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Once Upon a Time: Emmanuel Mudiay

di Federico Paschetta

Partiamo con il primo personaggio della nostra rubrica “Once Upon a Time” andando ad analizzare la storia di giocatori dal passato difficile,  il prescelto della puntata di oggi è Emmanuel Mudiay.
Il congolese è conosciuto dalla maggioranza degli appassionati per essere stato selezionato dai Denver Nuggets con la settima scelta al Draft NBA del 2015, molti meno conoscono la storia del ragazzo. Una storia difficile, piena di imprevisti, ma si sa, quando il talento c’è, everything is possible.

 

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Mudiay nasce il 5 marzo 1996 a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, da papà Jean-Paul Mudiay e mamma Therese Kabeya. Il padre di Emmanuel morì quando lui era molto piccolo, e la madre si trovò a dover affrontare da sola i problemi relativi alla Seconda guerra del Congo. La mamma crebbe i figli Emmanuel, Jean-Micheal e Stephane con solo due alimenti: verdure e caffè.

Nel 2001 Therese e i figli scapparono dal loro paese e chiesero asilo agli Stati Uniti d’America e fortunatamente arrivarono ad Arlington, Texas. Da piccolo Emmanuel aveva problemi con la lingua, perché parlava solo francese ma, grazie all’aiuto dei fratelli, riuscì ad introdursi molto bene nell’ambiente statunitense. Non era uno studente modello, anche questo contò nelle decisioni successive. Ma era per tutti un bravo ragazzo, perché una storia così non può che cambiarti la vita. La perdita del padre da molto piccolo l’ha segnato, ma nonostante questo Emmanuel è riuscito sempre a vivere la propria vita in modo tranquillo, ma impegnandosi in ogni cosa, perché casa sua non era come molte altre negli States, lì non si aveva sempre da mangiare, bisognava guadagnarselo. Questa filosofia lo aiutò molto nella sua carriera.

Cominciò a giocare a basket nella squadra della scuola e diventò presto un playmaker molto talentuoso. Si iscrisse alla Grace Preparatory Academy di Arlington dove, con Isaiah Austin, vinse il titolo statale.

Per gli ultimi due anni della high school Mudiay si trasferì alla Prime Prep Academy, a Dallas. Qui si affermò come secondo miglior giocatore della nazione, dopo Jahlil Okafor. Dopo due grandi annate Emmanuel firmò per gli SMU Mustangs, college guidato in panchina dal grande Larry Brown. Sembrava un matrimonio perfetto, ma durante l’estate passò tra i professionisti, andando a giocare in una squadra cinese, i Guangdong Tigers. La motivazione? L’instabilità economica della famiglia. Il congolese non poteva aspettare un altro anno e con il contratto milionario riuscì a dare una grossa mano alla famiglia.
Annata chiusa a 18 punti di media condita da infortuni continui. Troppo facile. Durante la primavera si dichiara eleggibile per il Draft del 2015, la chiamata arriva da parte dei Nuggets di Denver.

Mudiay è considerato da molti uno tra i candidati al premio di Rookie dell’anno. La stagione non è ancora cominciata ma una cosa si sa già: Emmanuel Mudiay non getterà la spugna molto facilmente!

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