È stato un inizio di stagione scoppiettante per i due ex compagni, entrambi pupilli del compianto Flip Saunders, Kevin Love e Ricky Rubio. Anche se da un anno a questa parte è inusuale accostare questi nomi, sia l’ex che l’attuale Timberwolves hanno affrontato l’inizio della regular season con la giusta mentalità, mostrando aggressività e sicurezza nei propri mezzi tecnici. Entrambi (seppur con ruoli diversi) sono punti focali degli schemi offensivi delle loro squadre, e sia Cavs che T-Wolves punteranno molto su di loro quest’anno.
Ricky Rubio non poteva cominciare meglio questa stagione 2015-2016. Il giovane playmaker, all’esordio annuale della sua squadra contro i Lakers, ha messo a referto un carrier high da 28 punti con 10/17 dal campo, conditi con ben 14 assist e 2 rimbalzi. Grazie alla sua guida ed all’estrema confidenza con cui ha mandato a segno tiri dalla media con costanza, Minnesota è riuscita a rimontare uno svantaggio di 16 punti nel secondo tempo. Rubio ha mostrato un’insolita sicurezza in fase realizzativa segnando molti punti in “palleggio, arresto e tiro” battendo regolarmente l’avversario di turno, oltre a far salire di giri come sempre i propri compagni con assist chirurgici e illuminanti. Anche se è ancora presto per elargire lodi immeritate, lo spagnolo sembra essere maturato ulteriormente rispetto alla passata stagione, e sembra finalmente essersi preso sulle sue spalle l’onere di dover guidare un attacco talentuoso ma con pochi registi.
Rubio ha mostrato il suo lato da leader anche a fine partita, quando ha ricordato Saunders nelle sue dichiarazioni: “Penso che abbiamo avuto un piccolo aiuto oggi” – ha detto – “È stata una settimana dura, difficile da spiegare. Abbiamo affrontato tutti un grande dolore. Ma anche se Flip è scomparso, resterà con noi per sempre.”
Dal canto suo Love, dopo una prima giornata sotto tono ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori nella vittoria per 106-76 di Cleveland contro i Memphis Grizzlies, facendo registrare 17 punti e 13 rimbalzi. Il lungo ha ormai conquistato un ruolo centrale nell’attacco dei Cavs, ricevendo anche la “benedizione” di LeBron James a fine partita: “Faremo giocare Kevin come vuole lui.” – ha dichiarato Il Prescelto – “Ve l’avevo detto che Kevin sarebbe stato molto importante. Farà una grande stagione e riconquisterà il suo stato di All-Star. È il nostro punto di riferimento nella metà campo offensiva. So di poter segnare molto anche io, quando servirà, ma ho bisogno che Kevin sia sempre aggressivo. Se poi andrà a rimbalzo come stasera i suoi tiri entreranno di conseguenza.”
La grande fiducia di King James è giustificata dalla visibile crescita tecnica che Love ha avuto nell’ultimo anno. Nonostante sia sempre stato una macchina da punti e rimbalzi, nella squadra dell’Ohio il numero 0 sta completando il suo percorso di miglioramento, che deve perfezionarsi nella sua fase difensiva ancora un po’ carente.
Sia Wolves che Cavs sono a una stagione di svolta, seppur con diversi obiettivi. La squadra di Minneapolis dovrà continuare la crescita che probabilmente la porterà a diventare una contender nel giro di qualche anno, mentre Cleveland dovrà riconfermare il grande exploit della scorsa stagione sperando di poter far affidamento, quando conterà davvero, su un Kevin Love a questi livelli.
Per NBA Passion,
Andrea Paoloemili