I Chicago Bulls sono uno dei roster confermati, ma totalmente rivoluzionati per quanto riguarda il gioco espresso, come dimostrato dalle prime partite della Preseason 2015. L’impronta lasciata dalle idee, soprattutto offensive, del nuovo Coach Hoiberg è evidente. Non resta che capire quanto potranno avere un effetto positivo su una squadra abituata da anni a giocare in un determinato modo.
Il giocatore che, quasi sicuramente, avrà un compito fondamentale sarà Derrick Rose. Il playmaker nativo di Chicago purtroppo non è riuscito ancora a scendere sul parquet in questo training camp, a causa dell’infortunio facciale che ha portato la frattura di un osso orbitale il 29 settembre scorso. L’ennesimo stop per un giocatore che, ormai storia nota, nelle ultime quattro stagioni ha giocato soltanto 100 partite, perdendo forse gli anni migliori della sua carriera e alcune caratteristiche migliori del suo gioco, danneggiando parecchio anche gli stessi Bulls, che avevano puntato quasi tutto sulla definitiva esplosione di D-Rose, dopo la vittoria dell’MVP.
Per fortuna, Rose potrà tornare ad allenarsi molto presto, infatti, nonostante l’occhio sinistro sia ancora molto gonfio, ha assistito anche alla partita di preseason contro i Pelicans e, anche se, non ha avuto un incontro ufficiale con i media, negli spogliatoi ha rivelato che è pronto ad indossare una maschera protettiva (come hanno fatto LeBron e Westbrook) per tornare ad allenarsi ed essere pronto per l’opening night il 27 ottobre contro i Cavaliers.
Sicuramente Hoiberg lavorerà molto già da questa settimana per far si che Rose possa avere almeno la prossima settimana per allenarsi regolarmente (full-contact) con i compagni. Per Chicago il suo recupero è fondamentale, infatti, partire con Rose in condizioni accettabili potrebbe avere un effetto positivo, soprattutto emotivo, sui suoi compagni di squadra.
L’anno scorso la sua stagione è stata abbastanza travagliata, riuscendo a giocare soltanto 51 partite e un calo fosse era prevedibile, considerando come sia stato costretto a riabituarsi a praticamente tutti gli aspetti del gioco. Il suo ritorno ai livelli della stagione da MVP appare molto difficile, visto che ad oggi si può ritenere un giocatore fisicamente e mentalmente diverso, non resta che augurargli che possa avere quella tanto agognata continuità fisica per mostrare ancora di essere uno dei migliori playmaker della lega.
Per NBA Passion,
Giuliano Granata (@xstrongfanLAL su Twitter).