Come ogni tifoso sa tutti sogniamo di poter giocare, o magari essere decisivi, in un elimination game. Beh, un nostro connazionale ci è riuscito, ed ha anche trascinato i suoi, ormai ex, Chicago Bulls al passaggio del turno con una gara giocata al limite della perfezione. Quei Chicago bulls, orfani di Derrick Rose, erano alle corde dopo una partita incredibile vinta con tre supplementari ed una squadra ridotta all’osso dagli infortuni, il giocatore da San Giovanni in Persiceto ha elevato per una notte il suo livello di gioco e si è trasformato da comprimario ad eroe.
Già in gara 6 aveva giocato una partita molto concreta permettendo ai Bulls di pareggiare la serie ma in gara 7 è stato fantastico: 24 punti, 7 nel primo quarto e 9 negli ultimi cinque minuti, permettendo ai Bulls di tenere lontani i Nets e di permettere ai Bulls di passare il turno. Quella gara, assieme a gara 6 della stessa serie, ha permesso a Marco di poter permettere alla sua carriera di prendere letteralmente il volo, permettendo al giocatore di firmare l’anno dopo con i Spurs e vincere il suo primo anello. Belinelli in quei playoff è stato un giocatore che ha garantito sempre il suo, ma in quella gara è stato veramente un eroe, giocando una partita molto solida e concreta, non forzando nulla e segnando tiri apparentemente facili ma che facili non erano, perché in una gara 7 la palla pesa un quintale, specialmente negli ultimi cinque minuti, ed è proprio in quei cinque minuti che Marco ha fatto la differenza, con una tripla spezza gambe, un canestro in penetrazione a gioco rotto e un 4/4 nell’ultimo minuto che ha seppellito definitivamente la squadra della grande mela. Essere degli eroi nello sport significa essere decisivi al fine di un risultato che nessuno si sarebbe aspettato, portare una squadra a compiere dei risultati inaspettati ed insperati, riuscendo a diventare degli eroi agli occhi dei propri tifosi; Marco, in quella notte, è stato l’eroe dei tifosi dei Bulls, roba non da poco visto che qualche anno prima l’eroe della franchigia è unanimemente riconosciuto come il più grande di sempre.