Home Lega Basket A Olimpia Milano: Gillespie dimesso dall’ospedale, ora riposo

Olimpia Milano: Gillespie dimesso dall’ospedale, ora riposo

di Giacomo Zingaro

Sembra essere passato il peggio per Freddie Gillespie, il giocatore dell’Olimpia Milano ha lasciato questa mattina l’ospedale e continuerà il recupero a casa con il supporto dello staff medico della squadra lombarda. L’ex giocatore di Stella Rossa e Bayern Monaco ha subito un brutto trauma cranico dopo un tentativo di stoppata nel corso del terzo quarto della gara di Eurolega persa contro il Fenerbahce. L’americano ha anche perso conoscenza per qualche secondo dopo l’impatto con il parquet ,prima di essere accompagnato in barella in ospedale per i controlli di rito.

Olimpia Milano – le ultime sull’infortunio di Freddie Gillespie

Attraverso un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito internet ufficiale, l’Olimpia ha comunicato che Gillespie ha lasciato questa mattina l’ospedale dove ha, precauzionalmente, trascorso la notte dopo il trauma cranico subito nella gara contro il Fener. I medici verificata l’assenza di complicazioni hanno permesso al giocatore di tornare a casa dove dovrà osservare un periodo di riposo durante il quale le sue condizioni saranno monitorato dallo staff sanitario della squadra milanese.

Il ritorno in campo per il nativo di Saint Paul non sarà così immediato. Il protocollo, infatti, impone molta rigidità in caso di trauma cranico motivo per cui Gillespie dovrà restare ai box per qualche partita. Ettore Messina, quindi, si troverà a dover affrontare il periodo decisivo della stagione, almeno in campo europeo, con un pacchetto lunghi ridotto all’osso. Nella gara contro il Fenerbahce, anche Nikola Mirotic ha subito un infortunio per il quale si attendono ulteriori esami, se la frattura al coccige fosse confermata per lo spagnolo la stagione di Eurolega sarebbe compromessa. Gillespie e Mirotic si aggiungono a Nebo, infortunato di lungo corso. Vedremo già dalla gara di campionato contro Treviso come Messina intenderà gestire le rotazioni sotto canestro, con la speranza che l’infermeria si svuoti prima del previsto.

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