Mettere in piedi un All-Star Game che sia guardabile è sempre stato un problema per la NBA.
Nel 2018, nel tentativo di accendere l’interesse, la lega ha messo da parte il tradizionale formato East vs. West per far sì che due “capitani” scegliessero i propri giocatori. Nel 2020, invece, è stato adottato il formato “Elam Ending”, per dare un’impronta diversa al gioco e garantire finali più emozionanti.
Tuttavia, nessuno di questi cambiamenti ha avuto un riscontro positivo da parte del pubblico, e la lega è tornata a giocare con le regole classiche.
Il problema? Lo scorsa anno, l’All-Star Game di Indianapolis è stato criticato da chiunque per la mancanza di difesa e l’abbondanza di tiri da tre punti. La squadra East ha sconfitto la squadra West per 211-186, in una gara che si è rivelata essere molto noiosa e priva di competitività.
Dunque, cosa fare? Ebbene, la NBA sta valutando un altro cambio di formato per l’All-Star Game di questa stagione.
“Credo che tutti noi abbiamo fatto ciò che pensavamo di poter fare, pensando che nell’Indiana, città che pullula di pallacanestro, avremmo fatto un tentativo con il college e avremmo visto una partita più competitiva” ha detto il Commissioner della lega, Adam Silver. “Penso che, anche se potessimo tornare indietro nel tempo e vedere una partita un po’ più competitivo, i fan vorrebbero di più”.
La parte più apprezzata dell’All-Star Weekend della scorsa stagione è stata la gara di tiro da tre tra Stephen Curry e Sabrina Ionescu. Anche se non è stato annunciato ufficialmente, Silver ha detto che il piano prevede una seconda parte della sfida a San Francisco, proprio per rendere il tutto più accattivante.
In una conferenza stampa prima della partita di sabato a Città del Messico, Silver ha poi dichiarato che Curry è stato coinvolto in svariati colloqui riguardanti lo showcase del 16 febbraio a San Francisco.
“Abbiamo avuto conversazioni dirette con Curry, per lui è una partita in casa” ha detto Silver. “So che è molto orgoglioso e vuole assicurarsi che i giocatori facciano del loro meglio, quindi stiamo valutando di cambiare formato. Non c’è dubbio che anche i giocatori siano rimasti delusi dall’All-Star Game dell’anno scorso. Vogliamo fare un lavoro migliore, per offrire competizione e intrattenimento ai nostri fan. E credo che mostrare questo tipo di attività, in cui giocatori e giocatrici si sfidano durante gli eventi dell’All-Star Weekend, dovrebbe diventare sempre più una parte importante”.