In un’intervista rilasciata dai media dell‘Olimpia Milano Sergio “El Chacho” Rodriguez ha parlato del suo speciale rapporto con la società meneghina, ripercorrendo anche le varie stagioni passate in maglia biancorossa. Andiamo a vedere le dichiarazioni più rilevanti del Chacho, che sicuramente portano con sé numerosi ricordi ed emozioni.
Olimpia Milano, le parole del Chacho Rodriguez
Per iniziare il playmaker spagnolo spiega come mai scelse di firmare proprio con l’Olimpia in quell’estate del 2019: “Stavo giocando in una corazzata, il CSKA Mosca, prima avevo giocato anche nel Real Madrid. Ma andare in una squadra dove sentivo di poter creare qualcosa di speciale è stato ciò che più mi motivava. Vedevo grande potenziale in questa squadra, nella città, i tifosi, una figura come quella di Ettore. Tutto questo mi ha dato la benzina per essere totalmente motivato nella scelta fatta. Volevo creare qualcosa di nuovo”
“Il mio unico rimpianto è che non avevamo tifosi a riempire le tribune. Ma sentivamo che era importante per loro dargli quel tipo di stagione, perché tanta gente stava soffrendo. In Italia, a Milano, avevamo enormi restrizioni, più che altrove, e sentivamo la responsabilità di essere a nostra volta responsabili, professionali e possibilmente vincere le partite e rendere la nostra gente felice. È stata una stagione stupefacente, terzi in EuroLeague, le Final Four, una stagione che non dimenticherò. Nelle Final Four abbiamo combattuto. In una Final Four tutto può accadere. Lo so bene io, l’ho sperimentato tante volte. Ci sono momenti in cui le cose ti vanno bene o male, in cui una squadra è migliore o solo più fortunata. Con il Barcellona non siamo stati fortunati. Ma non puoi essere deluso quando hai provato a vincere con tutto te stesso. Però è vero avevamo buone sensazioni giocando contro il Barcellona e anche contro l’Efes, che ha vinto, perché lo battemmo due volte in quella stagione. Chi lo sa? Ma di quella stagione ricorderò sempre il percorso non l’epilogo”, questo invece il commento sulla fantastica stagione 2020/2021, culminata con il raggiungimento delle Final Four di Colonia.
Sergio Rodriguez e l’addio a Milano
Così il Chacho invece ha parlato dello Scudetto 2022, estremamente desiderato da lui e da tutta la piazza: “Lo scudetto a quel punto lo stavamo inseguendo da tre anni. Dopo la sconfitta dell’anno precedente, per un anno, ogni volta che andavo a letto la sera pensavo ai miei problemi personali e poi mi ripetevo “Quest’anno dobbiamo vincere lo scudetto”. Lo volevo con tutte le mie forze. Avevo buone sensazioni. Per la seconda volta consecutiva avevamo vinto la Coppa Italia. La Virtus però era forte, infatti aveva chiuso la regular season al primo posto. Ma vincere il titolo qui, in casa, è stato davvero speciale. Ricordo la semifinale contro Sassari. Battemmo Sassari a casa loro e quella notte, dopo la vittoria, andai su YouTube a guardare i festeggiamenti passati dell’Olimpia. Vidi cos’era successo e da quel momento ho pensato solo che avrei voluto assaporare anche io quelle sensazioni. Avevamo la possibilità di vincere lo scudetto a Bologna, ma al tempo stesso ero combattuto. Volevo vincere quella sera, ma mi dicevo che sarebbe stato più divertente vincere il titolo a casa nostra”.
Questo poi il commento sul suo addio: “È stato difficile, perché è raro che tu ti senta a casa quando vivi in un altro paese. E noi sentivamo di essere davvero a casa. Il mio terzo figlio è nato qui, mia moglie ama l’Italia, avevamo un gruppo di amici al di fuori del basket affiatati, la scuola, la vita, il basket. Era tutto perfetto. Ma volevo cercare di finire nel modo che volevo. Dopo tre anni, sentivo di aver chiuso un cerchio, tutto era stato perfetto dal primo giorno all’ultimo. Era il momento perfetto per cambiare. Andarsene è stato anche triste, perché stavamo bene, ma ripeto: era il momento giusto. Anche la squadra aveva bisogno di guardare le cose da una prospettiva diversa. Era giusto farlo”.
Il rapporto tra il Chacho e i tifosi dell’Olimpia
Rodriguez ha anche commentato il fantastico rapporto tra lui e i tifosi dell’Olimpia Milano. Un’amore a prima vista, rimasto intatto nel corso degli anni e che continua a restare tale. La prova, non necessaria, è arrivata anche durante Olimpia-Real Madrid, match in cui si è celebrata al Forum la “Chacho night”. Queste le sue parole: “Quando sono arrivato qui, mi dicevano che la gente a Milano non è calda come in altri posti. Ma fin dalla mia prima partita con lo Zalgiris, in tutte le grandi partite, in quella Gara 6, i tifosi sono stati fantastici. Il Forum è un’arena verticale e la gente è davvero dentro la partita. E così abbiamo vinto quella partita in casa, la partita dello scudetto, dopo qualche anno di attesa: è stato magico”.