Prima di iniziare il mock draft, vorremmo fare una premessa: in questa prima “simulazione” procederemo scegliendo i giocatori non in base a dove pensiamo che finiranno, ma in base a chi sceglieremmo se fossimo il GM di ogni squadra. Poiché alla notte delle scelte manca quasi un mese e non tutti i giocatori hanno ancora fatto workout privati per i vari team, abbiamo deciso di utilizzare questo criterio. Nel prossimo mock, che uscirà durante la settimana del draft, invece cercheremo di indovinare cosa farà ogni singola squadra.
1) Boston Celtics (via Nets)-Markelle Fultz PM/G, University of Washington
Sicuramente Boston ascolterà diverse offerte per la prima scelta, e altrettante ne farà per giocatori del calibro di Jimmy Butler o Paul George (anche se LA chiama…). Nonostante ciò, Danny Ainge ha dimostrato di essere estremamente paziente nel corso degli ultimi anni quindi, salvo offerte mostruose, Boston probabilmente terrà la sua scelta. Alla fine potrebbe rivelarsi la decisione migliore per Beantown: Markelle Fultz non è un ripiego, è uno dei migliori prospetti degli ultimi 20 anni. Il freshman da Washington è un prospetto eccellente grazie alla sua abilità di controllare il gioco nella metà campo offensiva, di segnare da tutti e 3 i livelli, di coinvolgere i compagni. Quando si guarda Fultz giocare si ha l’impressione che sappia sempre cosa fare: spesso a causa dello scarso livello dei compagni, si è ritrovato marcato da 2 o 3 uomini in situazione di penetrazione e, nonostante ciò, grazie ad un controllo del corpo non comune è riuscito quasi sempre ad arrivare al ferro.
Già, i compagni: Washington quest’anno ha vinto 9 partite, troppo poche per una squadra con un talento del genere a roster. Fortunatamente per lui, a Boston sarà circondato da giocatori decisamente validi, che potranno togliergli pressione in attacco (vedi Thomas, Isaiah) e coprire alcune lacune difensive (Smart, Bradley, Crowder) dovute più alla mancanza di concentrazione, che a vere e proprie carenze tecniche o fisiche. Grazie a questa scelta i Celtics avranno un portatore di palla in più sul perimetro e molto più margine di azione nella prossima free agency, che vedrà scadenze di contratto importanti: Thomas, Bradley e Smart.
Se proprio si vuole cercare un pelo nell’uovo, la percentuale bassa dalla linea del tiro libero (non raggiunge il 65%) potrebbe indicare che almeno all’inizio, potrebbe far fatica a segnare con continuità da 3. Detto questo, Fultz è il prospetto con il maggiore potenziale e la dirigenza di Boston non scegliendolo commetterebbe un errore madornale
2) Los Angeles Lakers-De’Aaron Fox PM, University of Kentucky
Questa scelta sorprenderà molti e attirerà altrettante critiche da parte dei tifosi. Lonzo Ball probabilmente verrà draftato in questa posizione. Nonostante ciò, sembra che il nuovo presidente non abbia ancora deciso definitivamente tra lui e Fox, tant’è che ha espresso il desiderio (che state pur certi non verrà esaudito) di vederli giocare in 1 vs 1 in un workout privato. In entrambe le occasioni in cui i due si sono incontrati, Kentucky ha vinto e Fox ha completamente annullato Ball: durante il torneo NCAA ha segnato contro il play di UCLA 39 punti, mettendo in mostra la sua incredibile velocità e il solito impegno in difesa. Un backcourt formato da Russell e Fox sarebbe perfettamente assortito: il play di Kentucky nasconderebbe le lacune difensive del buon D’Angelo, che, dal canto suo, può aprire il campo per le penetrazioni (primo nella nazione per punti al ferro in transizione con 5.9 a partita) del primo.
Al contrario, un’accoppiata Ball-Russell sarebbe terribile difensivamente parlando. Fox non è un giocatore perfetto: è ancora fisicamente acerbo (pesa meno di 80 kg) e il tiro, nonostante la forma sia buona, tende a non entrare (24% da tre). Guai però a sottovalutare una sua possibile crescita da questo punto di vista: Mike Conley ha segnato al college solamente 3 triple in più di Fox, tirando con il 30%. Questa stagione ha tirato con il 40%, e da più di un lustro tira con almeno il 36%. Fossi nei Lakers, firmerei per un Mike Conley più atletico, veloce e con maggiori soluzioni al ferro. Magic ha dichiarato che Russell e Ingram sono al centro del progetto futuro. Perché non scegliere il giocatore che più si adatta a complementare i due, piuttosto che un “hometown kid” per una questione di cuore?
3) Philadelphia 76ers (via Kings)-Lonzo Ball, UCLA
Se Lonzo dovesse finire ai Sixers, sarebbe una “win-win situation” per entrambe le parti. Prima di tutto allontanarsi dai riflettori di Los Angeles potrebbe fare solo bene al ragazzo, che già di suo avrà una pressione enorme in seguito alle dichiarazioni del padre. Inoltre, date le sua caratteristiche di passatore eccezionale, nonostante tenga decisamente poco la palla in mano (18% di usage rate), e di ottimo tiratore (41%, rilascio velocissimo anche se poco convenzionale), sarebbe perfetto per giocare con Embiid e Simmons. In questo scenario, Ball finirebbe in una squadra in grado di mascherare le pecche più grandi mostrate fino ad ora: costanza difensiva e attacco a difesa schierata. Se la prima è dovuta a una velocità laterale non sufficiente per un playmaker NBA, la seconda dipende principalmente da un’abilità di palleggio nello stretto che va rifinita, se vuole giocare efficacemente il pick and roll tra i professionisti.
A Philadelphia troverebbe come compagni degli ottimi difensori come Covington ed Embiid, e due giocatori come Saric e Simmons dalla visione di gioco tale da mascherare le difficoltà che riscontrerebbe nel costruire a difesa schierata contro atleti NBA. Brett Brown sicuramente metterebbe la firma per poter disegnare azioni che coinvolgano Ball sia da ball handler che a palla lontana, dove brilla come tiratore catch and shoot e come ricevitore di alley hoop (70% circa al ferro). I 76ers insomma, sarebbero la squadra perfetta per massimizzare i suoi punti di forza e nascondere le sue debolezze, una combinazione che suggerisce un matrimonio ideale tra Lonzo e la città dell’amore fraterno.