L’ottavo giorno di Supercoppa LBA vede un programma ricchissimo, con in campo i gironi A, B e D nella propria interezza. Occhi puntati sulla rivincita nella stracittadina del PalaDozza tra Virtus e Fortitudo Bologna e sulla sfida clou della bolla del GeoVillage di Olbia tra il Banco di Sardegna Sassari e la Happy Casa Brindisi, mentre l’Armani Exchange cerca la quinta sinfonia consecutiva al PalaLeonessa di Brescia. Ad aprire il programma odierno la sfida tra Carpegna Prosciutto Pesaro e Virtus Roma, impegnate nell’anticipo pomeridiano: a concludere, in serata, il terzo derby di giornata tra Cantù e Varese e la gara tra l’ UNAHotels Reggio Emilia e la Vanoli Cremona.
LBA Supercoppa 2020, day 8: il recap delle gare
Ore 17: Carpegna Prosciutto Pesaro-Virtus Roma
Prima partita di giornata, VL Pesaro contro Virtus Roma. Si riscatta subito la squadra pesarese, che dopo la sconfitta di sabato sera contro la Dinamo Sassari, batte la compagine romana con il risultato di 104 a 60.
La partita è durata 5 minuti, il tempo necessario alla VL per portarsi in vantaggio di 10 punti e da lì non si è più guardata le spalle, macinando gioco e una quantità di punti notevole. Bisogna dire che il match non era dei più proboanti, visto che a Roma mancavano 5 dei 6 giocatori stranieri a disposizione di coach Piero Bucchi, ma la formazione romana è andata in difficoltà al primo strappo. Sugli scudi la prestazione di Henri Drell, il giovane estone ha disputato una buonissima partita, doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi, dominando in entrambe le metà campo. Buona prova anche per Robinson, che ha alternato soluzioni personali a giocate per i compagni e ha messo a referto 13 punti conditi da 5 assist. Da segnalare infine la prestazione dei due giovani, Zanotti e Semprilli, che hanno concluso la sfida con 12 punti e 6 rimbalzi a testa.
La squadra romana non ha retto l’urto ed è stata spazzata via da subito. Come detto mancano quasi tutti gli stranieri e il roster è imbottito di giovani, ma ci sono comunque diverse cose su cui coach Piero Bucchi dovrà lavorare. Serata abbastanza negativa al tiro con il 29% (9/31) da 2 e 36% (8/22) da 3. Troppe le 15 palle perse, probabilmente a causa della gioventù ed inesperienza in campo. Infine il dato più spaventoso è quello dettato dai punti che sono arrivati dalla panchina, 60 punti per la squadra marchigiana contro i soli due punti prodotti dalla panchina romana. Per la squadra ospite, da segnalare la prova di Ticic, mattatore di giornata in casa Roma con 15 punti, e la doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi di Tommaso Baldasso.
Parziali singoli quarti: 23-7; 28-20; 25-13; 28-20.
Parziali progressivi: 23-7; 51-27; 76-40; 104-60.
Tabellino
VL Carpegna Pesaro: H.Drell 22, J. Robinson 13, M.Serpilli 12, S.Zanotti 12, M.Tambone 10, M.Filopovity 9, F. Massenat 9, A.Filloy 8, B.Basso 6, T.Cain 3, L.Calbini, E.Mujakovic. All. Jasmin Repěsa
Virtus Roma: N.Ticic 15, T.Baldasso 14, R.Cervi 10, L.Farley 10, L.Campogrande 9, N.Jovanovic 1, S.Telesca 1, G.Iannicelli, P.Nizza, Y.Biordi ne. All. Piero Bucchi
Ore 20.30: Acqua San Bernardo Cantù-Openjobmetis Varese
Il confronto n. 146 della storia tra Cantù e Varese regala la prima gioia stagionale alla squadra di Cesare Pancotto che sfrutta le fragilità varesine legate al post esonero di Attilio Caja. Il finale al PalaDesio dice 81-72 per i biancoblù, che smuovono la propria classifica in un girone A che ha già espresso il verdetto più importante.
In attesa dell’arrivo di Massimo Bulleri, la cui ufficialità è arrivata nel tardo pomeriggio odierno, è il vice Cavazzana a guidare la Openjobmetis. Unico indisponibile del match James Woodard di Cantù, ancora alle prese con un risentimento muscolare. Match caratterizzato nei primi 20 minuti da alti ritmi ed una continua ricerca della perimetralità, con Varese che continua a sfuttare il pick-n-roll centrale Ruzzier-Scola, con il fuoriclasse argentino incubo della difesa schierata canturina così come venerdì.
Nonostante questo, l’ Acqua San Bernando riesce ad arginare i mismatch in post e corre in transizione, migliorando notevolmente le percentuali dall’arco rispetto alla gara dell’andata. A conti fatti, il 54% da 3 (15/28) e il 49.1% complessivo dal campo rappresentano i principali motivi della riscossa canturina, guidata da un ispiratissimo Donte Thomas da 20 punti e quasi perfetto dal campo (8/9). In totale, sono 5 gli uomini di Pancotto in doppia cifra, con un Andrea Pecchia decisivo più volte in fase difensiva, soprattutto in quella perimetrale. In difficoltà Jaime Smith, palesemente non in serata di grazia ma capace di essere decisivo nei momenti che contano fungendo da facilitatore in fase offensiva (+10 +/-).
Dall’altra parte, non bastano i 26 punti con cui Luis Scola replica al bacio la prestazione di Masnago di tre giorni fa. Una Openjobmetis che arranca nei 15′ finali a trovare tiri aperti e ad orchestrare una fase offensiva di rilievo, se non forzando giochi a 2 cercando di coinvolgere in maniera insistente l’argentino. Il 3/3 con cui Toney Douglas apre il match rappresenta una mistica illusione, materializzatasi nel secondo tempo: percentuali in netto ribasso ed un 9/27 dalla lunga distanza che condanna i varesini alla terza sconfitta di questa Supercoppa 2020. Ancora positiva la prestazione di Giovanni De Nicolao che conclude con un 3/3 dall’arco ed 11 punti a referto.
Parziali singoli quarti: 22-18; 19-17; 21-19;19-18.
Parziali progressivi: 22-18; 41-35; 62-54; 81-72.
Tabellino
Acqua S.Bernardo Cantù: Thomas 20, Smith 11, Kennedy, Woodard ne, Procida 4, Leunen 10, La Torre 9, Lanzi ne, Johnson 11, Bayehe 6, Pecchia 10, Caglio ne. All. C. Pancotto.
Openjobmetis Varese: Morse 4, Scola 26, De Nicolao 11, Jakovičs 3, Ruzzier 2, Andersson 2, Strautiņš 5, De Vico 5, Ferrero, Douglas 14, Virginio ne, Librizzi ne. All. V. Cavazzana.
Ore 20.30: UNAHotels Reggio Emilia-Vanoli Cremona
L’UnaHotels Reggio Emilia si prende la rivincita e supera nel finale la Vanoli Cremona per 78-71, ribaltando la sconfitta incassata venerdì scorso al PalaRadi.
Un match molto equilibrato, con Cremona che ha dato in realtá l’impressione per gran parte della gara di poter bissare il successo dell’andata, lasciandosi scippare i due punti negli ultimi minuti. Gli uomini di Martino hanno infatti messo la testa avanti solo a due minuti dal termine, con la tripla di Brandon Taylor dopo un’intera partita a rincorrere.
La squadra reggiana ha saputo sopperire alle pesanti assenze dei lunghi titolari Elegar e Johnson, dando tanti minuti al classe 2003 Ibrahima Cham, che ha ripagato la fiducia del coach ex Fortitudo Bologna con una performance mostruosa: doppia doppia da 11+13 per lui, con ben 4 stoppate, 6 falli subiti e 29 di valutazione
Prova solidissima anche dell’ala Josh Bostic, che con una partenza a razzo (10 punti nel primo quarto) ha permesso ai suoi di restare in partita. Chi, invece, ha iniziato in sordina é stato Brandon Taylor, che in seguito si é ripreso alla grande ed ha dimostrato le sue spiccate doti realizzati, con 20 punti a referto. Unico neo il 17% nei tiri da due, con 1/6 al tiro. Tra le file di Cremona, positivo l’esordio in Italia di Daulton Hommes. L’ex Spurs é il top scorer dei lombardi con 15 punti messi a segno, a cui vanno ad aggiungersi 6 rimbalzi e (nota dolente) 4 palle perse, dovuto probabilmente al tempo limitato che ha avuto per allenarsi con il team.
Arriva la prima doppia doppia italiana per Marcus Lee, con il minimo sindacale: 10 punti e 10 rimbalzi.
Decisamente opaca la performance di Fabio Mian e quella al tiro di David Cournooh. Tuttavia, la guardia veronese ha ottimi numeri per quanto riguarda la voce rimbalzi e assist, rispettivamente 6 e 5. Appuntamento al 9 settembre per Cremona, che se la vedrà al PalaDozza contro la Virtus Bologna. Resterá a Casalecchio invece Reggio Emilia, che affronterà la Fortitudo di coach Sacchetti, oggi uscita vittoriosa dal derby felsineo.
Parziali singoli quarti: 18-26, 19-14, 11-19,78-71
Parziali progressivi: 18-26, 37-40, 48-59, 30-12
Tabellino
UnaHotels Reggio Emilia: B.Taylor 20, L.Candi 11, J.Bostic 22, M.Diouf 4, T.Kyzlink 2, C.Porfilio ne, F.Bonacini, M.Giannini 3, A.Besozzi ne, J.Blums 5, I.Cham 11, F.Baldi Rossi. All. A. Martino.
Vanoli Cremona: D.Hommes 15, F.Mian, l.Trunic 2, T.Palmi 11, J.Williams 11, A.Donda, M.Lee 10, A.Feraboli ne, G.Poeta ne, F.Gallo ne, T.Williams 19. All. P. Galbiati.
Ore 20.30: Virtus Segafredo Bologna-Fortitudo Bologna
Tantissimi capovolgimenti di fronte e finale da tachicardia nel ritorno del derby bolognese tra Virtus Segafredo Bologna e Fortitudo Bologna. Ne escono vincitori i biancoblu che si impongono per 84-86 dopo essere stati in vantaggio di 14 punti e aver subito una rimonta nel terzo quarto grazie ad un Teodosic scatenato (15 punti nel terzo periodo). Rispetto all’andata la Fortitudo si è dimostrata più forte fisicamente, riuscendo a non avere un calo evidente col passare dei minuti, e più solida a rimbalzo riducendo considerevolmente il distacco del match di andata: questa sera 36 rimbalzi per la Fortitudo e 37 per la Virtus ( all’andata 27 per la F e 52 per le V nere).
Nel complesso sconfitta meritata per la Virtus che parte col freno a mano, spreca diverse occasioni specialmente nella prima metà di gara e sbaglia 10 tiri liberi: 13/23. La Fortitudo mantiene una discreta qualità di gioco per gran parte della partita e grazie alle buone prestazioni di Aradori (16 punti), Dellosto e Banks (12 punti) riesce ad espugnare il Paladozza. Nel finale un paio di palle perse importanti e due triple sbagliate da Teodosic condannano i bianconeri a una sconfitta bruciante.
Parziali dei singoli quarti: 11-14; 15-22; 34-27; 24-23
Parziali progressivi: 11-14; 26-36; 60-63; 84-86
Tabellino
Virtus Segafredo Bologna: A. Tessitori , A. Abass 5, A. Pajola 6 (8 rimbalzi), A.Alibegovic 14, S. Markovic 3, G. Ricci 15, J. Adams 10, V. Hunter 4, K. Weems , M. Teodosic 22 (6 assist), J. Gamble 5. Allenatore: S. Djordjevic.
Fortitudo Bologna: A. Banks 12, P.Aradori 16, M. Fantinelli 10, T. Withers 10, E. Happ 8 (7 rimbalzi), L. Tote 6, T. Fletcher 10, N. Dellosto 12, G. Sabatini 2, Allenatore: M. Sacchetti.
Ore 20.45: Germani Brescia-Armani Exchange Milano
L’Olimpia Milano vince la quinta partita su cinque e stacca il pass per la Final Four in programma a Bologna dal 18 al 20 settembre. Il 79-91 non racconta fino in fondo quella che è stata la storia del match del PalaLeonessa. Brescia ha avuto infatti il merito di restare in partita fino alla metà abbondante dell’ultimo quarto di gioco.
Grande prova difensiva dei ragazzi di coach Esposito che costringono Milano a basse percentuali realizzative soprattutto nei primi due quarti di partita. Un dato è interessante è quello dei rimbalzi raccolti dai padroni di casa, 43, contro i 27 degli ospiti. Un numero che racconta la grande fisicità e l’ottima intensità dimostrate da Moss e compagni per tutta la durata della gara. Fa da contraltare il numero delle palle perse, 20, troppe per una squadra che lotta punto a punto con una corazzata come l’Olimpia. Trascinatore della Germani il solito Kenny Chery, che chiude a quota 17 , accompagnato da un Drew Crawford in serata, soprattutto da oltre l’arco come dimostra il 3/4 finale. Per l’ex della gara 15 punti e 4 rimbalzi. Solido Burns, in doppia doppia da 11 e 11 rimbalzi così come il pari ruolo Ancellotti che si ferma a quota 10.
Milano fa valere tutta la sua qualità sul parquet, in una serata difficile al tiro come racconta il 9/25 da tre complessivo. Gli uomini di coach Messina, dopo un brutto primo quarto cominciano a macinare gioco dalla seconda frazione, sul finire della quale provano lo strappo decisivo con un parziale di 12-0. Un divario che non è bastato però per mettere in sicurezza una partita vissuta si in controllo, ma con alcuni alti e bassi visti raramente nelle precedenti uscite di questa Supercoppa 2020. Positive le sole 8 palle perse e la solita ottima percentuale ai liberi, 18 su 24 al termine dell’incontro. Protagonista della serata Sergio Rodriguez che chiude a quota 17 con 5 assist e zero palle perse. Doppia cifra anche per Punter che è sempre un fattore per i suoi, e mette a referto 12 punti, 3 rimbalzi e 2 recuperi. Bene Leday che aumenta il suo minutaggio complice l’assenza di Tarczewski e termina con 10 punti la sua gara. Micov 12 punti e Datome 11 infine, si confermano due colonne offensive e soprattutto difensive imprescindibili per Milano.
Parziali singoli quarti: 23-24; 16-26; 20-15; 20-26
Parziali progressivi: 23-24; 39-50; 59-65; 79-91
Germani Brescia: A.Bertini, L.Vitali 7, S.Parrillo, K.Chery 17, G.Bortolani 4, D.Magro, A.Crawford 15, C.Burns 11, T.Kalinoski 4, D.Moss 8, B.Sacchetti 3, A.Ancelotti 10. All. V. Esposito.
Armani Exchange Milano: K.Punter 14, Z.Leday 10, D.Moretti 2, V.Micov 12, R.Moraschini 5, S.Rodriguez 17, P.Biligha 1, A.Cinciarini 6, M.Delaney 7, J.Brooks 2, K.Hines 4, L.Datome 11. All. E. Messina.
Ore 21: Banco di Sardegna Sassari-Happy Casa Brindisi
Nella “bolla” di Olbia si gioca la terza giornata del girone D. Match molto gradevole quello tra l’ Happy Casa di coach Vitucci e la Dinamo di Gianmarco Pozzecco. Primo quarto che per Brindisi non inizia esattamente in discesa, visto che Vitucci si vede costretto a far sedere in panchina il suo centro titolare, Nick Perkins, a causa di 3 falli commessi in altrettanti minuti giocati. Nel primo tempo Brindisi ha segnali molto incoraggianti da parte di Derek Willis, che chiude la sua prima metà di gioco con 8 punti realizzati. Stessa sorte per D’Angelo Harrison. Sono loro due i migliori realizzatori della squadra pugliese a metà partita. 10 invece, i punti di Miro Bilan, miglior realizzatore per i sardi.
Primo tempo che si conclude con l’ Happy Casa avanti di 9 lunghezze.
La musica cambia però dopo il rientro dagli spogliatoi, dove Sassari piazza un parziale di 10-0 e riesce a non far segnare Brindisi per più di 3 minuti di gioco. La partita si accende sempre di più con l’ arrivo dell’ ultimo periodo, come dimostrano, infatti,prima i falli tecnici fischiati a Gaspardo e Bell e poi l’ espulsione del Poz, costretto ad abbandonare la sua panchina per un doppio tecnico. Negli ultimi 10 minuti di gioco le squadre si sorpassano diverse volte fino ad arrivare punto a punto negli ultimi minuti. Nei 60 secondi che precedono il suono della sirena, Brindisi va avanti di due lunghezze grazie a una tripla da distanza notevole da parte di Harrison, miglior realizzatore della squadra pugliese.
A 8 secondi dal termine, in seguito ad un timeout, Sassari sfrutta la libertà di Vasilije Pusica (22 punti per lui) che ha spazio per sparare da tre, dopo aver battuto la rimessa, e piazzare la tripla che risulterà poi decisiva. A 5 secondi dal termine, Brindisi ha ancora una chance. Decide di andare dal suo miglior marcatore di serata ovvero D’Angelo Harrison che riceve e dopo aver effettuato un crossover si ritrova con molta libertà a centro area, ma sbaglia un clamoroso layup, che avrebbe portato la gara all’ overtime. Vincono gli uomini di Pozzecco per 91-89. Sassari si porta così a 6 punti in classifica e conquista la terza vittoria su tre partite giocate in questo girone D della Supercoppa 2020.
Parziali singoli quarti: 24-20; 15-28; 24-17; 28-24
Parziali progressivi: 24-20; 39-48; 63-65; 91-89
Tabellino
Banco di Sardegna Sassari: Pusica 24, Bilan 20, Spissu 16, Burnell 15, Kruslin 12, Bendzius 4, Devecchi 0, Treier n. e., Martis n. e., Gentile n. e. All. G. Pozzecco.
Happy Casa Brindisi: Harrison 22, Thompson 14, Krubally 11, Willis 11, Bell 9, Gaspardo 9, Visconti 6, Udom 4, Perkins 3, Zanelli n. e., Cattapan n. e., Guido n. e. All. F. Vitucci.