quello che bisogna fare per emergere”, ha detto Weatherspoon. “Vogliamo diventare parte integrante della comunità, comunicare, prendere parte a ogni iniziativa possibile, perché voglio che tutti conoscano le nostre giocatrici e il nostro coaching staff, non solo per il basket, ma anche come persone”.

Fiera come lo è stata nella sua carriera da giocatrice, dove è stata cinque volte una WNBA All Star e due volte Defensive Player of the Year, Teresa Weatherspoon si siederà per la prima volta su una panchina WNBA dopo le esperienze nell’American Basketball Association, in NCAA con la sua alma mater Louisiana Tech e, più recentemente, in NBA con i New Orleans Pelicans. Con lei, diventano sei le squadre allenate da ex-giocatrici WNBA, sulle dodici attualmente esistenti nella lega.

L’entusiasmo nell’ambiente è palpabile, e giocatrici come Kahleah Copper hanno già dato segno di apprezzare l’energia che Weatherspoon porterà nella franchigia: “Fin dalla nostra prima conversazione siamo entrate subito in connessione. Non ho mai avuto un coach che avesse il mio stesso tipo di energia, e questo mi ha colpito molto”.

Della sua stella, Weatherspoon ha detto: “Sono qui perché se penso a chi è Kahleah, voglio esserne parte. Voglio far parte della sua crescita e del suo sviluppo. […] Voglio darle tutto perché è il suo momento. È il suo momento di guidare l’organizzazione nel giusto modo. Perciò è mio dovere investire su di lei, e su ogni giocatrice che faccia parte di quest’organizzazione.”

Non c’è dubbio, quindi, che Weatherspoon sia già sulla giusta strada per ricostruire la chimica di squadra e la connessione con le sue giocatrici. I lavori, però, proseguono, dal momento che non è stato ancora nominato un nuovo GM: “Facciamo le cose alla nostra maniera, in casa Sky. Facciamo le cose in modo diverso e questa era la mossa giusta per noi… assicurarci il coach”, così Rawlinson, che ha spiegato che la ricerca è ancora in corso, senza dare ulteriori dettagli.  

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