Seconda settimana di Training Camp Celtics: tra le gioie fuori campo alle prime difficoltà sul parquet di gioco. Si è chiusa a Cleveland,con la quarta e ultima amichevole,la seconda settimana di training camp che ha riservato parecchie sorprese,sia positive che negative.
In questi 7 giorni sono state affrontate 2 partite che hanno chiuso la parte “giocata” di questa fase. Oltre al gioco hanno tenuto banco le clamorose dichiarazioni di Kyrie Irving rilasciate durante l’annuale ritrovo con i tifosi e le condizioni di Gordon Hayward non ancora ottimali,andiamo per ordine:
Training Camp Celtics gara 3: sconfitta con i Cavs
Partita giocata malissimo soprattutto dal quintetto titolare (orfano di Irving tenuto a riposo) che è scivolato in fretta a -20 con nulla che sembrava funzionare come previsto.
Attacchi forzati e difesa che girava a vuoto esaltando le doti di tiro degli avversari alla prima uscita stagionale e vogliosi di mostrare il loro valore senza Lebron. Poco meglio la BWA con Morris e Smart a cercare di trascinare i compagni e qualche buona indicazione finale dalle terze linee con R.Williams e Lemon a guidare una improbabile rimonta che infatti non riesce….
Le dichiarazioni di un livido Brad Stevens a fine gara non lasciano dubbi sul tipo di prestazione fornita. BS: ”Mai stato così lontano dall’essere impressionato dal nostro gioco”. I giocatori hanno raccontato di uno Stevens infuriato negli spogliatoi dopo la partita ben oltre le parole spese con la stampa.
Marcus Smart e Jaylen Brown rincarano la sensazione che qualcosa non sia andato come previsto:
MS: ”Non tutti hanno dato il loro massimo impegno….” JB: ”È come se avessimo paura di pestarci i piedi a vicenda,non sono preoccupato ma dobbiamo trovare un equilibrio di squadra perché così non va bene”.
The Decision: Kyrie Irving la nota lieta del Training Camp Celtics
Prima della rivincita di gara 4 contro i Cavs hanno tenuto banco le clamorose dichiarazioni rilasciate da Irving,durante il consueto incontro con i tifosi,che serve per avvicinare la squadra agli abitué del TD Garden.
Per il management biancoverde le parole del talento di Duke,con relativa promessa di un nuovo contratto,sono oro colato in previsione di una programmazione futura che sembrava molto complicata e piena di incognite.
Ora Ainge avrà le mani più libere nel decidere cosa fare da qui a Giugno,con diverse situazioni spinose come quella che coinvolge Terry Rozier,tenuto sino ad oggi come polizza assicurativa sul nostro futuro con il rischio calcolato di perderlo a zero,che potrebbe invece diventare merce di scambio per assets futuri.
Di sicuro l’impatto su tutto l’ambiente è stato una grossa sferzata di entusiasmo che carica ancora di più l’ambiente.
Training Camp Celtics gara 4: 113-102 ai Cavs
I Celtics chiudono la loro Preseason di gioco con in altra brutta partita. Partiti per l’Ohio senza Irving (problemino alle costole) e Hayward (schiena) gli uomini di Stevens ancora una volta hanno trovato tantissime difficoltà a crearsi tiri validi,viaggiando complessivamente a percentuali di tiro insufficienti…39% dal campo con il 24% dalla lunga distanza,un altro primo tempo fatto dai giocatori di rotazione chiuso con un misero 2/15 da 3 punti.
Soprattutto Tatum e alle volte Brown sono parsi imballati,solo il tempo ci potrà dire se il tutto è dovuto ai carichi di preparazione o solo ad un periodo di difficoltà.
Gordon Hayward e un rientro più complicato del previsto:
Hayward ha chiuso le sue 3 amichevoli giocando globalmente 58 minuti,nei quali ha messo a segno 21 punti (7 x partita) con percentuali al tiro molto basse: 5/20 dal campo 25% (1/10 dalla lunga distanza)…
Era abbastanza ovvio prevederlo,ma si sa che le speranze annebbiano le menti dei tifosi,che nel fondo del loro cuore speravano in un rientro un po’ più dolce.
Il ritorno del numero 20 invece sarà molto più complicato del previsto,e ad oggi il primo un po’ deluso dal primo impatto è proprio lui come spiegato dallo stesso Gordon in un articolo di Zach Lowele prime delusioni erano arrivate quest’estate,quando gli fu comunicato che darebbe dovuto ritornare sotto i ferri,per togliere alcune viti e placche,per evitare problemi futuri.
Questa nuova operazione ha riportato Gordon indietro di mes, nella già complessa tabella di marcia,facendolo arrivare al training camp più indietro di come si aspettassero lui e lo stesso training staff.
Bisognerà pazientare ancora e lo stop per un problema alla schiena dell’ultima partita è un altro piccolo segnale che il percorso per tornare al 100% è ancora lungo….
Sono sicuro che i tifosi sapranno attenderlo con tutto l’amore e la pazienza di cui sono capaci da queste parti….