LeBron James ha gareggiato spesso contro Stephen Curry.
Ha combattuto in continuazione contro di lui e contro i Golden State Warriors, durante quello che è stato un capitolo fondamentale della storia della NBA. Fino a quest’estate.
Perché, poi, è successo il miracolo. Non avevano mai giocato insieme, eppure alle Olimpiadi di Parigi 2024 è successo. E, infatti, dopo aver vinto l’oro, le prospettive sono cambiate.
“Ero entusiasta di poter finalmente fare squadra con lui” ha detto ‘Bron a proposito di quell’esperienza. “Era tutto ciò che sognavo e aspiravo. Grandi ricordi. Qualcosa che ricorderò per il resto della mia vita, di sicuro”.
Ma questo influenzerà anche il suo andamento nella partita che i Los Angeles Lakers si apprestano a giocare contro gli Warriors? No, almeno secondo il Re.
E, anche la probabilità di vedere Curry e il Re sullo stesso campo NBA, come compagni di squadra, deve essere considerata incredibilmente bassa, considerando le complicazioni che una trade presenterebbe nel caso in cui i due cercassero di forzare la questione.
Tuttavia, non si può non dire che il periodo trascorso a Parigi abbia rafforzato un legame che si stava aggiustando già con il passare degli anni.
“Penso che quando stai vicino a qualcuno e ci lavori giorno dopo giorno, sei in grado di vedere quanto lavora duramente, quanto si impegna nel gioco. Allora questo è l’apprezzamento e il rispetto che ne deriva” ha detto ‘Bron. “Quindi ora capisco quello che Steph ha fatto per questo gioco. Capisco cosa ha fatto per questa lega, cosa ha fatto per la comunità, per le persone di tutto il mondo. Solo con il suo approccio al gioco e con il suo modo di essere, ha già fatto tanto. Come uomo. Come marito, padre, figlio e tutto il resto. Quando hai questo tipo di rispetto per qualcuno e poi vedi il modo in cui lavora, è una cosa molto bella. Riesci a rispettarlo e a non darlo per scontato”.
