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Eurolega preview: Zalgiris Kaunas v Fenerbahce

di Carlofilippo Vardelli

La giornata 24 di Eurolega, propone come aperitivo alle 18, alle Zalgirio Arena di Kaunas, il maestro europeo contro uno dei suoi tanti allievi. Sarà Fenerbahce vs Zalgiris Kaunas. Il match a discapito della differenza di obbiettivi delle due squadre, rischia di essere insospettabilmente equilibrato, almeno sulla carta. Il Fenerbahce è lanciatissimo, però lo Zalgiris sta vivendo un picco di forma importante, arriva da 4 vittorie nelle ultime 5 ed è tornata di prepotenza nella corsa playoff per il settimo-ottavo posto.

Il giardino di Zeljko

Nel Fener vittorioso di settimana scorsa hanno brillato i soliti due: Bogdanovic-Datome, che hanno segnato la rinascita in casa giallonera. Sono entrambi best actors nei set offensivi e stanno monopolizzando l’attacco. Il serbo, da quando è tornato dall’infortunio, ha 15 punti di media con 5 assist e nelle sue otto partite giocate, il Fener è uscito a testa bassa solo due volte. La nostra quota italiana invece, nelle ultime 8 sta tirando col 50% da 3 ed è sempre andato sopra i 10 segnati, tranne nella sconfitta vs Dogus. Sotto le plance i rim protector hanno garantito/garantiscono: punti, rimbalzi, attitudine, tanta fisicità e si danno il cambio offensivamente. Ovvero nelle serate di magra per Udoh, arriva pronto Vesely e viceversa. Dixon non è nel suo periodo migliore, soprattutto al tiro però guai a scommettere contro i suoi momenti di lucida follia, che girano le partite. Dalla panchina, oltre al fantasma Bennet, c’è il solito Kalinic, Pero Antic e James Nunnally. Ci sarà da superare l’assenza di Sloukas, però comunque gli effettivi rimangono di livello, e magari si esploreranno minuti per Mahmutoglu.

 

Sarunas: The student

Nello Zalgiris, Jankunas è l’uomo di cui non si può fare a meno. La sua esperienza e il suo talento, mettono parecchio la bocca sui 78 punti di squadra. 13 di media, con 6 rimbalzi, fanno di lui la pietra su cui nasce il progetto di Sarunas di battere il suo maestro. Sotto le plance a dare una mano a Jankunas, c’è il gigantesco Lima, che a 5 punti aggiunge 4 rimbalzi. Pangos, Leo Westermann e il gioiellino Lekavicius, sono essenzialmente i portatori di palla. Le mani educatissime, producono 11,5 assist, per la squadra che è al 4o posto totale per assist smazzati a serata e portano alla causa 25 totali. Un trio che il Fenerbahce senza Sloukas dovrà per forza di cosa controllare, per evitare che il basket di squadra dello Zalgiris prenda il sopravvento. L’uomo spezza partite è Brock Motum, giocatore che entra dalla panchina e che recita il ruolo di top scorer dei lituani con 11 punti di media. L’equilibratore invece è il ruolo di Ulanovas che proverà a dare noia a Datome e Kalinic e dovrà fare a botte con loro per indirizzare la partita. Il resto del cast è una fortissima base lituana, che fa da guida sicura. Due su tutti… Seibutis e Javtokas.

 

Into the game

Il Fener ha più talento e molta più attitudine a vincere, però una caratteristica peculiare dei lituani, potrebbe fare la differenza. La fisicità. La squadra di Jasikevicius va fortissimo a rimbalzo, soprattutto in attacco (3a squadra totale) e porta a casa circa 35 rimbalzi, contro i 32 del Fener. Infatti non a caso sia Obradovic che Kalinic, nella conferenza stampa di routine, hanno parlato ampiamente di questa voglia di lottare dirompente dei lituani. Inoltre, un’altra qualità o difetto dei lituani (per come vedo io il basket è un pregio assoluto) è il non-possedere una stella, ovvero colui che catalizza il gioco. Appunto per questo il gioco è veramente shared e i 424 assist (+20 sul fener) stanno lì a confermarlo. Però non è tutto rose e fiore, altrimenti non si spiegherebbero le sconfitte. e il conseguente decimo posto. Lo Zalgiris ha una brutta assist-turnover ratio, del 128% contro il 141% del Fenerbahce. La statistica non esaurisce il perchè delle 13 sconfitte, (l’Olympiacos è penultima nella A/T ratio) però in partite dove fioccano le perse, non avere un clutcher, non aiuta (cosa che i greci hanno in Spanoulis). Il Fenerbahce invece, oltre a mettere in campo il talento, dovrà approcciare la partita con rabbia agonistica. La duttilità degli uomini di Obradovic potrà servire per aprire la scatola difensiva dello Zalgiris, magari patendo un pò a rimbalzo, ma segnando a ripetizione in attacco. Lo sharing the ball che vuole il coach serbo servirà per armare la mano di tutti i migliori tiratori. In difesa i turchi (3a miglior difesa del campionato) potranno scommettere con le percentuali ondivaghe dei lituani, e allo stesso tempo chiudere l’area con  i rim protector che rifilano più di 3 stoppate a partita. Ultima ma non per importanza è la poca abitudine a vincere in trasferta dei gialloneri. 6 sconfitte delle 8 totali sono arrivate lontano da Istanbul.

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