Programmazione, serietà e scouting. Tre ingredienti fondamentali per avere successo nella pallacanestro moderna. E tre caratteristiche che si sposano benissimo con la Dolomiti Energia Trentino di Paolo Galbiati, capolista in LBA e ancora imbattuta. Il punto esclamativo sull’inizio della stagione è stata la larga vittoria sull’Olimpia Milano dello scorso turno, che corona un avvio da sogno che fa ben sperare tutti i tifosi trentini.
Dolomiti Energia Trentino prima in classifica, Galbiati: “Merito del buon lavoro di scouting”
La Dolomiti Energia Trentino, protagonista anche in Eurocup, si gode il suo grande avvio di stagione. Il coach Paolo Galbiati ha rilasciato un’intervista a Tuttosport, nella quale tocca molti temi tra cui lo sviluppo della sua pallacanestro: “Si è affinata con il tempo, attraverso tante esperienze e tanti allenatori studiati. Luca Banchi è quello che mi ha influenzato maggiormente, ho guardato, studiato e avuto accesso al suo mondo. Un altro dei maestri italiani è Andrea Trincheri e anche lui è sempre molto disponibile. L’anno che ho fatto con Brase a Varese è stato molto bello, un confronto costante, mi ha aperto gli occhi su alcuni aspetti. Alcune cose provo a sperimentarle, come i minutaggi per avere gente fresca e tenere un determinato tipo di ritmo”.
Il coach della Dolomiti Energia Trentino si è poi soffermato sulle caratteristiche e sull’avvio della sua squadra: “Siamo consapevoli di pregi e difetti e proviamo ad esasperare le qualità. Con il budget a disposizione siamo stati bravi a scegliere giocatori atletici, allenabili e con le caratteristiche adatte. Sarà un campionato difficile con partite molto combattute e un tasso di tatticismo molto alto. Ci sono tanti giocatori importanti e tanto talento diffuso. Giocando l’Eurocup posso dire che forse qui c’è meno fisicità, però il livello tattico è altissimo. E poi ci sono tante filosofie diverse, bisogna sempre adeguare qualcosa”.
Galbiati ha poi raccontato come sono arrivati gli acquisti estivi di Jordan Ford, Anthony Lamb e Myles Cale: “Sono tutti giocatori tra i 25 e i 27 anni, e fra un po sarà ancora più difficili pescarli. Merito dello staff, del buon lavoro di scouting della società e dei rapporti perché Trento ha portato tanti giocatori in Eurolega. Ormai è molto complesso trovare giocatori: Cale lo abbiamo pescato nel campionato belga, abbiamo scommesso su Lamb dopo la rottura del tendine d’Achille. Abbiamo avuto la fortuna che Ford ha pensato di costruirsi una prospettiva europea dopo anni tra G-League ed NBA dove però non entrava”.