Russell Wesbrook e la sua odissea
“Russell Westbrook” e “Mvp” sono di sicuro gli argomenti più caldi dell’ultimo periodo, molto spesso legati tra loro, ed il motivo è semplice: il #0 sta dando spettacolo macinando triple doppie su triple doppie, come ad esempio quella in casa dei Denver Nuggets in cui ha totalizzato 36 PUNTI, 12 RIMBALZI E 18 ASSIST. Questi, sebbene possa sembrare il contrario, non sono punteggi di una partita a Nba2k! E questo solo in un match dei 20 che ha disputato la franchigia dell’Oklahoma.
Dopo aver saputo c’ho è naturale chiedersi: “Può Russell Westbrook vincere il premio come Mvp della regular season, oppure questa è un’utopia?”
È difficile dare una risposta vera e propria a questa domanda: il motivo principale? E’ ancora presto per trarre delle conclusioni certe, siamo solo all’inizio di una stagione che sarà lunga, come da copione. Nonostante ciò sui vari social possiamo individuare persone che hanno formulato, più che la propria risposta, la propria idea: c’è, da una parte, chi sostiene che Russell vincerà o almeno potrà vincere il premio sopracitato, mentre dall’altra chi sostiene che RW0 non possa vincerlo.
Russell Westbrook e l’MVP
Io, sinceramente, mi trovo d’accordo con la seconda linea di pensiero, il motivo di questo accostamento ideologico è chiaro: è vero che il premio Mvp viene assegnato ad un singolo giocatore ma per riceverlo serve in buona parte anche una squadra alle spalle per avere un record tra i migliori (se non il migliore della lega) e la squadra in questione, diciamocelo, non può essere neanche lontanamente definita una “contender” per il titolo.
Questo è dovuto al fatto che gli attuali giocatori non hanno le capacità di portare la squadra a livelli alti, almeno al momento. I Thunder si ritrovano a fare i conti con:
-un Oladipo troppo discontinuo, a livello di risultati complessivi, e per discontinuo intendo un giocatore che oggi ti può mettere una doppia doppia e domani è già tanto se supera i 10 punti e i 3 assist.
-Uno Steven Adams che rimane solo l’ombra di quello che ha lottato duramente contro Golden State
-Un Domantas Sabonis che, nonostante stia portando a casa un buon punteggio complessivo, rimane pur sempre un rookie inesperto che può, anzi, deve migliorare e che deve ancora ambientarsi completamente in un territorio combattivo e ostile come quello della NBA.
-E infine c’è Andre Roberson, il quale, sebbene sia uno dei difensori più forti della lega, pecca molto in fase offensiva, soprattutto al tiro.
Detto ciò si può dire in sintesi che, nonostante il nostro Russ ce la stia mettendo tutta, non arriverà (ora come ora) a vincere l’ambito premio perchè è circondato da una squadra ancora acerba, la quale molto probabilmente non riuscirà ad aggiudicarsi un posto tra le prime 2-3 squadre della Western Conference; salvo miracoli sportivi ovviamente.
“È davvero così importante, per vincere il premio di Mvp, avere attorno a se una squadra ben costruita?”
La risposta a questa domanda è un secco si. Questo perchè il premio viene assegnato non solo in base ai risultati, ma anche in base a quanto il giocatore abbia influito positivamente sul resto della squadra. Quindi, se Russell Westbrook non riuscirà a caricarsi sulle spalle i Thunder, portandoli ad altissimi livelli come team, il sogno di vincere l’ambito premio rimarrà tale e ciò, vedendo i risultati che sta portando a casa, sarebbe davvero un peccato. Ma in fondo ci accontentiamo anche dei grandi risultati che ci porta al fantabasket.
Next Year Russ?