Colpaccio della Passalacqua Ragusa che batte la Virtus Segafredo Bologna in casa propria per 67-76, aggiudicandosi il biglietto per le Final Four di Coppa Italia, al termine di una partita condotta con lucidità dall’inizio alla fine. Per le V nere, un’eliminazione prematura arrivata a seguito di una prestazione poco convincente.
LA PARTITA
Nel primo match di giornata, la partenza è tutta a favore delle biancoverdi, che a 5’ dall’avvio si portano sul 7-0 sfruttando la fisicità di Chidom, dominante sotto le plance. La Virtus sembra pagare lo stop più lungo rispetto alle rivali e soprattutto la serata negativa di Cox, che non riesce a sbloccarsi (0/7 dal campo per lei in 11 minuti di utilizzo). Il primo guizzo bianconero arriva da Zandalasini, a cui però risponde subito dopo una tripla di Thomas. Da questo momento in poi Zandalasini fa quello che vuole, e il suo assolo regala alla Virtus il primo vantaggio della partita sull’11-10. Di Orsili i primi punti di Bologna firmati da un’altra giocatrice che non sia la 24, poi ancora Chidom a mettere in difficoltà la difesa bianconera e due ottime palle recuperate da Pastrello consentono a Ragusa di chiudere avanti la prima frazione di gioco (16-19).
Nella prima metà del secondo quarto è ancora Ragusa a gestire il ritmo della partita, e grazie a Thomas e Chidom si porta sul +8 (23-31). Coach Pierre Vincent chiama timeout, e al rientro in campo si vede una Bologna più incisiva in difesa. Nella metà campo offensiva, Zandalasini e Andrè sono protagoniste di un parziale di 6-0 che riavvicina Bologna sul -2 (29-31). Le bianconere sprecano un paio di buone occasioni per pareggiare, con Cox ancora imprecisa al tiro, e che poi commette anche il suo terzo fallo personale. Chidom ne approfitta dalla lunetta e Ragusa si riporta a due possessi di distanza (29-33). Un bel botta e risposta tra Rupert e Peters da una parte, e Thomas e Pastrello dall’altra, incrementa il punteggio, ma la sostanza non cambia: all’intervallo Ragusa conduce di 4 (34-38).
In avvio di terzo quarto, Andrè e Zandalasini annullano subito lo svantaggio, ma Thomas non ci sta e ne mette cinque di fila (24 per lei a fine gara). Consolini trova una magia (40-43), ma le iblee scappano via con altri 7 punti consecutivi (40-50). Bologna reagisce con le triple di Zandalasini e Consolini per il -4, ma Ragusa respinge ogni tentativo di rimonta avversario. La partita si accende, ed entrambe le squadre trovano punti dalla lunga distanza: a Spreafico risponde Consolini, poi vanno a bersaglio Miccoli da una parte e Pasa dall’altra, infine è ancora Spreafico a colpire. Chidom sulla sirena porta le siciliane sul +11, con il terzo quarto che si chiude sul 52-63.
Nell’ultima frazione, Bologna prova subito a ricucire lo svantaggio con Andrè e Peters, ma Miccoli è ancora chirurgica dall’arco e riporta Ragusa sul +9 (61-70). Ci pensa ancora Peters ad accorciare le distanze (64-70), ma Chidom, pescata benissimo dalle compagne, ristabilisce prontamente il +10 (64-74), quando mancano due minuti alla fine. Pasa ci prova fino all’ultimo, ma non c’è più tempo: la partita si chiude sul 67-76, con Ragusa che si iscrive meritatamente alle Final Four, in programma a Torino dal 16 al 18 febbraio. Per le siciliane, un’ottima prova corale, ispirata dalle prestazioni di Chidom (24) e Thomas (19), mentre non bastano a Bologna i 18 di Zandalasini e i 13 di Peters.
COACH LINO LARDO: “FINAL FOUR MERITATA”
Grande soddisfazione in casa Passalacqua per la qualificazione ottenuta, nonostante il prestigio delle avversarie e un’assenza importante come quella di Ilaria Milazzo: “È una vittoria che dedico con tutto il cuore a queste ragazze che pur allenandosi molte volte a ranghi ridotti dimostrano sempre grande serietà e applicazione”, queste le parole di coach Lino Lardo nel post-partita. “Abbiamo battuto una squadra che è tra le prime in Eurolega, con Spreafico che come si sa era reduce dall’influenza. E ci siamo meritati questa Final Four. Davvero le ragazze oggi hanno fatto una grande partita sotto tutti i punti di vista, grande applicazione difensiva e buone percentuali in attacco che sono venute fuori dal gioco che abbiamo. Milazzo? Non potevamo rischiarla, la posta in palio era sicuramente alta ma Ilaria deve fare il suo percorso. C’è da dire però che lei come tutte le altre in panchina ha dato il suo contributo, perché come sempre i risultati vengono da chi va in campo ma poi sono frutto di tutti”.
Evidente, invece, il rammarico in casa Virtus per aver mancato uno degli obiettivi stagionali. La Coppa Italia si rivela ancora una volta una competizione stregata per le V nere. Così coach Pierre Vincent: “Voglio congratularmi con Ragusa per aver giocato una buona partita. Noi non siamo riusciti a tornare in ritmo controllando Thomas e Chidom, che ci hanno fatto male. Loro hanno giocato una partita in più e a noi è mancato il ritmo, perché i tiri aperti li abbiamo avuti però dobbiamo segnare. Loro hanno segnato tutto, anche sotto pressione. Chidom ha giocato una grande partita e ho detto alle ragazze che dobbiamo controllarla, Andrè l’ha fatto molto bene nella partita che abbiamo fatto a inizio stagione, questa sera abbiamo sofferto. Ragusa ha tante ragazze che possono segnare e sono toste fisicamente, specialmente sui cambi. Siamo riusciti a gestire la box and one e la zona, ma le playmaker sono giovani e non riconoscono sempre tutte le situazioni giuste. Ci sono stati anche momenti in cui abbiamo trovato opzioni e tiri aperti, è questo che dobbiamo migliorare perché ritroveremo questa squadra la settimana prossima. La mancanza di Dojkic da un mese e mezzo si fa sentire, ci manca la sua pericolosità e la sua visione di gioco, speriamo riesca a rientrare per la partita contro Villeneuve d’Ascq.”
IL TABELLINO
Virtus Segafredo Bologna vs Passalacqua Ragusa: 67-76
(1Q 16-19, 2Q 34-38, 3Q 52-63)
Virtus Segafredo Bologna: Del Pero 3, Pasa 6, Peters 13, Cox, Rupert 4, Barberis, Andrè 10, Zandalasini 18, Orsili 5, Consolini 8.
Passalacqua Ragusa: Thomas 19, Mallo, Spreafico 8, Di Fine, Milazzo, Pastrello 8, Juskaite 7, Miccoli 10, Chidom 24, Nikolic.
Arbitri: PUCCINI P. – PAZZAGLIA J. – UGOLINI E.