La NBA ha sospeso per tre partite Joel Embiid, star dei Philadelphia 76ers, per l’aggressione verbale a un giornalista del Philadelphia Inquirer avvenuta nella serata di sabato dopo una partita contro i Memphis Grizzlies. Embiid aveva discusso col cronista per un suo articolo del 23 ottobre in cui Marcus Hayes, questo il nome del reporter, aveva criticato la scelta del giocatore di non giocare l’inizio della stagione, citando nel pezzo anche il figlio piccolo di Embiid, Arthur, e il fratello maggiore dello stesso atleta, deceduto nel 2014.
Embiid aveva minacciato verbalmente Hayes e aveva allungato le mani verso il cronista prima che intervenissero gli uomini dello staff dei Sixers. Successivamente il presidente della squadra Daryl Morey e il Gm Elton Brand si erano scusati di persona col giornalista, e la NBA aveva annunciato una verifica sull’accaduto. Indagine che ha stabilito le responsabilità di Joel Embiid, sospeso per aver spinto Marcus Hayes e cercato un confronto fisico con l’uomo, come comunicato da Joe Dumars, vicepresidente esecutivo della lega, in una nota ufficiale. Embiid sarà sospeso senza paga e il suo rientro in campo, che avrebbe potuto avvenire già mercoledì a LA contro i Clippers, slitterà ancora.
I Philadelphia 76ers hanno un record di 1 vittoria e 5 sconfitte dopo 6 partite e hanno appena ritrovato Paul George, rientrato da un infortunio patito in preseason.