Kyrie Irving si è lacerato il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro lunedì, nel primo quarto della partita persa per 122-98 contro i Sacramento Kings.
L’infortunio ha messo fine a una stagione da urlo, in cui ha viaggiato con una media di 24.7 punti, 4.8 rimbalzi e 4.6 assist, realizzando poco più del 40% dei suoi tentativi da tre punti. E, in tutto ciò, il suo minutaggio era lievitato, soprattutto nel mese in cui i Dallas Mavericks hanno ceduto la Luka Doncic ai Los Angeles Lakers.
Irving ha giocato almeno 40 minuti in ognuna delle prime 5 partite dopo la trade. A febbraio, ha registrato una media di 39.3 minuti a partita.
In tanti hanno quindi ipotizzato che sia stato questo aumento vertiginoso del carico di lavoro sia stato la causa dell’infortunio. Ma Jason Kidd non sembra essere per nulla d’accordo.
“Ha chiesto lui di farlo” ha detto. “L’ha voluto lui. Il suo lavoro è giocare, lui ama farlo. E non si tratta di una follia, 40 minuti sono sostenibili a 32 anni. Non è così dall’inizio della stagione, giusto? Penso che a volte ci spingiamo un po’ troppo oltre, o non diciamo la verità perché vogliamo i like sui social. Perché si è trattato semplicemente di uno strano incidente. È successo all’inizio della partita”.
Il coach ha quindi apertamente contestato le speculazioni dei media.
“È un incidente” ha detto prima della partita persa contro i Milwaukee Bucks (137-107). “È così che dovrebbe essere chiamato. Ma non lo stiamo chiamando nel modo giusto. Stiamo parlando di teorie cospirative, che sono false. Noi vogliamo che le nostre stelle giochino e Kai ora è il nostro leader. Stava giocando ad altissimo livello”.
