L’Italia di coach Pozzecco lotta, ma è costretta ad arrendersi soltanto dopo un’overtime alla Spagna per 84-88, campione in carica d’europa e del mondo, con una cornice di pubblico, alla Vitifrigio Arena di Pesaro spettacolare. Gli azzurri pagano una serata negativa al tiro da tre e soprattutto un dominio a rimbalzo delle furie rosse, che chiudono la partita con ben 18 rimbalzi in più (45-27)
L’Italia perde contro la Spagna: analisi del match
Un primo quarto in cui gli spagnoli partono subito forte, attaccando molto il ferro, costringendo così l’Italia ad entrare in bonus, riescono a scappare sul +10 (19-9), grazie i dieci tiri liberi realizzati su undici tentati.
Coach Pozzecco trova però energia dalla panchina con Biligha che grazie ad una stoppata mostruosa, insieme altre ottime giocate difensive, riesce a dare la carica agli azzurri, che con la tripla di Severini chiudono il secondo quarto ricucendo lo svantaggio (18-22).
Nel secondo quarto non cambia l’andazzo della gara con la Spagna che domina a rimbalzo, sempre in vantaggio e l’Italia che insegue, finalmente Spissu si sblocca con cinque punti consecutivi, molto coinvolto nel pick and roll Tessitori, che è la cosa che più ha funzionato nel primo tempo per gli azzurri che restano agganciati sul -3 (33-36).
Nel secondo tempo la Spagna approccia nuovamente meglio, con le due triple consecutive di Diaz, le furie rosse tornano sul +7; coach Pozzecco si gioca la carta Ricci da centro per aprire maggiormente il campo e migliorare la percentuale da tre, che fino quel momento vedeva gli azzurri 3/20, tattica che in parte riesce ma aumenta notevolmente il problema dei rimbalzi con Parra e Saiz a far la voce grossa sotto canestro, Pajola infiamma il pubblico pesarese in post basso realizzando due punti da leader, ma la Spagna resta avanti anche nel terzo parziale (55-49).
Il quarto periodo inizia con l’inerzia della partita che sembra incredibilmente cambiata, dopo tanto tempo sotto, soffrendo, l’Italia, con Severini e Mannion piazzono un parziale di 10-3 e tornano avanti, riuscendo a toccare il massimo vantaggio con la prima tripla della gara di Ricci sul +4, la Spagna non ci sta e dopo un black-out torna sotto grazie a Fernandez, MVP della gara.
Negli ultimi cinque minuti c’è sempre più foga nelle squadre che non riescono a sferrare il canestro del KO, si va cosi all’overtime grazie il canestro del pareggio (70-70) di Mannion a nove secondi dalla fine.
L’overtime è colpo su colpo, o meglio canestro su canestro, ad un Mannion scatenato a suon di triple risponde Fernandez, Spissu ha il canestro del pareggio ma lo sbaglia, Fernandez è glaciale dalla lunetta, vince la Spagna 88-84.
l’Italia esce comunque alla grande dalla sfida contro i campioni del mondo, una sconfitta che non compromette la qualificazione ai mondiali, lunedì in Georgia per il riscatto, con degli aggiustamenti che sicuramente andranno fatti per risolvere il problema, che questa sera è stato enorme e decisivo nella gara, quello dei rimbalzi.
Mannion gioca un primo tempo sottotono ma riesce ad accendersi nel secondo, diventando il leader offensivo degli azzurri.
Il solito Spissu con un’intensità e una leadership incredibile nei momenti importanti, gli manca soltanto il guizzo sulle gambe per il canestro della parità, ma dopo 45 minuti la stanchezza si fa sentire.
Biligha con un’impatto incredibile sui due lati del campo.
Fernandez MVP a suon di triple e canestri, 28 punti per lui, decisivo nell’overtime e non solo. Diaz è ovunque e si fa sentire su entrambi i lati. Parra, Saiz, dominano veramente a rimbalzo.
Tabellini del match
Italia: Spissu 12, Mannion 20, Biligha 10, Tessitori 8, Ricci 5, Moraschini, Baldasso 4, Caruso, Vitali 8, Severini 8, Pajola 2, Petrucelli 7.
Coach: Pozzecco
Spagna: Fernandez 28, Brizuela 5, Diaz 8, Saiz 9, Salvo 8, Guerrero 1, Barreira, Sima 6, Yusta 9, Bassas 2, Nunez, Parra 12.
Coach: Scariolo