Non sono arrivate le dimissioni di coach Herman Mandole dopo la prestazione deprimente della sua Openjobmetis Varese, nella sfida salvezza in casa della Vanoli Cremona. L’allenatore in sala stampa ha escluso “decisioni a caldo” e annunciato che parlerà con Luis Scola e Toto Bulgheroni.
E’ questo il vero highlight lato Varese della partita di domenica al PalaRadi. La Openjobmetis è ora penultima in classifica solo per gentile concessione del Basket Napoli che non vince mai, e con sole due vittorie in campionato su 10 partite giocate. Che uno dei due successi sia arrivato peraltro contro la Virtus Bologna resta un dato bizzarro.
In sala stampa, coach Mandole ha dichiarato che “non abbiamo capito l’importanza della partita e quando abbiamo messo energia è stato troppo tardi” e ha poi allontanato il passo indietro: “Dimissioni? Non l’ho pensato, non sono una persona che decide a caldo. Se devo prendere una scelta lo faccio in settimana dopo aver parlato con le persone della società, Luis e Toto. Sento ancora la forza per continuare, credo che la squadra possa fare meglio“.
In una sfida salvezza sentita solo da chi sa che cosa sia il campionato italiano, ovvero gli azzurri Davide Alviti e Matteo Librizzi, è stata lampante la pochezza dei giocatori americani di cui la Pallacanestro Varese ha l’onore (dubbio) di servirsi in questa stagione. Dal nulla di fatto dei nuovi catapultati in biancorosso Keifer Sykes, che una vita fa fu pure MVP del campionato, e di Alex Tyus che una vita fa fu buon giocatore di Eurolega, all’approssimazione di realizzatori con nient’altro nelle mani come Jaylen Hands e Jaron Johnson. Di Justin Gray e Kaodirichi Akobundu-Ehiogu meglio tacere, se non per chiedersi chi li ha mandati.
“La partita è stata disputata al ritmo di Cremona e penso che giocare così è stato sbagliato da parte della nostra squadra” ha commentato ancora Mandole “Mi sembra che ancora una volta nel terzo quarto siamo andati fuori giri e dopo, quando siamo tornati a fare le cose con la giusta energia, era troppo tardi“.