Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Bronny segna il primo canestro NBA a Cleveland, i Cavs spazzano via i Lakers

Bronny segna il primo canestro NBA a Cleveland, i Cavs spazzano via i Lakers

di Michele Gibin

Iniziate le trasferte, sono iniziati anche i dolori per i Los Angeles Lakers, spazzati via a Cleveland dai Cavs per 134-110 nella serata in cui Bronny James ha segnato il suo primo canestro della carriera nella NBA.

Con un garbage time così esteso, Bronny ha avuto 5 minuti di gioco per realizzare i suoi primi punti NBA, il gol è arrivato con un tiro dalla media distanza con ancora 2 minuti da giocare nella partita. Canestro salutato dall’ovazione del pubblico di casa di Cleveland, che è ovviamente casa anche per il rampollo della famiglia James che in Ohio è nato e cresciuto quando papà giocava coi Cavaliers.

Doppia soddisfazione per i tifosi dei Cavs, che hanno una squadra ancora imbattuta dopo 5 partite, e hanno visto dal vivo i primi passi di una gloria locale. Per Bronny 2 punti e 2 rimbalzi con 1 su 2 dal campo, a partita finita, Dalton Knecht ha segnato 18 punti dalla panchina. Per Anthony Davis 22 punti con 13 rimbalzi, LeBron James ha chiuso con 26 punti e 6 palle perse ma i Lakers hanno beccato 43 punti nel solo primo quarto e iniziato malissimo, dopo metà del primo periodo Cleveland se n’era già andata.

Evan Mobley ha segnato 26 punti in 19 minuti, per Jarrett Allen 20 punti con 17 rimbalzi, Donovan Mitchell ha chiuso con 24 punti e 7 assist. I Cavs hanno messo a segno 17 triple di squadra contro le appena 6 su 28 tentativi dei Lakers, che hanno commesso anche 20 palle perse.

Una partita talmente a senso unico che ai James, padre e figlio, sono rimasti solo i ricordi di cui parlare nel post gara. “E’ stato pazzesco, più di quanti mi aspettassi. E’ stato un bel momento, col pubblico che invocava il mio nome, è un ritorno a casa e un momento speciale per me“ha detto Bronny. Papà LeBron ha fatto un raffronto con sé stesso medesimo, come spesso gli capita, per parlare d’altri. “L’ha gestita meglio di come l’avrei gestita io 20 anni fa, 20mila persone che gridano il mio nome chiedendo di farmi entrare in campo. A parti invertite non lo so come l’avrei gestita. Segnare il primo canestro NBA nell’arena della città dove sei cresciuto è qualcosa di incredibile. Per lui in primis, e per la nostra famiglia“.

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