L’Australia torna sul podio olimpico a 16 anni di distanza dall’ultima volta: è bronzo per le Opals, come a Londra 2012. Un epilogo da sogno per Lauren Jackson, che torna a mettersi una medaglia al collo a 43 anni. Ma la ribalta se la prende tutta Ezi Magbegor, autrice di una prestazione stratosferica da 30 punti, 13 rimbalzi, 3 assist, 3 stoppate e ben 45 di valutazione. Per il Belgio, dopo la sconfitta di un punto contro il Giappone ai quarti di Tokyo 2020, le Olimpiadi si confermano indigeste: dopo aver perso la semifinale al supplementare con la Francia, si fermano ai piedi del podio nonostante i 26 punti di Julie Vanloo e i 23 di Meesseman.
BELGIO-AUSTRALIA 81-85
(19-20), (17-17), (25-23), (20-25)
Parte bene il Belgio con Delaere e Meesseman. Replica dall’altra parte Ezi Magbegor, giocatrice dalla quale ci si aspettava di più durante il torneo, ma che sceglie la partita giusta per mettersi in luce. La partita si gioca sul filo dell’equilibrio, ma sulla sirena è la 19enne Isobel Borlase a trovare il jolly dalla distanza: +1 Australia dopo i primi 10 minuti (19-20).
È ancora Borlase, che già con team USA aveva mostrato grande personalità, a trovare la via del canestro in avvio di secondo quarto. L’Australia gioca alla perfezione sul pick and roll e grazie a un’inarrestabile Magbegor prova a scappare via (25-32). Il Belgio risponde con un parziale di 11-0 per riportarsi avanti (36-32), ma sono ancora le Opals, prima con Talbot e poi nuovamente allo scadere con la tripla di Whitcomb, a ritornare in vantaggio prima dell’intervallo (36-37).
La prima metà del terzo quarto è un manuale della pallacanestro eseguito magistralmente dell’Australia. Il Belgio non riesce a trovare risposte all’onnipotenza cestistica di Magbegor sotto canestro e al momento positivo di Whitcomb dall’arco: le Opals volano sul +10 (42-52). Ma quando sembra che il Belgio, provato dall’extra fatica con la Francia, abbia le spalle al muro, ecco che sale in cattedra tutto il folle talento di Julie Vanloo. Letteralmente scatenata, si carica la squadra sulle spalle mentre Meesseman rifiata, e ne mette 8 in fila per riavvicinare il Belgio. Quando non segna, serve assist deliziosi per le compagne (11 per lei a fine partita), ed è ancora lei a firmare dall’arco il 55 pari. L’Australia risponde con la solita Magbegor, ma è ancora Vanloo a ridare il vantaggio alle sue: + 1 Belgio a fine terzo quarto (61-60).
In avvio di quarto quarto, Vanloo è ancora caldissima, ma l’Australia fa girare bene la palla e risponde con le triple di Whitcomb e Magden, che danno il via a un parziale di 10 a 0 (69-76). Il Belgio sembra soffrire le rotazioni più ridotte (soltanto 8 i punti dalla panchina, contro i 18 delle Opals), e come spesso è accaduto nei momenti di difficoltà, si affida alla stella Meesseman. Linskens ci mette il fisico e fa -3 (73-76), ma Magden segna una tripla d’importanza capitale per riportare l’Australia a due possessi di vantaggio. Ancora Meesseman e poi la tripla di Delaere illudono il Belgio sul nuovo -3 a un minuto dalla fine (78-81). Ancora Delaere avrebbe tra le mani la palla del potenziale pareggio, ma la stoppata di Talbot spegne i sogni delle Belgian Cats, che sprecano anche i successivi possessi. L’Australia dalla lunetta ipoteca la medaglia di bronzo, a nulla vale il buzzer beater di Vanloo: è festa grande per le Aussies, ancora lacrime per le belghe.