All Star Game 1997, Cleveland. Ohio.
È appena suonata la sirena del secondo quarto, c’è l’intervallo. Non è una partita delle stelle qualunque, è quello dove, durante la pausa tra secondo e terzo quarto, ci sarà la presentazione dei migliori 50 giocatori del cinquantenario NBA. Giocatori come Michael Jordan, Magic Johnson, Wilt Chamberlain e Karl Malone, saranno chiamati a breve. Sono tutti riuniti in una stanza, come racconta Bill Walton. A un certo punto Wilt Chamberlain e Michael Jordan si appartano e cominciano a discutere animatamente. Tema? Chi fosse il più forte di tutti i tempi. Wilt dice sè stesso. Mike idem. La discussione si fa sempre più accesa, con gli altri 48 giocatori attorno ai due, silenziosi ad ascoltare.
A un certo punto compare Stern, che dice a tutti di uscire e di prepararsi per la cerimonia. Tutti si avviano, tranne Wilt e Mike, intenti in questo loro confronto epico. L’ex commissioner li vede e gli urla: “Bag it, guys!” (“Piantatela ragazzi!”), e gli fa cenno di avviarsi sul parquet. Entrambi, controvoglia, chiudono la bocca e si avviano. Dopo aver raggiunto il gruppo e dopo qualche attimo di silenzio, Wilt (che doveva sempre avere l’ultima parola, racconta Walton) si gira verso Michael e pronunciò testuali parole:
“You know Michael, you gotta understand this. When I played they changed to make things harder for me….when you played they changed the rules to make things easier for you”……
Michael non ha nemmeno il tempo di elaborare una risposta, sono entrambi ormai sul parquet di fronte a migliaia di persone.