Il punto di vista di KD:
Kevin Durant, attuale stella dei Golden State Warriors, ha dichiarato ufficialmente che non avrebbe mai e poi mai giocato per i New York Knicks. Questa affermazione è stata confermata da Bill Simmons, giornalista presso Ringer, che ci ha inoltre detto che lo stesso Durant reputa il front office dei Knicks malpreparato.
Questa scarsa preparazione, stando all’affermazione di Durant, è dovuta ad una completa mancanza di leadership della franchigia, che lo ha portato ad evitare un qualsiasi rapporto con la squadra della Grande Mela.
Il New York Post ha inoltre riportato le parole di Kevin Durant riguardo questo argomento:
Se manca leadership in una franchigia, è difficile collaborare e provare a vincere qualcosa. Ad esempio, quando un general manager vuole parlare con il presidente di alcuni problemi che affliggono la squadra, nei New York Knicks ciò risulta molto complesso da attuare. Il tutto provoca una tensione all’interno dello spogliatoio, cosa che non è mai una cosa positiva.
La vicenda:
Le parole di Kevin Durant sono sì forti, ma dobbiamo pur dire che, quest’estate, la questione, che metteva in prima linea Phil Jackson, James Dolan e il cestista Carmelo Anthony, è stata ridicolizzata un po’ da tutti. Una storia al limite del paradossale, che non fa di certo bene ad una squadra come i Knicks, da tempo in cerca di riscatto.
D’altro canto, Kevin Durant si sente libero di dire che era stato cercato dai New York Knicks, prima del suo approdo da free agent ai Golden State Warriors. Altresì conferma che il suo approdo nella città non sarebbe mai avvenuto proprio per questi problemi legati al front office della franchigia.
Il nativo di Suitland, quando giocherà la prossima stagione una partita al Madison Square Garden, non sarà quindi tanto amato dai tifosi Knicks come, invece, poteva accadere l’anno precedente.
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Kevin Durant con in mano il premio MVP della scorsa stagione
