Lancia una provocazione forte la coach delle Phoenix Mercury Vanessa Nygaard, sul caso della detenzione in Russia di Brittney Griner e la poca attenzione mediatica e dell’opinione pubblica sulla questione.
All’indomani della notizia della lettera-appello scritta di proprio pugno e inviata da Griner al presidente USA Joe Biden, Nygaard ha voluto fare un parallelismo chiedendosi se, al posto della sua giocatrice e 7 volte All-Star e campionessa olimpica, in carcere in Russia ci fossero stati LeBron James o Tom Brady.
“Se fosse stato LeBron ora sarebbe già a casa, giusto? Questa è una fotografia del valore che abbiamo noi donne. Del valore che ha un americano nero. Del valore che ha una persona omosessuale, tutte queste cose. Lo sappiamo ed è questo che rende la cosa ancor più dolorosa“.
“Noi donne nello sport non abbiamo che il 4% della copertura nazionale dai media. Per cui, il caso di Griner riceve il 4% dell’attenzione totale, o di quella che dovrebbe. Possiamo fare molto meglio“.
A giugno, coach Nygaard aveva messo a confronto il pochissimo risalto mediatico dell’arresto e detenzione di Brittney Griner rispetto al caso tutto “made in USA” dell’influencer e TikToker Gabby Petito, scomparsa nell’estate 2021 in Wyoming, e in seguito, come emerso, uccisa dal fidanzato Brian Laundrie. “Allora, facemmo di tutto per ritrovarla“, aveva detto Nygaard “Ma lei veniva dalla Florida, stava facendo un’escursione e il suo ragazzo l’ha uccisa. Quanta attenzione ricevette questa cosa? Ed è un crimine. BG (Brittney Griner, ndr) non ha avuto la metà di quell’attenzione (…) e se fosse stata un giocatore della NBA, oggi sarebbe già a casa“.