Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Da Los Angeles: “I Lakers cedano Davis e LeBron e ripartano da zero”

Da Los Angeles: “I Lakers cedano Davis e LeBron e ripartano da zero”

di Michele Gibin

Dalle pagine del LA Times, l’editorialista Bill Plaschke ha lanciato un appello ai Los Angeles Lakers affinché prendano atto della mediocrità cui si sono confinati, e decidano di cedere via trade Anthony Davis e quindi anche LeBron James per ripartire da zero.

Un appello che difficilmente verrà colto, ma che si basa su fatti solidi. Anche col cambio in panchina tra Darvin Ham e JJ Redick, il risultato a oggi non è cambiato, il record è il medesimo di un anno fa dopo due mesi di stagione regolare e la difesa è peggiorata, e di brutto. LeBron sta dimostrando, e prima o poi doveva accadere, i suoi 40 anni e tutti i chilometri sul suo incredibile motore ed è impensabile che possa (non che voglia, eh) giocare sempre e sempre a livello alto. Anthony Davis ha giocato due-tre settimane da MVP e quando è calato è calata l’intera squadra.

La Western Conference è per il resto terribile, quasi inscalabile con 11 squadre sopra o sul 50% di vittorie, i Lakers sembrano destinati ancora a lottare per i play-in, passarli (e lo scorso anno servì anche un infortunio intempestivo di Zion Williamson in una partita che stava dominando) e poi sperare che la sorte al primo turno sia clemente. In altri termini, quelli di Plaschke, la stagione “è già finita” per quanto riguarda i sogni di gloria, e allora tanto vale prenderne atto.

La prima mossa sarebbe informare Anthony Davis della decisione di cambiare corso e chiedere a AD una lista di destinazioni gradite. Semmai i Lakers dovessero davvero sondare il mercato per lui, ci sarebbe la fila davanti alla porta anche se il suo contratto è lungo e l’infortunio sempre dietro l’angolo. Dai Golden State Warriors in già, tutti vorrebbero l’ex Pelicans e i suoi 27 e rotti punti di media con 11.2 rimbalzi e 2.0 stoppate a partita. L’obiettivo sarebbe fare il pieno di scelte future al draft e rimediare dei contratti in scadenza per aprire spazio salariale nei prossimi due anni, piano a cui seguirebbe la cessione di D’Angelo Russell che è in scadenza di contratto e che coach Redick ha già panchinato.

A 40 anni LeBron James non può più essere il miglior giocatore di una squadra da titolo, sembra un insulto ma è così. In questa stagione, al netto di qualche stoppata spettacolare, la sua difesa si è inabissata, quasi per calcolo per risparmiare energia dall’altra parte. Ma non è sostenibile con giocatori come Jarred Vanderbilt e Jaxson Hayes infortunati, mentre Cam Reddish e Gabe Vincent non sono mai davvero arrivati, il risultato è che i Lakers sono 26esimi per defensive rating, e senza difesa a Ovest non si va da nessunissima parte.

LeBron dovrebbe gentilmente indicare alla dirigenza Lakers la sua intenzione di spendere altrove i suoi ultimi mesi di carriera, in una contender dove avrebbe un ruolo meno preponderante in campo. Avrebbero bisogno di una sponda via trade, ma i New York Knicks sono talmente all-in che se dovesse mai crearsi un’occasione di portare King James al Garden, potrebbero coglierla.

Il roster attuale, fantabasket a parte, non è abbastanza per arrivare tra le prime 4 a Ovest e non è neppure un granché migliorabile via trade. Difficilmente per Rui Hachimura, il solito Russell e Austin Reaves arriverebbero giocatori migliori, Brandon Ingram non risolverebbe i problemi difensivi e De’Andre Hunter, seppur ottimo in questa stagione, non è testato a livelli di pressione come quelli di LA. Chi prenderebbe oggi qualsiasi cosa che venga dagli Washington Wizards, a cominciare da Kyle Kuzma e Jordan Poole? Zach LaVine era e resta l’unica strada percorribile e forse la migliore, ma quanto “sposterebbe” un suo arrivo in gialloviola?

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