Becky Hammon, head coach delle Las Vegas Aces e cittadina russa dal 2008, si era appellata poche ore prima della sentenza a 9 anni di carcere per Brittney Griner al presidente Vladimir Putin, perché facesse “la cosa giusta”.
Hammon aveva chiesto clemenza in nome della giocatrice delle Phoenix Mercury e medagliata olimpica con la nazionale USA, dicendo: “E’ qualcosa che mi tocca davvero da vicino. Non è mai troppo tardi per rimediare e fare la cosa giusta. Noi chiediamo solo clemenza, giustizia e che BG possa tornare a casa“.
Sole 48 ore dopo l’appello della coach, la doccia fredda per quanto attesa della condanna a 9 anni per Griner, poco meno del massimo della pena previsto a inizio processo e chiesto dal PM russo nella sua requisitoria finale, l’atteggiamento di Becky Hammon è cambiato, così come le sue parole. “D’ora in poi, atlete e atleti dovranno pensarci non due ma tre volte a dove andranno, perché all’improvviso potrebbero trovarsi a essere prigionieri di guerra o pedine di un gioco politico. La situazione di Griner fa male al cuore, è più che preoccupante ora“.
Hammon ha parlato anche della politica perseguita dal suo paese d’adozione, per cui ha giocato anche alle Olimpiadi tra 2008 e 2012: “E’ difficile giocare contro un avversario che non conosce regole, che non le segue. O che si fabbrica le sue, di regole. Putin ha imprigionato ingiustamente una persona, ha invaso ingiustamente un altro paese. Lui non gioca seguendo alcuna regola“.
Becky Hammon chiese e ottenne nel 2008 la cittadinanza russa, per giocare alle Olimpiadi di Pechino 2008 dopo essere stata esclusa non senza polemiche dalla nazionale americana. Hammon era all’epoca una giocatrice del CSKA Mosca durante la off-season WNBA, e avrebbe poi giocato anche per il PBK Nadezhda Orenburg e lo Spartak Mosca negli anni successivi. Con la Russia, l’ex assistant coach di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs ha disputato due Olimpiadi, nel 2008 e nel 2012, un Europeo nel 2009 e i Mondiali nel 2010.
Dal 2022, dopo 7 anni nello staff di Popovich a San Antonio, Becky Hammon è diventata head coach delle Aces con un contratto di un milione di dollari complessivi, il più alto mai firmato nella WNBA.
Già prima della sentenza di giovedì, Hammon aveva lanciato l’allarme sul precedente grave che una condanna per Brittney Griner avrebbe causato per lo sport in Russia: “Credo che Putin sia un grande sportivo e tifoso, e mettere a repentaglio tutti questi atleti e atlete sarebbe un rischio (…) penso che una condanna avrebbe gravi ripercussioni sul mondo dello sport, e se può essere un modo per applicare pressione sulla Russia… ma spero non ci si debba arrivare“.
Nei giorni scorsi alcune tra le giocatrici più forti della WNBA, tra cui Breanna Stewart, Jonquel Jones e Courtney Vandersloot, avevano espresso i propri dubbi e preoccupazioni sul futuro della loro carriera in Europa, spesa negli anni passati anche in Russia. Brittney Griner in primis è stata per anni una stelle dell’UMMC Ekaterinbug nel campionato russo e in Eurolega.