Durant-Warriors ci sono le prime voci verso la conclusione della stagione e l’inizio dell’estate. Kevin Durant ha registrato probabilmente la sua miglior prestazione in postseason questa notte in gara 3 delle finali NBA, ma prima della partita gli è stato chiesto del suo futuro.
Stefano Castagna
Stefano Castagna
Ragazzo lecchese amante del basket fin dalla nascita. Sono appassionato di NBA e tifoso dei San Antonio Spurs e dell'Olimpia Milano.
Adams-Melo qualche problema?
Ieri pomeriggio è stato scoperto dai fan di Okc un “like” del centro dei Thunder Steven Adams a un commento che criticava Carmelo Anthony su Instagram.
LMFAOOOOOOOOOOOO ? pic.twitter.com/9izVZsiAZM
— ? (@6ManYams) June 4, 2018
Adams-Melo: “like” involontario
Curry-Gara 2: Steph dà spettacolo, record di triple in una partita delle finals
Curry-Gara 2 è lui il padrone di questa notte. Probabilmente il più grande tiratore nella storia della NBA era particolarmente caldo da dietro l’arco stanotte. Il playmaker degli Warriors con 9-17 da 3 punti in gara 2 contro i Cavaliers ha stabilito un nuovo record di triple in una partita delle Finals sia per segnate che prese.
Curry ha chiuso con 33 punti, top scorer della partita, con 26 tiri presi in 38 minuti. Ha anche preso sette rimbalzi e servito otto assist e una palla rubata portando Golden State alla vittoria di 19 punti, 122-103.
Curry-Gara 2: tripla epica
La giocata della notte è sicuramente il tiro di Steph da 3 metri dietro la linea dei 3 punti. Una delle abitudini di Curry è quella di prendersi il tiro dal tunnel. Si dà 5 possibilità e alla fine conclude sempre con un canestro e corre subito nel tunnel. Stanotte la tripla dal tunnel gli è entrata al secondo tentativo e da lì tutto è cominciato.
È stato il tiro più importante e spettacolare dei nove messi a segno. A poco meno di otto minuti dalla fine, i Cavs erano ancora a pochi punti di distanza, 11 per la precisione, Curry ha perso il controllo della palla e si è ritrovato lontano dalla linea dei tre punti. Quando l’ha ripreso, il timer dei 24 stava per scadere e ha tirato una tripla da circa 10 metri in faccia a Love che non gli stava concedendo un centimetro. Ciuffo. Ecco tutte le nove triple messe da Steph:
St?ph Curry
All 9 (!) of his record-breaking 3-pointers. pic.twitter.com/R3WLDWfQK5
— ESPN (@espn) June 4, 2018
Lebron-Gara 1: grande rammarico per James e compagni dopo la sconfitta contro gli Warriors, non tanto per il punteggio ma per com’è andata.
LeBron-Gara 1: amarezza e delusione
“Se hai bisogno di due giorni, va bene, ma dovresti sentirti entusiasta dell’opportunità di poter migliorare e andare avanti.”
Scelta di esperienza da parte di LeBron che in situazioni così delicate sa benissimo cosa è meglio fare. I Cavs ci riproveranno questa notte in gara 2 consapevoli di non aver nulla da perdere.
Se i Golden State Warriors prenderanno il comando della serie andando sul 2-0 alla Oracle Arena, probabilmente dovranno farlo senza uno dei loro giocatori chiave.
Iguodala-Gara 2: qualche speranza di recuperare?
Kerr ha detto ai giornalisti secondo Ansap Sports:
“Oggi è qui e ha fatto un po’ di lavoro, si sente un po’ meglio. Lo riterrei dubbio per gara 2, ma vedremo come andrà.”
Quando Iguodala ha parlato del suo infortunio mercoledì prima di gara 1, non vedeva alcun motivo per cui non sarebbe dovuto tornare durante le finals. Il giocatore aveva dichiarato:
“Sto facendo qualche progresso, più lentamente di quanto mi aspettassi, ma bisogna solo essere realistici, è quello che è. Non ho alcun dubbio sul fatto che possa recuperare per le finals. Visto quanto tempo è passato, sono quasi vicino al rientro.”
Il secondo atto delle Nba Finals sarà domenica notte alle 2 ad Oakland, quindi il giocatore ha ancora un po’ di tempo per provare a recuperare.
Mi spiace per chi tifa Utah ma soprattutto per i fan di Donovan Mitchell, anche se Donovan e Ben hanno pari chances di portare a casa il discusso premio di Rookie of the year.
Cambiare la regola per il premio di Rookie of the year. Come?
Curry-Finals: ormai il quarto anno che se ne torna a parlare ma il dubbio rimane e ci chiediamo se sarà l’anno buono per il numero 30; vincerà l’MVP delle finali?
Proprio come Tim Duncan lo è stato per i San Antonio Spurs, Stephen Curry è la stella che ha fondato o sta rendendo possibile la fondazione di una dinastia come i Golden State Warriors.
In una squadra con quattro futuri Hall of Famer, è Curry colui che fa funzionare tutto. Le sue capacità di prendere un tiro senza rivali danno maggiore libertà a Draymond Green, le sue abilità di passaggio innescano il potenziale di Klay Thompson nel tiro da 3 e il suo altruismo ha permesso a Kevin Durant di adattarsi perfettamente a Golden State.
Curry-Finals MVP: in 3 anni non l’ha mai vinto
Curry-Finals: spesso condizionato
Curry è stato vittima di alcune circostanze sfavorevoli nel 2015. Miglior giocatore dei Warriors durante la prima parte dei playoffs (fino alle finali), però poi la serie è stata definita dagli sforzi sovrumani di LeBron James per far vincere un titolo a Matthew Dellavedova e Timofey Mozgov, e quindi beneficiando così Andre Iguodala che ha vinto il premio per aver tenuto il Re a soli 35 punti a partita.
Curry parte da favorito?
Nuggets-Faried: addio in arrivo?
Nuggets-Faried se ne parlava da un po’ e il giornale numero uno di Denver ne ha speculato assai. Un gustoso boccone sembra essere arrivato dal più noto Insider Nba. Infatti secondo Adrian Wojnarowski di ESPN, i Nuggets stanno cercando di imbastire una trade con Kenneth Faried protagonista. Dopo 7 anni l’avventura ai Nuggets dovrebbe essere giunta al capolinea.
The Manimal: Nuggets-Faried ai saluti?
Denver è in una posizione difficile dal punto di vista finanziario con l’imminente max contratto di Nikola Jokic. Inoltre è attiva un’importante trattativa contrattuale con Will Barton. Perciò non ci dovremo stupire se i Nuggets faranno ciò che Woj ha previsto. Nuggets-Faried c’eravamo tanto amati…
Isaiah Thomas-Miami affare possibile? Secondo gli ultimi rumors si. Isaiah Thomas potrebbe lasciare Los Angeles quest’estate. Si sono infatti fatti avanti i Miami Heat, che sono interessati al giocatore per puntare al raggiungimento dei playoffs anche il prossimo anno. Però probabilmente gli Heat non avrebbero lo spazio salariale necessario per poterlo firmare, secondo quanto riferito da Ira Winderman. Isaiah Thomas sarebbe di grande aiuto per una squadra che fatica a segnare tanto, ma è in forte dubbio che l’All-Star, reduce da una stagione marcata dall’infortunio all’anca, firmi un contratto a breve termine con gli Heat. Il giocatore sarà free agent e i Lakers penseranno ad altri due nomi, LeBron James e Paul George, prima di una possibile firma in giallo-viola per Isaiah.
Isaiah Thomas-Miami: Heat la squadra giusta?
Gli Heat potrebbero essere la squadra perfetta per la rinascita di Isaiah Thomas che questa stagione ha faticato molto. Lui lo sa. Sa che gli Heat hanno fatto rinascere molti giocatori giunti nel peggior momento della loro carriera. Ciò nonostante tutto dipenderà da quanto Isaiah chiederà agli Heat. La stella dei Lakers poteva chiedere un contratto al massimo salariale, ma ora tutto è cambiato a causa dei problemi all’anca. Inoltre Isaiah Thomas non si definisce assolutamente un sesto uomo e perciò a complicare la firma con gli Heat ci sarebbe anche Goran Dragic.
È lecito supporre che il mondo del basket non giungerà mai a una conclusione su chi sia il più grande giocatore nella storia della NBA ed a questo discorso si aggiunge la voce di Kobe Bryant.
Piuttosto che cercare motivazioni per affermare che un giocatore è più forte rispetto a un altro, forse è meglio considerare i giocatori coinvolti nel dibattito sulla base dei loro rispettivi riconoscimenti e risultati ottenuti. È proprio così che la leggenda dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant la pensa riguardo a questo grande dilemma anche se non ne può più.
Kobe dice basta al dibattito infinito
Kobe Bryant ha guardato gara 7 che ha portato LeBron James al raggiungimento dell’ottava finale Nba consecutiva. Ieri sera il King con una performance da 35 punti 15 rimbalzi e 9 assist ha guidato i suoi all’impresa al TD Garden. Ogni volta che LeBron James ottiene un grande risultato in carriera, la discussione sui social (sempre in modo prevedibile ed esaustivo) è quella di dove si colloca tra i più grandi di tutti i tempi. Dopo la partita Bryant ha reso pubblico che per lui la discussione sia diventata troppo estenuante. Kobe ha postato un tweet per rispondere a tutti i continui commenti a riguardo. Ha accostato il suo nome a quello di Michael Jordan, oltre a quello di LeBron, ma ha anche sottolineato quanto contano per lui i titoli vinti e ha scritto:
Si può anche ammirare un giocatore senza confrontarlo con un altro. È fantastico ciò che sta facendo. Non dobbiamo discutere riguardo a una cosa che non può essere definitivamente vinta da nessuno.
Bastano le parole di Kobe?
In fin dei conti, rimane comunque tutto incerto. Non c’è modo di sapere veramente chi è il miglior giocatore di pallacanestro di sempre, perché il contesto della squadra in cui ti trovi spesso comporta delle alterazioni sul modo in cui i giocatori possono essere percepiti. Risulta quindi quasi impossibile tenere conto di situazioni di questo tipo quando si discute su chi sia il migliore di sempre. Per Bryant dovremmo apprezzare la grandezza di tutti, piuttosto che perdere tempo a discuterne su internet.
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Pierce: “Simmons? Non è fatto per i playoffs, Tatum invece è nato per queste gare”
La leggenda dei Boston Celtics, Paul Pierce, giovedì ha detto che l’ala piccola dei Celtics Jayson Tatum può unirsi a lui come uno dei migliori giocatori nella storia dei Celtics. Steve Bulpett del Boston Herald ha fatto alcune domande a Pierce, il quale ha detto di vedere “molto di sé stesso in lui” quando guarda Tatum sovrastare i propri avversari a suon di giocate. “Penso che diventerà uno più grandi giocatori nella storia del Celtics”, ha detto il 10 volte All-Star NBA.
Per Pierce Simmons non è all’altezza per i playoffs
Tatum, terza scelta assoluta al draft del 2017, ha una media di 18.4 punti, 4.3 rimbalzi, 2.9 assist e 1.2 palle rubate in 17 partite di playoff.
Pierce vuole aiutare Tatum a migliorarsi
1. Le rotazioni dei Cavs sono ancora molto discutibili
2. I Celtics sono molto più a loro agio nel tiro da tre punti al TD Garden.
Alcuni calcoli applicati a queste categorie sono semplicemente ridicoli. Interessante da analizzare però che, In questa serie, i Celtics prendono in media 25 tiri da tre punti a partita, mentre in casa, il numero sale a 33.3 tiri.