Home Basket femminile Reyer campione: cammino e protagoniste di un titolo senza eguali

Reyer campione: cammino e protagoniste di un titolo senza eguali

di Daniele Morbio
Lo scudetto della Reyer, cammino e protagoniste

Da Villa a Berkani, la Reyer lancia le sue piccole all’assalto

LISA BERKANI: Giocatrice di estro, inventiva, geniale per le sue caratteristiche ed il suo modo di trovare soluzioni anche al di fuori dagli schemi. Soprannominata “El Tornado”, la #1 della Reyer gioca forse una regular season di alti e bassi, andando in doppia cifra di punti 11 volte in regular season ma non convincendo pienamente per gestione dei momenti. Ne playoff esce un’altra Berkani, in doppia cifra 5 volte su 7 e 3 volte su 3 nella finalissima contro Schio. Trascinatrice nei momenti complicati, la francese gioca una post-season imperiale per lucidità, qualità e connessione con Kuier, mettendo in crisi le pari ruolo orange. DIAVOLO DELLA TASMANIA.

MATILDE VILLA: La stagione della grande consacrazione. Matilde Villa si è presa le chiavi della cabina di regia lagunare con Mazzon che ha avuto piena fiducia in lei, gestendola al meglio e dandole la possibilità di esprimere le sue qualità. Personalità, talento da vendere e – soprattutto – la giusta grande dose di spavalderia unita ad una grande umiltà. Oltre 10 punti di media in stagione, gioca una finale scudetto da veterana, viaggiando a 14 punti di media e mettendo in costante apprensione Verona e Sottana. Difende alla morte in tutti i playoff, cresciuta in tutto e per tutto. Che sia unica play o meno, a lei cambia poco: le chiavi della regia sono sue. MAGHETTO.

GAIA GORINI: Arrivata in laguna a settembre, Gaia Gorini è stata quella professionista che tutti vorrebbero avere. Mai una parola fuori posto, sempre pronta a dare il suo contributo quando chiamata in causa, decisiva nel successo esterno in casa del GEAS, la Reyer ha trovato nell’esperta numero #5 una grande equilibratrice di gioco, ben inserita nel contesto tecnico-tattico. Per esser stato un rincalzo visto che è arrivata in luogo dell’infortunata Santucci si può dire che è stata un gran lusso. Ha vissuto la decisiva Gara 3 di finale scudetto a letto con la febbre: avrebbe meritato di essere lì con le compagne. ESPERIENZA

MARIELLA SANTUCCI: Una stagione intera ai box visto il gravissimo infortunio rimediato a fine agosto a Baku nel 3×3 azzurro, ha lottato con anima e cuore per mettersi a disposizione nella post-season e ci è riuscita. Leader di un gruppo straordinario, ha sofferto con le compagne per tutta la stagione, seguendo ogni partita da bordocampo e gioendo ad ogni successo. La #22 ha visti premiati tutti i suoi sforzi tornando nelle 12 contro Roma e scendendo in campo in finale contro Schio: leadership, personalità, questo scudetto è anche e soprattutto suo, che ha lottato tutto l’anno e gli sforzi sono stati ripagati. LEADER EMOTIVA

CATERINA LOGOH: Scelta per completare il roster, la 21enne azzurra è stata nel suo piccolo protagonista e sempre coinvolta nel gruppo Reyer. Il rientro di Santucci ha portato l’azzurrina alla tribuna, ma non ha mai fatto mancare tifo e coinvolgimento come fosse una vera ultras. Quelle poche volte che Mazzon le ha dato spazio, Logoh è stata attenta, precisa ed energica, più da specialista difensiva che da attaccante. 6 punti in tutta la stagione, playoff compresi, ha avuto poco spazio ma sempre grande entusiasmo. BATTAGLIERA

LA CARICA DI LISA BERKANI NEI SECONDI FINALI DI GARA 3 A SCHIO

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